Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing® - Rolfing®: armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Integrazione Strutturale, Postura , Benessere, Fascia
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Da un lavoro in uno studio d’ingegneria, che lo portava a lavorare all’estero, ad un presente da Rolfer™. È l’esperienza di Simone Costa, Rolfer di Milano, che dopo le dieci sedute di Rolfing ha capito che la vita che si era costruito non gli piaceva più. Così ha deciso di ascoltare il suo corpo, che gli ha detto di cambiare. “Mi piace dire che è il mio corpo che mi ha fatto comprendere di voler diventare Rolfer e mi ha spinto a cambiare vita. – spiega Simone – La volontà di un dialogo più diretto con il mio corpo, di una congruenza tra ciò che facevo nella vita e ciò che, invece, sentivo più giusto per me, mi aveva già spinto verso il teatro e verso esperienze di lavoro corporeo a diversi livelli. Ero insoddisfatto, il mio lavoro non mi rispecchiava, non mi sentivo nel mio elemento. Attraverso il Rolfing ho visto chiaramente come doveva e poteva essere la mia vita”. Costa ha scoperto il Rolfing grazie a un post in Facebook, poi la curiosità di sperimentare lo ha portato in uno studio di Rolfing. Quindi il corso per diventare Rolfer. “Il Rolfing non è un massaggio, ma è altro: questa è la grande differenza rispetto ad altre tecniche di manipolazione. Non interviene sul sintomo, sul dolore, sulla contrattura, sulla postura sbagliata, ma va oltre, offrendo modalità e strumenti di conoscenza del proprio corpo, di come questo interagisce con lo spazio e con l’ambiente che lo circonda, migliorando così non solo il rapporto con se stessi e la propria fisicità, ma anche con il mondo. Attraverso il tocco del Rolfer, che incontra le diverse zone del nostro corpo, aumenta la consapevolezza e si dispiegano le potenzialità. C’è una grande differenza, quando vuoi comprendere veramente qualcosa, tra ascoltare le istruzioni, imparare ad eseguirle e diventare ciò che si è imparato. Un conto è la conoscenza a livello mentale, un conto è la messa in pratica della conoscenza, un altro è ‘saper essere’ quella cosa. È un livello più alto, che appartiene al corpo quando diventa capace di introiettare la consapevolezza. Il corpo può dire cose alle quali la mente non arriva”. Dato che il metodo di Integrazione Strutturale Rolfing considera il corpo nel suo insieme, i benefici che se ne possono trarre si riflettono su tutta la persona: sul modo di muoversi, sui dolori articolari, sullo stato emotivo. “Grazie al percorso di Rolfing, sin dall’inizio, mi sono sentito deciso, assertivo e determinato – conclude Simone - Ho capito cosa volevo dalla mia vita e ho intrapreso il percorso più efficace per avvicinarmici”. Maggiori informazioni su Simone Costa qui Sito personale
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Sabato 17 Febbraio, si è tenuto a Noventa di Piave (Ve) presso la sala congressi Base Hotel, un evento di presentazione del "Metodo Rolfing". L'incontro è stato guidato da Pierpaola Volpones, Certified Advanced Rolfer e Insegnante internazionale, insieme ai nuovi Rolfers: Barbara Bon, Karim Lima Da Hora Sauro, Michele Simonetti, Antonio Taune e Cinzia Iezzi, con la partecipazione di Oxana Cretu (in platea) L'evento è stato un'opportunità entusiasmante per esplorare il Metodo Rolfing, scoprendo i suoi benefici e apprendendo le sue rivoluzionarie modalità di azione. L'interessante programma è stato integrato con mini sessioni gratuite in cui i partecipanti (su prenotazione) hanno potuto sperimentare il Tocco Rolfing e gli immediati benefici. L'interesse crescente per il Rolfing in Italia è palpabile! Se desiderate migliorare il proprio equilibrio e benessere, provate a cercare il rolfer più vicino cliccando sul link sotto. TROVA UN ROLFER Un grazie a tutti gli intervenuti da parte di Associazione Italiana Rolfing!
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Il 15 Settembre presso il "Parcolistico" Centro Nuoto di Vignola, Maria Cristina Crivellari, Certified Advanced Rolfer™ Rolf Movement™ Practitioner, presso il suo stand offrirà informazioni sul metodo Rolfing e suoi benefici. In occasione dell'evento verrà effettuata una breve presentazione esperienziale di gruppo di Rolfing Movement™ dove verrà utilizzato il corpo libero, rolls per l'allungamento fasciale e lo strumneto soulsospension per decomprimere e risentire il proprio centro. Per informazioni contattare Rolfing Modena o direttamente Maria Cristina Crivellari
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Prima ho sempre pensato a come camminavo, chiedendomi: "Sto facendo bene?" o "Questo modo di camminare peggiorerà le cose?" Da allora, le parole di Henrike mi accompagnano ovunque, faccio quello che mi ha detto e mi sento molto più ottimista!" Sto parlando con Henrike Rietz-Leiber, una Rolfer™ certificata che risiede a Monaco e con la sua cliente, Christa Werner, una farmacista che si è rivolta a Henrike per provare il Rolfing®, per cercare un sollievo da dolori cronici sia alla schiena che alla gamba destra in seguito a un'operazione all'anca nel marzo 2014 . "In sostanza dicevo a Christa di non concentrarsi troppo sul dolore. Per Christa la sfida era di fidarsi del sostegno delle sue gambe, di sentirsi radicata a terra e di ritrovare la connessione con lo spazio circostante... Quando l'ho vista per la prima volta, notai subito la sua rigidità e la necessità di maggiore resilienza. C'era anche questo blocco, un blocco che le impediva di percepire il terreno e lo spazio intorno. La testa era troppo pesante perché Christa ‘riuscisse a sostenerla’ adeguatamente al di sopra delle spalle" spiega Henrike. Cosa ti ha fatto decidere di provare proprio il Rolfing®? Chiedo a Christa. Il mio medico di famiglia mi ha raccomandato il Rolfing® a causa dei problemi che che stavo vivendo alla mia schiena, coscia destra e ginocchio. Mi ha suggerito di completare un ciclo di dieci sessioni. Ho trovato Henrike su Internet e ho subito notato che il suo studio di Rolfing® era a Haidhausen, vicino a dove vivo io. Ho iniziato il Rolfing® nel mese di febbraio e l’ho terminato nel mese di giugno. Abbiamo svolto le sessioni con un ritmo piuttosto serrato, circa una ogni settimana. Mi sono sentita molto meglio dopo. Ne valeva la pena! Qual era il problema? Ho subìto un'operazione all’anca destra nel marzo del 2014. Sempre nello stesso periodo, ho acquistato un materasso nuovo e, so che suona strano…, ma è stato dopo l'operazione dell'anca che ho avuto i miei primi veri problemi alla schiena. Era come se fosse “ossificata”. Non riuscivo a stare in piedi al bancone della mia farmacia per più di due ore senza una pausa. Tutto questo è avvenuto nello stesso anno in cui ho chiuso la mia farmacia, perciò non ho più fatto davvero caso a questo problema. Hai provato altre strade prima del Rolfing®? Ho fatto un po’ di fisioterapia, ma i benefici erano solo momentanei. Era sempre lo stesso, il dolore alla schiena si ripresentava continuamente. L'anno dopo, ho cominciato ad avere dolori al ginocchio destro e anche crampi alla coscia destra. Ho fatto ginnastica e il medico ha suggerito anche lo yoga, ma non funzionava. Non ha funzionato nulla. Poi, ho consultato un amico chiropratico ed ancora la stessa storia, nessun successo. Ho continuato con la fisioterapia e il massaggio fino a quando ho trovato Henrike. Il dolore alla gamba destra si è manifestato come conseguenza di un sovraccarico della stessa dovuto all’operazione? Dopo l’operazione all'anca, il mio medico mi ha suggerito di mettere un cuneo sotto il mio tallone sinistro - una suola speciale inserita nel tallone della mia scarpa. Seguii le indicazioni del medico e, subito dopo, ho anche completato il ciclo di Rolfing®: la mia gamba destra stava bene e non avevo più dolore. Tuttavia, fu poi il mio lato sinistro che iniziò a darmi qualche fastidio. Il cuneo di un centimetro era diventato troppo alto e per questo chiesi che me lo riducessero di mezzo centimetro, sperando che questo togliesse il fastidio. Ad ogni modo, da quando ho terminato il Rolfing®, il mio lato destro sta bene e la mia schiena meravigliosamente. Riesco a compiere nuovamente movimenti liberi e per me questo è il paradiso! Al ritorno delle feste chiamerò Henrike per fare altre sessioni dedicate alla gamba sinistra. Henrike aggiunge: Attraverso il percorso delle 10 sedute, ho incoraggiato Christa a “riconnettersi” con se stessa, con il suo corpo e ad adattare o diminuire lo spessore della soletta al bisogno. Ovviamente non si possono allungare le ossa, ma il corpo può adattarsi alla differenza di lunghezza delle due gambe in modo non problematico. Inizialmente questo, per il corpo di Chirsta, non era possibile, per questo è stato necessario fare diverse prove. Ricreare elasticità nel corpo di Christa era per me l’obiettivo primario, oltre ad aiutarla a ritrovare un movimento più fluido e ampio. Mi ricordo che quando è venuta per la seconda sessione era raggiante, in viso. Mi confessò che era la prima settimana che non soffriva di dolori; o meglio, il dolore era ancora lì, ma significativamente ridotto. Inoltre, solo riguardando i miei appunti ho notato che Christa, al primo incontro, si dimenticò di raccontare di un’operazione al seno per l’asportazione di un cancro: infatti quando tornò per la seconda sessione, tutto il lavoro fatto in prima seduta sulla cassa toracica, aveva eliminato un dolore al lato destro del torace, dove c’era la cicatrice. Questo fastidio oramai le era talmente famigliare da dimenticare, appunto, di parlarne durante il primo colloquio. Non è strano come possiamo dimenticare il dolore che una volta era così dominante nella nostra vita? Chiedo a Christa. Sì, è stato meraviglioso quando Henrike ha liberato la tensione attorno al braccio e al seno destro. Finalmente potevo muoverlo liberamente senza dolore. Era fantastico! Henrike aggiunge: Sì, spesso succede. Dopo l’ottava sessione, per esempio, ho notato che Christa poteva piegarsi e raccogliere qualcosa dal pavimento, cosa che non poteva fare prima. Anche questo si era dimenticata di riportare durante il colloquio iniziale. Penso che sia davvero utile che i clienti, a volte, dimentichino il dolore! Il Rolfing® ti ha sorpreso in qualche modo? Sì! Canto in un coro e dopo la settima seduta, il mio insegnante di canto ha sottolineato che la mia voce era particolarmente bella quel giorno. Henrike aveva trattato la mia testa, il collo e le spalle durante quella sessione, perciò questa osservazione mi sorprese particolarmente! Mi ha sorpreso anche quanto io sia diventata più ottimista attraverso il percorso delle 10 sedute. Ho un atteggiamento totalmente nuovo verso la mia vita e sento di poter davvero vivere alla giornata. Ho più energia durante la giornata e tante idee per il futuro. Guardando indietro, mi rendo conto di essere stata piuttosto depressa. Ero là, 66 anni, e non potevo più muovermi e avevo bisogno di riposare tutto il tempo. Desidero vivere una vita piena. Voglio ottenere il massimo dalle mie giornate. Questo per me è molto importante e, prima del percorso di Rolfing, non avevo proprio idea di come avrei potuto continuare a vivere in una situazione così deprimente. Quando si è così concentrati a sentire i dolori del proprio corpo, diventa difficile aprirsi all’esterno. Le sessioni di Rolfing® erano in qualche modo impegnative? Sì, c’è stata una sessione in cui Henrike lavorava sull'anca sinistra: trovò un muscolo particolarmente “arrabbiato”! Anche la seconda sessione, sui piedi, non è stata una passeggiata. La gamba sinistra è danneggiata da quando ho protruso un disco vertebrale vent'anni fa e le dita dei piedi sono leggermente intorpidite. Henrike ha portato così tanta vita nel mio piede sinistro da percepire questa novità come “anche un po’ inquietante”. Tuttavia, quando sono uscita dalla porta, mi sono sentita come se stessi camminando sulle nuvole. Davvero fantastico! Alcune persone riferiscono che il Rolfing® lo sentono lavorare nel periodo di pausa, tra una sessione e l’altra. E’ stato così anche per te? Sì. Sono sempre stata consapevole di ciò che Henrike mi disse. Dopo che lavorò attorno al petto e alla cassa toracica, ho notato che potevo stare più dritta, dietro al bancone della farmacia. Mi sono accorta di regolare automaticamente la mia postura. Henrike, vuoi aggiungere altre osservazioni sul percorso di Christa? Sì, dopo la sesta sessione, Christa ha detto che si sentiva libera nella schiena e che le sue braccia potevano oscillare ai lati liberamente. Era molto importante far sì che potesse nuovamente alzare le braccia verso l’alto. Christa era così contenta, così felice durante e dopo tutte le nostre sessioni. Posso davvero ricordare il suo volto dopo la decima sessione. Christa ha detto “Wow! Sono così felice del mio corpo" ed era possibile vederlo: era veramente nel suo corpo. La prima volta che venne da me, infatti, Christa era lì, ma il suo corpo era qualcosa di diverso. Dopo le 10 sedute, invece, si muoveva in perfetta armonia con il corpo, quasi come se danzasse. La cosa più importante che a parer mio Christa ha detto, "se ho un dolore, ora so come risolverlo in fretta". E’ stato così meraviglioso vederla veramente sorridente con un volto così pieno di vita. Charlotte Fraser - 07/11/2017 - rolfing.org Articolo originario al seguente link Data di pubblicazione: 07/11/2017 Autore: Charlotte Fraser Foto: ©Henrike Rietz-Leiber, www.rolfing-rietz.de Traduzioni in Italiano a cura di: Eleonora Celli (Certified Rolfer™ e Rolf Movement™ Practitioner) e Roberto Rosolen (Certified Rolfer™) Per maggiori informazioni su Henrike Rietz-Leiber, vai al seguente link Per scoprire di più sul Rolfing®, trovare un Certified Rolfer™ e/ o diventare un Rolfer™ visita: www.rolfing.org o la sezione cerca un rolfer di questo sito
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La realizzazione di questo documentario sul Rolfing è durata circa un anno e mezzo. Coloro che hanno partecipato alla realizzazione ci hanno colpito per la loro sincerità, la loro autenticità e il loro entusiasmo. Durante questa avventura l’obiettivo che mi sono prefissato è stato quello di mostrare ciò che è invisibile. Volevo piuttosto che lo spettatore avesse l’impressione di essere con noi nello studio per condividere un’ esperienza e un sentire che potesse far nascere in lui la voglia di conoscersi e di considerare un incontro con il nuovo, l’improbabile, il caso…. Volevo che lo spettatore potesse accedere ad una comprensione organica (per empatia con le persone del filmato) della plasticità umana, della capacità di cambiamento e di una forma di comunicazione che permette un lavoro di compartecipazione nella relazione terapeutica. Spero che almeno una parte di questi obiettivi siano riconoscibili nel filmato e che chi guarda possa essere toccato dalle testimonianze che contiene. Cordialmente Mathias Avigdor
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Sono Helene, insegnate di stretching posturale, una tecnica di movimento del corpo che aiuta a ristrutturare la postura grazie a degli esercizi che mescolano contrazioni e allungamenti muscolari. E grazie al Rolfing® ho dato un senso al lavoro che sto facendo anni su me stessa. L'approccio manuale del Rolfing®, infatti, mi ha consentito di aprire, armonizzare e anche prendere coscienza di alcuni regioni del mio corpo, che fino ad allora non ero mai riuscita a raggiungere. Il ciclo delle dieci sedute ha rappresentato una liberazione per il mio corpo, che ora riesco a vivere in ogni suo aspetto. “L'approccio manuale del Rolfing® mi ha consentito di aprire, armonizzare e anche prendere coscienza di alcuni regioni del mio corpo” Questi risultati li devo esclusivamente al Rolfing® e, in particolare, come questo viene praticato dalla mia Rolfer, Camilla Gotta. Il suo modo di lavorare ha contribuito a rendere ancora più efficaci gli effetti del Rolfing® su me stessa: Camilla sa come attivare nel cliente una maggiore introspezione, è in grado di osservare il corpo con cura ed acume e possiede un 'tocco' davvero intelligente ed adeguato.
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"Perché il percorso proposto da questo scienziato francese del movimento riesce a fondere il lavoro sul corpo, sulla postura e sulle emozioni con una facilità stupefacente. Già responsabile del Dipartimento di Analisi del Movimento dell’Università di Parigi, è studioso e allievo di Ida Rolf, la ricercatrice newyorchese che per prima ha creduto al ruolo centrale della forza di gravità. Terapeuta delle più grandi étoile della danza, Godard lavora anche in Italia: esperto di riabilitazione post operatoria per il tumore al seno, ha contribuito ai gruppi di ricerca del CNR coordinati dall’oncologa e psicologa Gemma Martino." [Davide Burchiellaro (MarieClaire)] Di seguito l'intervista ad Hubert Godard tradotta in italiano da Rolfing® Veneto Traduzioni a cura di Rolfing Veneto • Pubblicato il 5 ott 2017
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“Mentre i muscoli si ammorbidiscono in risposta alle sue parole e al suo tocco, sembra che la mia scapola destra diventi fluida come su un letto ad acqua. "Non sono sicuro di aver mai provato una sensazione del genere," le dico, ma non importa. Vivien spiega che è semplicemente un modo di reagire del mio corpo per scoprire di cosa ha realmente bisogno, cosa vuole sentire e come vuole essere lasciato andare. A poco a poco i miei muscoli iniziano ad abbandonare una certa tensione di lunga data. " "Ho provato il Rolfing® e questo è quello che è successo" è una testimonianza molto interessante pubblicato sulla rivista Top Santè online sulla prima esperienza Rolfing® del vicedirettore Yvonne Martin. LEGGI TUTTO QUI Articolo tratto dal sito dell'Associazione Europea Rolfing (www.rolfing.org) Fonte Originaria: www.topsante.co.uk Autore: Yvonne Martin (Deputy editor of Top Santè) Rolfer: Vivien Skelton (Certified Advanced Rolfer™ and Rolf Movement™ Practitioner)
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...ciò consente lo svolgimento di tutte le funzioni (respirare, camminare, sedersi, piegarsi, correre ecc.) senza tensioni e con il minimo dispendio di energia. Immaginiamo il corpo come idealmente costituito da settori impilati l’uno sull’altro seguendo un ordine intorno all’asse verticale rappresentato dalla colonna vertebrale (...) Ecco un estratto di un interessante approfondimento di Angela Biancalani, Certified Advanced Rolfer™ , pubblicato nella sezione "Salute" della rivista online LIFEGATE.it CLICCA QUI PER LEGGERE L'INTERO ARTICOLO Angela Biancalani è una Certified Advanced Rolfer™ che opera a Firenze, Per maggiori informazioni qui
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Luciana consiglia il Rolfing® ai suoi coetanei perchè "Ti Cambia in modo Assurdo" Ecco la bella esperienza di Luciana con il Rolfing® dopo il suo ciclo di sedute, raccontata in compagnia della sua mamma. Luciana dice: "Grazie al Rolfing® ho capito molte cose su di me. Ho compreso meglio il mio corpo e ho acquisito una maggiore sicurezza anche nella vità di ogni giorno." Luciana consiglia il Rolfing® ai suoi coetanei perchè "Ti Cambia in modo Assurdo" IL ROLFING NELLA TUA CITTA' Un grazie per la condivisione a Marina Blandini, Certified Rolfer™ attiva in Sicilia (Catania) maggiori informazioni su www.rolfingsicilia.it
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Premessa Sostanzialmente, è stata la relazione tra il campo gravitazionale e il corpo (in particolare il tessuto connettivo), al centro della ricerca della Dottoressa Ida Rolf, la creatrice del metodo. L'integrazione Strutturale può agevolare l'abilità a sentirsi e ad abitarsi con più cura; può essere intesa come un'esplorazione alla scoperta del proprio corpo. L'esplorazione viene accompagnata dal Rolfer che si dispone ad un "ascolto tattile", il movimento che le sue mani stimolano nel tessuto connettivo può modificarne la qualità, rendendolo elastico e resiliente. Il tessuto connettivo è plastico ed è quindi particolarmente soggetto alla forza di gravità ed è proprio la sua qualità plastica a renderlo recettivo al tocco, alla pressione e al movimento del Rolfer. Le dieci sessioni del ciclo di base conducono il ricevente verso una maggiore consapevolezza della "relazione spaziale" tra le varie parti del corpo e incoraggiano il cambiamento verso un migliore allineamento. "Isole di corpo" si re-integrano. Sessione dopo sessione la mappa dello schema corporeo si arricchisce e ridefinisce. La fascia e il movimento Il sistema motorio fa affidamento sul tessuto connettivo. Pensiamo ad un elastico che venga tirato e poi rilasciato, o al meccanismo della fionda: conseguentemente al rilascio, si manifesta del movimento rapido, eppure la fionda o l'elastico sono privi di muscoli! L'elastico e l'oggetto, lanciato dalla fionda, si muovono grazie al potenziale immagazzinato durante il tiraggio; un meccanismo simile accade quando ci muoviamo. Durante la camminata, per esempio, si alterna la flessione del femore all'estensione dello stesso; nel momento dell'estensione, lo psoas, (flessore del femore), viene allungato; in questa fase, nella sua parte elastica, (tessuto connettivo), accumula potenziale cinetico, tale potenziale di energia motrice si manifesterà nel momento della flessione. Gli sportivi e i danzatori usano, inconsapevolmente o consapevolmente, questo sistema motorio dinamico della fascia. Se si riesce a danzare approfittando a pieno di questa possibilità, ci si stancherà molto meno e il movimento risulterà senza sforzo. La scelta espressiva L'esperienza del Rolfing si rivela uno strumento prezioso per il danzatore. La maggiore conoscenza, confidenza e padronanza conquistate permettono, infatti, di adoperare il proprio strumento-corpo con maggiore precisione. Scegliere come esprimersi è privilegio dell'artista, che conosce il suo strumento e che può, quindi, servirsene per "liberare" innumerevoli sfumature: lo strumentista musicale può scegliere " il colore del suono", il pittore "la sfumatura del segno", il danzatore, per esempio, la dinamica tra il corpo e lo spazio. Anna Paola Bacalov Danzatrice, coreografa e Certified Rolfer™
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Prevenzione e trattamento delle cicatrici post-cesareo: il ruolo della terapia manuale La cicatrice di un cesareo può essere un ricordo tangibile della nascita di un bambino, ma per molte donne può anche rappresentare una fonte di dolore e disagio. Comprendere come il tessuto cicatriziale si forma e come intervenire con trattamenti manuali può fare una differenza significativa nella qualità della guarigione e nel benessere complessivo delle pazienti. Isabelle Gilbert, MSc, Ost. DO, e Lina Amy Hack, Certified Advanced Rolfer®, esplorano in un articolo pubblicato nel Dr. Ida Rolf Journal come la terapia manuale possa influenzare positivamente il processo di formazione delle cicatrici post-chirurgiche, in particolare dopo un parto cesareo. La cicatrice e il ruolo della terapia manuale Ogni area anatomica del corpo ha il proprio tono e rigidità, determinata dalle forze circostanti. Gilbert spiega: "Ogni regione anatomica ha il proprio tono, la propria rigidità, con le proprie forze circostanti. Appena applichiamo un cambiamento fisiologico a questa normalità, potremmo pensare di influenzare la costruzione cellulare della cicatrice" L'intervento manuale, quindi, può aiutare a modulare come le cicatrici si formano, intervenendo nelle prime fasi per prevenire aderenze dolorose e migliorare la qualità del tessuto cicatriziale. Una delle maggiori preoccupazioni con le cicatrici post-cesareo è la possibilità di sviluppare aderenze tra i vari strati fasciali. Queste aderenze sono il risultato delle forze presenti nell'area circostante prima dell'intervento, e più è stata intensa la tensione iniziale, più è probabile che si sviluppino legami rigidi tra i tessuti. La cicatrice stessa, infatti, ha una capacità di estensione ridotta del 20% rispetto alla pelle normale, portando a una maggiore rigidità, come sottolineato da Gilbert. L'importanza di un intervento tempestivo Secondo Gilbert, l'intervento manuale precoce potrebbe essere la chiave per prevenire complicazioni future legate alla cicatrice del cesareo. "Il nostro ruolo potrebbe andare oltre il semplice trattamento delle cicatrici vecchie," - - Gilbert. Intervenire subito dopo il cesareo, ovviamente non nelle prime 48 ore, potrebbe prevenire la formazione di cicatrici dolorose e contribuire a creare un tessuto cicatriziale più sano. Tuttavia, sottolinea anche l'importanza di capire il momento giusto per intervenire e la necessità di ulteriori ricerche per determinare i protocolli ottimali. Un'altra importante considerazione riguarda la continuità dell'intervento. Ripetere le sessioni di terapia manuale potrebbe garantire effetti duraturi e modulare il comportamento dei tessuti prima che diventino un problema. La difficoltà, però, risiede nel dosaggio: interventi eccessivi o inappropriati potrebbero causare complicazioni. Un'opportunità per la terapia manuale preventiva Gilbert e Hack concordano che la terapia manuale preventiva sia ancora ampiamente sottoutilizzata, ma potrebbe rappresentare una svolta nel campo della salute delle donne. Intervenire prima che le aderenze si stabilizzino potrebbe ridurre il dolore associato alle cicatrici e migliorare la funzione del tessuto cicatriziale. "Siamo in un momento emozionante per la terapia manuale," commenta Hack, "c’è molta scienza che ora è possibile applicare alla mia professione di osteopatia e alla nostra professione di terapia manuale." Lo studio delle cicatrici post-chirurgiche e il loro trattamento manuale rappresentano un campo in rapida evoluzione, dove la ricerca e la pratica clinica possono contribuire a migliorare significativamente la qualità della vita di molte pazienti. La terapia manuale offre un potenziale immenso non solo nel trattamento delle cicatrici esistenti, ma soprattutto nella prevenzione delle problematiche legate alle aderenze post-chirurgiche. È necessario continuare a studiare e sviluppare approcci sempre più precisi e personalizzati per garantire un recupero ottimale dopo un cesareo. Con più ricerche e una maggiore consapevolezza dell'importanza della prevenzione, il futuro della terapia manuale nel campo della salute delle donne è promettente e ricco di opportunità. Fonti: Dr. Ida Rolf Journal, articolo di Lina Amy Hack, Certified Advanced Rolfer®, e Isabelle Gilbert, MSc, Ost. DO
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"Il Benessere corporeo (e non solo) si esprime nella forma e nella fluidità del movimento. Il Rolfing®, in breve tempo, ridà forma al tuo benessere in modo visibile e duraturo. Grazie al lavoro sulle Fasce e alla rieducazione corporea possiamo ringiovanire il nostro corpo e riapropriarci di una flessibilità e fluidità da tempo dimenticata.“ Maggiori informazioni su www.rolfingveneto.org Maggiori informazioni su Roberto Rosolen qui
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Esiste una profonda connessione tra il respiro e il cuore nelle aree del mediastino e del diaframma. Il Rolfing®, esplora le dinamiche intrecciate di queste strutture interne e crea spazio affinché il cuore possa battere liberamente e il respiro possa fluire senza ostacoli. Il Guardiano del Cuore Al centro di questa esplorazione si trova il pericardio, una sacca protettiva che avvolge il cuore. Nel BODYWORLDS Museum di Berlino, è in mostra una plastinata del pericardio. Composto da due strati di tessuto connettivo con uno spazio riempito di liquido, il pericardio garantisce i movimenti fluidi del cuore. Mantiene il cuore nella posizione corretta e impedisce che troppo sangue affluisca al cuore. Il pericardio fa parte di una rete più ampia di tessuto connettivo conosciuta come fascia viscerale. Questi strati di fascia avvolgono tutti gli organi interni, fornendo supporto e incorporandoli all'interno del corpo. Uno Spazio per Respirare Il fatto che il diaframma e l'involucro intorno al cuore siano intrecciati in modo complesso è rilevante per il Rolfing. Il pericardio esterno si fonde senza soluzione di continuità con lo strato esterno superiore del diaframma. Con ogni respiro, il diaframma, una struttura muscolare sotto i polmoni, si muove di circa 4-6 cm su e giù, muovendo indirettamente e "massaggiando" il cuore all'interno del mediastino, uno spazio cilindrico nella cavità toracica. Questo funziona bene quando sia il diaframma che il mediastino sono liberi da restrizioni o aderenze. A causa della sua posizione centrale tra le due cavità pleuriche dei polmoni, il mediastino è anche conosciuto come la "cavità mediastinica". È un passaggio per nervi, vasi e canali linfatici. Sebbene il Rolfing non miri esplicitamente alla sacca pericardica, durante il ciclo delle 10 sedute, c'è un focus sulla preparazione degli spazi interni del torace, già nelle sessioni 1 e 3, per poi lavorare direttamente sulla cavità interna profonda nella sessione 5. Creando spazio nella cavità toracica, il Rolfing aiuta a liberare la respirazione e facilita il più ampio spettro di auto-regolazione e auto-guarigione, un principio fondamentale del Rolfing. La Chiave del Benessere Il respiro svolge un ruolo cruciale nel benessere: Il tono equilibrato dei diaframmi porta a respiri più lunghi e equilibrati e riduce lo stress sul cuore. Le emozioni possono manifestarsi fisicamente nel diaframma, specialmente quelle associate a stress e tensione. Possono portare a una respirazione superficiale e a una sensazione di strettezza. Rilasciando la tensione nella fascia del diaframma, il Rolfing mira a promuovere una respirazione profonda e senza restrizioni e facilitare il rilascio emotivo. Ciò può creare una sensazione di apertura e leggerezza, contribuendo alla liberazione generale del cuore. Una cliente descrive la sensazione dopo la sua prima sessione come segue: "La prima sessione... avevo sempre avuto una sensazione di dolore nel petto, intorno al cuore, che inizialmente mi spaventava, [il mio Rolfer®] è riuscito a liberarmi da questa sensazione e tensione toccando solo alcune aree del corpo per poi rilasciarle. Sembrava davvero che afferrasse fisicamente il dolore e lo allontanasse da me. Questo mi ha davvero aiutato a rilassarmi e lasciar andare." Nella complessa interconessione tra cuore, respiro e tessuti connettivi, il Rolfing offre un percorso per liberare il cuore attraverso la liberazione del respiro - riflessa non solo nella funzione anatomica, ma anche nelle profondità del benessere emotivo.
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“Martina lamentava di non avere amici e passava i pomeriggi liberi a smangiucchiare qualsiasi cosa davanti alla televisione. Dopo il ciclo di sedute di Rolfing si era iscritta a un’associazione di trekking e a un corso di hip hop e mi ha spiegato che non erano gli amici a non esserci, ma era lei non pronta ad avere amici”. È solo una delle tante storie di adolescenti che hanno fatto pace con il loro corpo quella che racconta Angela Biancalani, Advanced Rolfer™ di Firenze, che utilizza il metodo Rolfing® per migliorare la percezione di sé negli adolescenti, con vantaggi sull’autostima e sulle relazioni. “Il Sé corporeo è l'immagine del corpo che ci formiamo nella nostra mente; è il modo in cui il nostro corpo ci appare – spiega – La percezione della nostra fisicità, nelle sue molteplici sfaccettature (bello, brutto, grasso, magro, impacciato, rigido, elastico, gradevole, orribile, atletico e così via), influenza moltissimo la nostra autostima e quindi le nostre relazioni. Il Rolfing è in grado di modificare la struttura fisica (l'allineamento posturale crea un corpo più slanciato, più armonico, più elastico), di rendere il corpo un luogo più facile da abitare e migliora la percezione di sé”. “Il Rolfing® può risultare un prezioso alleato nel delicato periodo dell’adolescenza. Che la percezione di sé influisca sull'autostima è ormai un dato consolidato a tutte le età, ma questo aspetto è di particolare rilievo negli adolescenti di entrambi i sessi – continua Angela – che vivono un periodo in cui il corpo subisce dei cambiamenti tanto rapidi a volte difficilmente gestibili. Il passaggio da un fisico infantile a uno adulto passa attraverso fasi di reale disarmonia, ci si trova a vivere una trasformazione di cui si stenta a vedere l'evoluzione e l'esito. E questo genera un caos nella mente dei giovani, che si affolla di domande: chi sono? Come mi vedono gli altri? Piaccio? Non piaccio? Bene, in trent’anni di esperienza ho sentito dire spessissimo ‘mi piaccio di più dopo il Rolfing’.” Prima di piacere agli altri devi sentirti comodo dentro di te, fare pace con la tua fisicità, trovare con essa un rapporto meno conflittuale. Blocchi emozionali, traumi, conflitti, posture e stili di vita sbagliati producono restrizioni nei tessuti miofasciali con conseguente riduzione degli spazi nel corpo. Pensiamo allo spazio toracico, all'ampiezza che richiede il respiro, e poi all'immagine dell'adolescente con le spalle incurvate, il torace compresso, la testa in avanti. Quanto questo può influenzare non solo lo sviluppo di una colonna eretta ma anche l'espressione libera dei sentimenti? Il corpo di un adolescente si sta ‘ingrandendo’ e ha bisogno di trovare spazio e non gabbie e impedimenti allo sviluppo fisico e al processo psicologico. Il tocco del Rolfing allenta queste restrizioni e crea lo spazio per facilitare questa crescita. “L'adolescente per difendersi dalle proprie insicurezze, emozioni, conflitti, pressioni dell'ambiente che non riesce più a gestire, irrigidisce la sua corazza generando posture sbagliate – conclude Angela – Ma quelle posture generano a loro volta insicurezza. E così si perpetua un circolo vizioso negativo. Allentare dolcemente con il Rolfing le tensioni miofasciali è un po' come abbattere questa corazza, ammorbidire queste difese. Così la nuova identità fisica più morbida, più spaziosa genera una percezione di sé più consapevole, un dialogo con la parti più profonde e autentiche di sé. Le esperienze relazionali diventano più gradevoli e confermano che non c’è più bisogno di quelle difese”.
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“Il training avanzato ti dà la possibilità di approfondire le conoscenze ed abilità che hai acquisito con il tuo lavoro. Cit. Pierpaola Volpones - Insegnante del corso Advanced Rolfing® Training è un corso (riservato ai soli Rolfer™ associati all'Associazione Italiana Rolfing®) Avanzato perché ti fa veramente avanzare e progredire: sia nell’acquisizione di tecniche più complesse e raffinate da utilizzare con i tuoi clienti, sia nel fare un “aggiornamento” del tuo stato di Rolfer™, ovvero ti permetterà di ampliare la tua visione, consolidare le competenze già acquisite, ed imparare nuove tecniche ancora più avanzate. TRE MODULI PER SPERIMENTARE Pierpaola Volpones, insegnante del corso, Chair della Faculty Europea del Rolfing® ha pensato di suddividere il training in tre parti per darti la possibilità di provare e sperimentare con i tuoi clienti ciò che stai imparando fra un modulo e l’altro e tornare in classe con osservazioni, richieste specifiche e commenti. Il suo modo di insegnare e di praticare il Rolfing è basato sull’approccio manuale, il tocco della fascia rimane per Pierpaola un elemento essenziale della pratica del Rolfing®. Il body reading è ciò che ci aiuta a “vedere” come il corpo si organizza nella spazio, come la gravità lo attraversi; ci aiuta a comprendere il territorio in cui agiremo. INTERAZIONE ATTIVA "L’interazione con il cliente è l’altro elemento indispensabile per la buona riuscita del lavoro; attraverso l’alleanza con il cliente possiamo imparare la risonanza e quindi incontrare la persona ad un livello profondo. Questo è ciò che troverai nel mio training di Rolfing Avanzato” COSTI Early Bird: Per iscrizioni entro il 31 Dicembre 2020: €4.700 Regular: €4.900 LA DATE Modulo 01: 11-17 Gennaio 2021 Modulo 02: 10-18 Maggio 2021 Modulo 03: 19-27 Luglio 2021 Iscriviti adesso! Inviaci una mail con i tuoi dati per ricevere maggiori dettagli e conoscere le modalità di pagamento: ISCRIVITI
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Mi chiamo Manuela, ho 48 anni e sono una pediatra e rianimatrice neonatale. Ho da sempre una vita molto impegnata tra studi medici, reperibilità in clinica, visite domiciliari e la passione per gli animali: i miei cani ed i cavalli. Nella sfera personale, invece, una malattia invalidante di mio padre mi fa convivere con uno un stress quotidiano non indifferente. Parlando con una mia amica, tempo fa, sono venuta a conoscenza del Rolfing e, di conseguenze, ho conosciuto quella che poi sarebbe diventata la mia Rolfer. Ed è stata una scoperta fantastica! Grazie al Rolfing ho intrapreso un percorso che mi ha segnata, cambiata e rinforzata. E stato un percorso profondo, nel corpo e nella mente, anche se è difficile spiegare quali meccanismi vengano toccati. All'inizio del percorso, dietro consiglio della mia terapista, ho anche associato una depurazione omotossicologica del corpo. Non so cosa avrò smosso, ma a metà sedute ho sentito la necessità di rallentare, tutto mi sembrava 'troppo'. Il desiderio di continuare, però, è stato più forte di questi dubbi e così ho scelto di proseguire. All'improvviso, quando meno lo aspettavo, è avvenuto un cambiamento, inizialmente solo fisico e motorio. Avevo una postura storta a causa di una frattura vertebrale, ma grazie al Rolfing questa è letteralmente sparita, ed inoltre ho acquisito una coordinazione che mi mancava totalmente. Parestesie e formicolii del braccio, che mi accompagnavano durante la notte e quando facevo sforzi intensi hanno iniziato a diminuire, fino a sparire totalmente. Dopo i miglioramenti fisici, è cambiato il mio stato mentale. Oggi percepisco una maggiore stabilità nel camminare, nell'affrontare i problemi e nel pormi quotidianamente verso il prossimo. Mi sento meno leggera, ovvero meno vulnerabile alle tensioni, alle parole e agli avvenimenti. Sto affrontando nuove sfide, grandi, ma con una calma ed una serenità che non conoscevo. Grazie al Rolfing ho deciso di anteporre me stessa al resto, lasciando che gli avvenimenti si manifestino per poi affrontarli, gestirli ed eliminarli. Tutto questo è per me una straordinaria novità, visto che sono sempre stata attenta alle necessità del mio prossimo, con mille impegni, super organizzata e senza mai un momento da dedicare a me stessa. Il giorno della mia prima seduta, la mia Rolfer mi disse che la mia postura indicava che ero una persona "tutta di un pezzo", che tende a sorreggere tutto il mondo sulle sue spalle. Beh, oggi sto gestendo la mia vita quotidianamente, seguendo i miei ritmi e alimentandomi con cura. A volte, quando la tensione per lo stress sale a livelli eccessivi le parestesie tornano. In quei casi, se lo sento, so che posso ricorrere a dei piccoli cicli di Rolfing per ripristinare il mio equilibrio. Testimonianza gentilmente condivisa da Daniela Risser, Certified Rolfer™ Maggiori informazioni su www.danielarisser.com
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In un recente articolo pubblicato dall'European Rolfing Association, la dottoressa Cirsten Verleger, Rolfer® certificata e specialista in Rolf™ Movement, indaga su come ritrovare la capacità innata di stare seduti in modo rilassato e prevenire dolori al collo e alla schiena. Secondo l'autrice, mantenere una postura eretta senza sforzo non è solo possibile, ma è una qualità naturale del nostro corpo. Tuttavia, molti di noi perdono questa abilità a causa di abitudini sbagliate, pensieri e tensioni emotive. la gravità è una nostra alleata L'articolo mette in luce un concetto chiave: la gravità è una nostra alleata, e non un nemico da combattere. Il nostro corpo non funziona come una pila di pietre, dove i pesi si accumulano comprimendo ciò che sta sotto. Piuttosto, seguiamo il principio della "biotensegrità", dove ossa, muscoli e fasce lavorano insieme per mantenere l'equilibrio. Per stare bene, non dobbiamo cercare una completa rilassatezza, ma trovare la giusta tensione nei punti giusti. Un altro punto importante discusso è che i neonati offrono un esempio perfetto di movimento senza sforzo, reagendo naturalmente alla gravità senza pensieri o tensioni. Questo stato di equilibrio, che per loro è innato, viene spesso disturbato negli adulti da emozioni, stress e abitudini posturali scorrette. La Verleger evidenzia come le tensioni, anche quelle che a malapena percepiamo, alterino questo equilibrio, portando a dolori e affaticamenti. L'articolo prosegue spiegando che, attivando i muscoli stabilizzatori del nostro corpo, possiamo ritrovare una postura più naturale e senza sforzo. Tuttavia, molti di noi, a causa delle tensioni accumulate, finiscono per usare i muscoli del movimento come stabilizzatori, il che porta a ulteriori problemi. Il rischio è entrare in una spirale discendente dove stare eretti diventa sempre più difficile e faticoso. La soluzione: sviluppare una maggiore consapevolezza corporea Come possiamo rompere questo ciclo? La soluzione proposta è la consapevolezza corporea. Con esercizi come il "Body Scan" spesso presenti in svariati canali youtube, e piccoli esperimenti di postura (ad esempio, esplorare diverse sedie o superfici), possiamo iniziare a migliorare la percezione del nostro corpo e correggere gli squilibri che ci portano a soffrire di dolori alla schiena e al collo. I Rolfers® e i Rolf Movement™ Practitioner, forniscono impulsi che il tuo corpo comprende immediatamente Verleger suggerisce di affidarsi a un professionista del Rolfing®. Un Rolfer® può offrire interventi manuali capaci di sviluppare maggiore consapevolezza del corpo er correggere gli squilibri posturali, aiutandoci a riscoprire una postura più rilassata e naturale. L'articolo sottolinea che lavorare con un Rolfer può fare una grande differenza, soprattutto perché hanno un occhio allenato a riconoscere i problemi posturali nascosti e possono suggerire strategie su misura per ciascuna persona. Con pazienza e sperimentazione, è possibile recuperare la naturale facilità di movimento e vivere la nostra vita quotidiana con meno sforzo, trasformando la postura corretta in un'abitudine automatica. Articolo Originario: https://www.rolfing.org/articles/blog/relaxed-and-pain-free-your-desk Autore: Cirsten Verleger, MD, Certified Advanced Rolfer® and Rolf Movement™ Practitioner, Dortmund, Germany. Fonte: European Rolfing Association
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Body Reading? Leggere la persona da un punto di vista somatico con il Rolfing Esistono molti modi per leggere la persona da un punto di vista somatico. Senza entrare nello specifico dei dettagli posturali, in questo articolo Stefania Merzagora (Certified Rolfer, insegnante di Mindfulness e Yoga) ci offre alcuni parametri generali di osservazione derivanti dal Rolfing e i successivi sviluppi. Cos’è il Body Reading? Si parla di analisi della struttura corporea, o body reading, quando si osservano le caratteristiche posturali e funzionali della persona (Rolf, 2000) allo scopo di progettare un percorso ritagliato ad hoc sull'individuo. Oltre a fornire parametri di lettura specifici, un elemento fondamentale del body reading è la cosiddetta "risonanza posturale" (Levine, 2014), ovvero la capacità di sintonizzarsi somaticamente con la persona, di "risuonare" con essa in modo da percepire nel dettaglio cosa significhi "essere" quel corpo. Durante un body reading ci si focalizza non solo sui “nodi” (restrizioni, deviazioni posturali, schemi di movimento maladattivi), ma anche sulle risorse della persona, e si mantiene costantemente una relazione tra i “punti di forza” e quelli vulnerabili, allo scopo di favorire un “dialogo tra le parti” e sviluppare maggiore integrazione e resilienza (Levine, 2014). Gli eventi della vita si inscrivono nel corpo e il rolfer ne segue le tracce attraverso il body reading. Ad esempio stress e traumi non risolti, sia fisici che emotivi, creano delle "cesure": elementi di de-connessione funzionale e/o percettiva tra i segmenti corporei, aree “congelate”, settori devitalizzati, interferenze a livello del movimento globale. Nel Body Reading il Rolfer si concentra su diversi elementi della persona: Espressioni facciali e orientamento dello sguardo Il respiro I singoli segmenti corporei: la testa, il torace, il bacino, ecc. la relazione funzionale tra i segmenti corporei Le relazioni polari del soma (alto-basso, destra-sinistra ecc.) la relazione del corpo con la gravità terreste e l'ambiente circostante Grazie al Body Reading quindi, il Rolfer comprende dove intervenire per indirizzare la persona verso una maggiore integrazione strutturale, guadagnare armonia nei movimenti e migliorare la postura. Inoltre, durante il percorso con il Rolfing la persona impara gradualmente a "leggere se stessa", a cogliere in tempo reale l'attivazione di schemi disfunzionali e rispondervi in maniera autonoma usando le risorse apprese. Si tratta di un vero e proprio processo educativo, durante il quale la persona "impara ad imparare" da se stessa, diventando via via più esperta ed alleata del proprio Sé corporeo. Articolo a cura di Stefania Merzagora Certified Rolfer, insegnante di Mindfulness e Yoga
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Ecco la bella video testimonianza di Thomas rilasciata dopo un mini ciclo di sedute, a Pierpaola Volpones, Certified Advanced Rolfer™, Rolf Movement practitioner e Insegnante Internazionale di Rolfing®. "Thomas ha 16 anni; è venuto da me la prima volta a 13 anni, su suggerimento della sua mamma che era stata una mia cliente per il Rolfing. E’ sempre stato un ragazzino alto e snello e, come accade a molti adolescenti, la sua zona lombare tendeva ad essere raddrizzata e aveva perso la naturale lordosi. Come conseguenza, le spalle e il collo tendevano ad essere in avanti. Con la prima serie di sedute abbiamo raggiunto un buon risultato. Nell’ultimo anno è cresciuto in altezza di almeno 5 centimetri; la crescita rapida gli ha provocato qualche fastidio alla schiena ed è stata una idea sua di prenotare qualche seduta di richiamo. Scopri di più! Chiedi maggiori informazioni al Rolfer™ più vicino a te... SCOPRI COME