Oltre lo Yoga – Cosa il Rolfing® mi ha insegnato sul corpo
Lo Yoga ha riportato Renata Leung a se stessa dopo un periodo difficile. Ma è stato il Training di Rolfing® a rappresentare il vero punto di svolta: aprendo un cammino di cambiamento più profondo, trasformando il modo in cui sta nel mondo e cambiando radicalmente sia la sua pratica Yoga sia il suo modo di insegnare. In questa intervista, Renata racconta il suo percorso personale dallo Yoga al Rolfing® – e perché questo training può offrire nuove dimensioni di consapevolezza corporea e embodiment che vanno ben oltre il tappetino.
Dallo Yoga al Rolfing®
D: Cosa ti ha avvicinata allo Yoga e poi al Training di Rolfing®?
Ho scoperto lo Yoga in uno dei periodi più difficili della mia vita. Dopo il parto, mi fu diagnosticata una depressione post-partum. Tuttavia, in quel momento non mi sentivo malata, non accettavo la diagnosi e non cercai alcun trattamento. Un anno dopo, anche se mia figlia stava crescendo bene, io non riuscivo a provare alcuna gioia. Quando finalmente chiesi aiuto, ci vollero anni di alti e bassi emotivi prima di ritrovare una certa stabilità, sempre con il supporto di farmaci psichiatrici e psicoterapia.
Dopo sei anni di trattamento convenzionale, qualcosa – che ancora oggi non so spiegare del tutto – mi portò in uno studio di Yoga. Non mi ero mai interessata allo Yoga prima… e non apprezzai nemmeno la mia prima lezione. Ma per qualche motivo continuai ad andare. Lentamente, qualcosa cominciò a cambiare. Il modo in cui lo Yoga lavora su corpo e mente mi ha riconnessa a me stessa in modo profondamente trasformativo: sentire il mio corpo, percepire il ritmo del respiro, sperimentare la forza interiore che mi sosteneva in ogni asana… tutto ciò mi fece sentire di nuovo viva. Questa esperienza mi portò a formarmi come insegnante di Yoga.
Come maestra elementare in Brasile, introdussi lo Yoga ai bambini e agli adolescenti della scuola in cui lavoravo. È stata una delle esperienze più significative della mia vita!
Dopo essermi trasferita nei Paesi Bassi, iniziai a insegnare Yoga agli adulti, e questo portò con sé una nuova sfida: a differenza dei bambini, naturalmente mobili e flessibili, molti adulti arrivavano con limitazioni fisiche o addirittura dolore. A volte non riuscivano a eseguire movimenti o posture considerate semplici e piacevoli. Questo mi rese curiosa: come potevo insegnare Yoga in modo accessibile e significativo per tutti, indipendentemente dai bisogni e dalle condizioni individuali?
Durante la ricerca di una formazione che mi aiutasse a rispondere a questa domanda, mi imbattei nel Rolfing®. Capì subito che era ciò di cui avevo bisogno, anche se allora non potevo immaginare quanto profondamente avrebbe trasformato non solo il mio modo di insegnare, ma anche la mia pratica personale, il mio modo di essere, sentire e percepire il mio corpo.
Il training di Rolfing® mi ha guidata in un percorso di guarigione ancora più profondo – un percorso che non sapevo di dover ancora intraprendere. Ha portato struttura e radicamento al mio lavoro interiore e mi ha offerto una nuova lente per comprendere come il corpo si muove, si adatta, sostiene e guarisce.
“Il Rolfing ha trasformato il mio modo di essere, sentire e percepire il mio corpo.”
Un percorso di guarigione che non mi aspettavo
D: In che modo il Rolfing® ti ha guidata in questo percorso di cambiamento?
Dopo aver scoperto lo Yoga, mi ero sentita di nuovo viva. Tuttavia, il mio corpo continuava a trattenere schemi creati da anni di depressione, insieme a tutto ciò che ne derivava: paura, ansia, insicurezza.
Anche se stavo molto meglio, il modo in cui stavo in piedi, sedevo o camminavo rifletteva ancora quei vecchi schemi. Era come se tutti i miei gesti fossero stati scolpiti da quella storia. Per esempio, il mio torace cadeva dietro il bacino, collassando la parte anteriore del petto e incurvando le spalle in avanti – come qualcuno che mostra i tipici tratti posturali dell’insicurezza o della depressione. (Forse è per questo che amavo tutte le posture di apertura del petto nello Yoga: mi facevano sentire forte e presente in modo molto positivo.)
Prima del Rolfing, non ero consapevole di questo schema nel torace. Così, anche se durante le lezioni amavo le posture di apertura, poi tornavo alla mia postura abituale. Ed è importante dire che non si trattava solo di un pattern fisico. Era posturale nel senso più completo del termine – non solo come tenevo il corpo, ma come mi portavo nella vita: nei miei atteggiamenti, nel mio modo di essere nel mondo, nel mio modo di relazionarmi con gli altri. Anche dopo aver terminato il trattamento medico, continuavo a portare dentro di me quei pattern.
Posso dire con certezza che il training di Rolfing mi ha condotta a un livello superiore di consapevolezza corporea e percezione. Attraverso un embodiment più profondo, il Rolfing mi ha invitata a confrontarmi con schemi radicati non solo nel corpo, ma in me stessa nel complesso – nei miei pensieri, nelle mie emozioni, nel mio modo di vivere e relazionarmi. Ho dovuto affrontare quanto fossi profondamente insicura e quanto mi mancasse autostima, per esempio. Non è sempre stato facile – a volte è stato davvero difficile affrontare quei pattern – ma posso assicurare che il processo è stato liberatorio.
“Il Training di Rolfing mi ha portata a un nuovo livello di consapevolezza corporea e percezione.”
Intervistata: Renata Takllan Rogow Leung, Certified Rolfer® e insegnante di Yoga, Enschede, Paesi Bassi
Intervista e editing: Sabine Becker
Foto: Copyright © Renata Leung
Articolo Originale su: European Rolfing Association

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