Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing® - Rolfing®: armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Integrazione Strutturale, Postura , Benessere, Fascia
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"Perché il percorso proposto da questo scienziato francese del movimento riesce a fondere il lavoro sul corpo, sulla postura e sulle emozioni con una facilità stupefacente. Già responsabile del Dipartimento di Analisi del Movimento dell’Università di Parigi, è studioso e allievo di Ida Rolf, la ricercatrice newyorchese che per prima ha creduto al ruolo centrale della forza di gravità. Terapeuta delle più grandi étoile della danza, Godard lavora anche in Italia: esperto di riabilitazione post operatoria per il tumore al seno, ha contribuito ai gruppi di ricerca del CNR coordinati dall’oncologa e psicologa Gemma Martino." [Davide Burchiellaro (MarieClaire)] Di seguito l'intervista ad Hubert Godard tradotta in italiano da Rolfing® Veneto Traduzioni a cura di Rolfing Veneto • Pubblicato il 5 ott 2017
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“Mentre i muscoli si ammorbidiscono in risposta alle sue parole e al suo tocco, sembra che la mia scapola destra diventi fluida come su un letto ad acqua. "Non sono sicuro di aver mai provato una sensazione del genere," le dico, ma non importa. Vivien spiega che è semplicemente un modo di reagire del mio corpo per scoprire di cosa ha realmente bisogno, cosa vuole sentire e come vuole essere lasciato andare. A poco a poco i miei muscoli iniziano ad abbandonare una certa tensione di lunga data. " "Ho provato il Rolfing® e questo è quello che è successo" è una testimonianza molto interessante pubblicato sulla rivista Top Santè online sulla prima esperienza Rolfing® del vicedirettore Yvonne Martin. LEGGI TUTTO QUI Articolo tratto dal sito dell'Associazione Europea Rolfing (www.rolfing.org) Fonte Originaria: www.topsante.co.uk Autore: Yvonne Martin (Deputy editor of Top Santè) Rolfer: Vivien Skelton (Certified Advanced Rolfer™ and Rolf Movement™ Practitioner)
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Il nostro corpo non è strutturato per stare troppo seduti, eppure è un dato di fatto che ormai passiamo tantissimo tempo seduti: al lavoro, nei mezzi di trasporto, le sere in poltrona davanti alla Tv. In questo video Russell Stolzoff, Certified Advanced Rolfer®, ci spiega come è possibile star seduti a lungo con meno tensioni.
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L'incontro si terrà giovedì 24 Gennaio a Conegliano, presso CENTRO RESPIRO, in Viale Italia 194. Gradita la prenotazione al numero 0438 353 44. Maggiori informazioni su Roberto Rosolen qui
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Un ispirante articolo di Linden Schaffer su www.mindbodygreen.com parla dei benefici che il Rolfing® ha sugli atleti e su come questo metodo possa migliorare le prestazioni agonistiche, qui un significante estratto: "Guardando le Olimpiadi, sono stata ispirata dall'atleta olimpica degli Stati Uniti Sanya Richards-Ross, che ha inserito il Rolfing® nella suo piano di allenamento e ha portato a casa un oro nelle Olimpiadi di Londra correndo nei 400 metri ... mentre potrei non correre per vincere medaglie sul palcoscenico del mondo, il Rolfing mi ha permesso di continuare ad avanzare verso i miei traguardi con un corpo più sano e indolore." Leggi l'articolo completo qui Fonte Originale: www.mindbodygreen.com Autore: Linden Schaffer Versione in inglese sul sito dell'European Rolfing® Association
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“L'esperienza dell’Integrazione Strutturale può rivelarsi uno strumento prezioso per il danzatore. - spiega Anna Paola Bacalov, danzatrice professionista dal 1984 al 2005 e coreografa, che 14 anni fa ha intrapreso il percorso del Rolfing, continuando a nutrire il suo interesse per la danza e per le persone che danzano - Il Rolfing è una metodologia, un processo educativo più che una semplice soluzione, una ricerca sul e per Lo Strumento del danzatore: un corpo sensibile che impara ad orientarsi, che tesse confidenza e padronanza senza perdere la sensibilità e la vulnerabilità, che rinnova la negoziazione con la forza di gravità, accetta la scoperta del movimento che si attua istante per istante e che scompare istante per istante o meglio si trasforma”. Il movimento ha bisogno di spazio dentro e fuori, e il danzatore può, attraverso l’Integrazione Strutturale, danzare il suo corpo spazioso. “Sono diversi anni che rifletto sul Rolfing® e lavoro con danzatori nel mio studio – continua –ho anche avviato un gruppo di ricerca che approfondisce i principi che sottendono al Rolfing sperimentandoli con pratiche ed esercizi di movimento. Lavoriamo sull’orientamento, per chiarire percettivamente cosa va verso la terra che sostiene e cosa si sposta nello spazio e sulla modulazione dinamica tra ascolto interno e ascolto esterno. Ci chiediamo se i muscoli trovano il loro posto, il loro ruolo, il loro momento per attivarsi e per disattivarsi. Questa ricerca dispiega la sua natura che è anche espressiva, e la sua vocazione è l’integrazione. La suddivisione dell’informazione può essere interessante come tappa analitica ma non è centrale”. Come in un’orchestra in cui ogni strumento suona al momento giusto, così la coordinazione del movimento è più efficace quando ogni muscolo ‘suona’ al momento giusto, senza dispendio eccessivo di energia. Come in un’orchestra in cui ogni strumentista è in grado di modulare la dinamica passando da un pianissimo/leggero ad un forte/carico o è in grado di “scivolare in un crescendo graduale”, allo stesso modo il danzatore orchestra il movimento e se vuole è in grado di modulare la dinamica, ed è ‘grazia’! Attraverso l’Integrazione Strutturale il danzatore viene messo in grado di ascoltare e regolare al meglio la sua relazione con la forza di gravità. Una relazione che non è prerogativa del danzatore ma di tutti noi che viviamo nel campo gravitazionale, da cui non possiamo prescindere. “Performer e danzatori dopo le sedute, già dopo la seconda sessione, e in alcuni casi anche dopo la prima mi dicono: ‘sento di più i miei piedi e la terra, sono più stabile, ho dei piedi nuovi, non ho mai sentito così la terra, di solito oscillo, ora sono stabile!’ - continua la Bacalov - Sentire la terra vuol dire essere in grado di usare al meglio e attivamente la forza di gravità: scaricando il peso a terra, quando serve, e usando la spinta per spostarsi e saltare. Una maggiore stabilità permette al corpo di distendere quei muscoli, che si attivavano per mantenere l'equilibrio in modo inadeguato ed eccessivo”. Ognuno di noi ha delle parti iper-mobili e delle parti iper-stabili. L’intento nel Rolfing è quello di rendere un po’ più elastico ciò che è rigido e un po’ più stabile ciò che è iper-mobile, ridistribuendo le forze interne e ricevendo le “forze esterne” (cfr. Silvia Rampelli). Dunque in un sistema dove le forze sono ben distribuite c’è resilienza e quindi diminuisce il rischio di farsi male. “Non di rado, dopo che il Rolfer ha toccato e lavorato una parte del corpo, la persona ricevente (e ricevere non equivale ad essere passivi) riporta una sensazione di agio, apertura, espansione, anche in altre parti del suo corpo, insieme ed un senso di continuità e di connessione – conclude la Bacalov - Il Rolfing vede la realtà, le parti del corpo in relazione tra di loro, non come pezzi staccati: le ‘isole di corpo’ si re-integrano, sessione dopo sessione, e la mappa dello schema corporeo si arricchisce e ridefinisce. Le dieci sessioni del ciclo di base incoraggiano un migliore allineamento, sono l’occasione per creare distinzioni tra le parti del corpo e connessioni fondamentali, garantite dal modo in cui il tessuto connettivo è distribuito in tutto il corpo”. Anna Paola Bacalov, Certified Rolfer™ Danzatrice professionista dal 1984 al 2005 e coreografa, maggiori informazioni qui: www.annapaolabacalov.it
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Hai mai provato il Rolfing? Più di un massaggio: una manipolazione dei muscoli che ti libera da tensioni e blocchi, corregge la postura, ti regala flessibilità, leggerezza, lucidità. Bastano 10 sedute... Così inizia lo splendido articolo pubblicato su Natural Style* a cura di Marzia Mancini che ha intervistato Pierpaola Volpones - Chair della Faculty Europea del Rolfing® - al fine di indagare e scoprire cosa rende speciale il metodo Rolfing® e perchè questa disciplina olistica non può essere considerata un semplice massaggio. Un articolo fluido e attento che spiega, grazie alle chiare ed esaustive risposte di Pierpaola i benefici del metodo di Integrazione Strutturale Rolfing®. Scarica il PDF nel link sotto Buona Lettura. Maggiori informazioni su Pierpaola Volpones qui * Natural Style è una nota rivista italiana femminile dedicata al Wellness, moda, attualità, viaggi e vacanze. Pubblicata con cadenza mensile è edita da Cairo Editore.
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Lukasz Gregorczyk, Certified Rolfer™ a St Albany London, dimostra come dare sollievo alle tensione della mascella, attraverso semplici esercizi, che è possibile eseguire da soli a casa propria. Source: Youtube Produttore: Rolfing London
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La comprensione e la pratica di un’arte marziale e dei suoi principi può essere facilitata attraverso la prospettiva del metodo Rolfing®. Lo sostiene Andrea Brighi, Rolfer™, che da anni percorre il doppio sentiero della pratica Rolfing e del Kungfu e Taijiquan. “Ida P. Rolf, la madre dell'Integrazione Strutturale Rolfing, ha praticato lo Yoga e il Taijiquan – spiega Brighi – e da queste discipline è stata sicuramente ispirata e influenzata per quanto riguarda la loro visione olistica del corpo e della mente, visione che è alla base del metodo Rolfing di lavoro sul corpo. Il Rolfing mira a stabilire armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento e, occupandosi del sistema nella sua interezza, integra e riporta ordine nel corpo. Il risultato è una maggiore consapevolezza del proprio corpo, che è la base nella pratica delle arti marziali”. Non solo. Il Rolfing permette di migliorare la comprensione di ciò che è richiesto nella pratica delle discipline marziali, utilizzando un linguaggio corporeo che permette di poter comprendere l’ottica orientale da punto di vista diverso, più vicino alla mentalità occidentale. “Nelle arti marziali l’insegnamento è trasmesso principalmente oralmente e tramite poemi – continua Brighi - e utilizzano un linguaggio di tipo somatico lavorando sulle esperienze del corpo, spesso espresso tramite metafore. In particolare, proprio per trasmettere i principi e favorire la comprensione dei movimenti nelle arti marziali si utilizzano metafore spesso ermetiche per noi occidentali, rappresentando un ostacolo alla comprensione della disciplina e alla possibilità di sentire e muovere il corpo così come richiesto. Il Rolfing in questo ci aiuta, fornendoci una lettura ‘occidentale’ e per noi dunque più chiara di alcuni elementi, come per esempio l’influenza della forza di gravità sul nostro corpo e sul movimento, e il respiro. Per noi occidentali è importante capire il perché delle cose e spesso abbiamo una visione duale del mondo. Il sistema di insegnamento orientale si fonda invece sul non-duale, una visione monistica cui Ida P. Rolf ha saputo dare una componente fisica corporea di comprensione”. Pensiamo dunque, al respiro. Ogni arte marziale dà ampio spazio alle tecniche di respirazione e il Rolfing dà l’opportunità al praticante di farne un’esperienza diretta attraverso un linguaggio più vicino alla nostra cultura che ci permette di comprendere in modo pratico un concetto come per esempio quello del “percepire il respiro in tutto il corpo”. Anche quello della forza di gravità è un tema importante presente in tutte le arti marziali. Viene utilizzata come un vero e proprio strumento ma spesso il metodo ermetico di spiegarla e di affrontarla rende complicato comprenderla e applicarla alla disciplina. Il Rolfing permette di esperire in modo semplice la forza di gravità che fluisce nel corpo e quindi nel movimento. “Ho vissuto un grande cambiamento nel praticare l’arte marziale dopo l’approccio al Rolfing – conclude Brighi - Ho una prospettiva in più per arrivare a una maggiore consapevolezza del mio corpo e a comprendere la relazione che esiste tra ogni sua parte e con lo spazio che lo circonda. Una consapevolezza che porta nella pratica della disciplina sicurezza, stabilità, prontezza di riflessi, con la conseguenza di minori possibilità di farsi male”.
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Le conseguenze dello stress sulle persone sono da anni ampiamente studiate e confermate. Sappiamo che può essere “stressante” un evento per altri considerato “normale” e che questa valutazione è soggettiva. Secondo la definizione, ancora attuale, data dal primo studioso dello Stress, Hans Selye, negli Anni ‘50, lo stress è quella serie di adattamenti fisiologici ad un evento che viene vissuto come minaccia o avversità. Questa minaccia viene definita “stressor”. La percezione di un evento come “minaccioso” e la successiva riuscita nell’adattarvisi dipende da molti fattori, tra i quali il patrimonio genetico e la struttura di personalità. Un evento, percepito come “minaccioso” e prolungato nel tempo, ha più probabilità di innescare le risposte da stress non adattive e causare quindi patologie. Le conseguenze di una reazione non adattiva allo stressor producono manifestazioni Emotive, come ansia, insicurezza, irritabilità; Cognitive, come perdita della memoria, incertezza decisionale e scarsa concentrazione; Comportamentali come l’abuso di sostanze tranquillanti o stupefacenti, tabagismo, alcolismo, turbe del comportamento alimentare (anoressia, bulimia) Fisiologiche, come disturbi del sonno, disturbi del ritmo cardiaco, della pressione arteriosa; Patologiche come i problemi gastrointestinali, depressione, attacchi di panico, patologie del sistema immunitario. Lo studio di patologie correlate allo stress, come il Disturbo Post Traumatico da Stress, legato ad eventi come la guerra, catastrofi naturali o violenze sessuali, ha permesso di rilevare che le zone “più toccate” dallo stress sono quelle più “profonde” del nostro cervello. Il cervello detto limbico, che ha a che fare con la paura, la rabbia, l’appartenenza sociale, e il cervello detto rettiliano che si occupa del controllo della respirazione e del battito cardiaco e di tutte quelle risposte somatiche collegate alla risposta da stress. Le tecniche “top-down” (dall’alto verso il basso) che utilizzano la parola ed il linguaggio si sono rivelate essere meno efficaci di quelle definite “bottom-up” (dal basso verso l’alto). Detto in termini più semplici: gli approcci che usano il corpo e le emozioni sono maggiormente efficaci nel lenire gli effetti dello stress proprio perché partendo dal corpo e dal vissuto corporeo raggiungono più facilmente le aree del cervello che risentono dello stress. Ed infine il neuro scienziato Bessel Van der Kolk studioso del PTSD (Disturbo Postraumatico da Stress) aggiunge: “Per risultare efficaci, abbiamo bisogno di fare le cose che cambiano il modo di regolare queste funzioni fondamentali (la struttura corporea e conseguentemente le emozioni ed infine il pensiero - NdA), cosa che probabilmente non può essere fatto solo dalle parole e con il linguaggio”. Il Rolfing appartiene, in buona sostanza, a quelle tecniche che riprocessano dal basso verso l’alto permettendo alla persona di diventare più consapevole delle proprie sensazioni psico-corporee. Le conseguenze sono un pensiero più orientato al positivo e alla capacità di confrontarsi con le difficoltà. E’ dunque comprensibile come il Rolfing sia diventato uno strumento molto efficace nel ristabilire le capacità adattive dell’individuo agli eventi stressanti del nostro vivere quotidiano.
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E siamo giunti al terzo incontro della serie: ROLFING • TERAPIA FASCIALE • ARTI CORPOREE Il 9 Aprile alle ore 18:00 sul canale Facebook di AIR, un nuovo incontro pubblico con tema: Rolfing e Yoga: Approfondimenti sui metodi yogici dal punto di vista del Rolfing Prepara uno spazio in cui praticare! Tara Fraser nel corso del webinar ti guiderà in una esplorazione di un’asana prima e dopo un lavoro sulla fascia. Partecipazione libera, basta andare nella pagina Facebook di AIR e attendere l'inizio della live Durata: 1h – Piattaforma Facebook Moderatrice: Marina Blandini, Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement Interverranno: Carla Ferrara, Insegnante di Yoga, operatore Ayurvedico, Rolfer Tara Fraser,Insegnante di Yoga e Rolfer Federica Panichi, Insegnante Yoga Pierpaola Volpones, chair della Faculty Europea del Rolfing In regia Eleonora Celli, presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia SEGUICI SU FACEBOOK! Resta informato! Accedi alla pagina e metti un mi piace per essere avvisato quanto il webinar sarà trasmesso. Non hai un profilo Facebook? Nessun problema, i giorni successivi il video sarà reso disponibile qui e sul canale Youtube Ufficiale Tra ricerca, tradizione, innovazione e applicazione, in occasione del 125esimo anniversario della nascita di Ida Pauline Rolf, l'Associazione Italiana Rolfing, a partire dal 20 Marzo, ha lanciato una serie di incontri tematici, online e gratuiti, con diversi professionisti del lavoro corporeo, che hanno già integrato, con successo, nel loro flusso di lavoro quotidiano le ultime scoperte sulla Fascia. Un'apertura alla conoscenza di come la geniale intuizione di Ida Pauline Rolf abbia orientato la Ricerca Scientifica e di come le relative scoperte abbiano migliorato la pratica professionale.
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Il percorso di formazione per diventare Rolfer™ dura circa 3 anni; è strutturato inn moduli, suddivisi in tre fasi. Di seguito la descrizione dei corsi, ma scrivendo a info@formazionerolfing.it riceverai assistenza e maggiori dettagli. Non dimenticare dei visitare il nostro sito dedicato alla scuola: formazionerolfing.it Basic Rolfing® Training (BRT) Livello Uno comprende nove seminari, ognuno della durata di 3 giorni: la partecipazione a tutti i corsi del Livello_Uno rilascia un attestato di "Myofascial Release Practitioner" Fase Due composta da 10 moduli, per un totale di 34 giorni suddivisi nell'arco di 14 mesi circa; Fase Tre composta da 6 moduli, per un totale di 30,5 giorni suddivisi nell'arco di 6 mesi circa. Tutti i corsi prevedono lezioni, esercizi ed esercitazioni svolti all'interno della classe. Agli studenti è richiesto di dedicare del tempo anche dopo la classe, per approfondire gli argomenti presentati. E' richiesta la frequenza del 100% delle ore. Gli strumenti didattici utilizzati comprendono: lezioni teoriche, proiezioni di diapositive e/o video, discussione, utilizzo del manichino per costruzioni anatomiche, esercizi di esplorazione e movimento, esercitazioni di tocco, simulazioni di contesti terapeutici. Gli studenti sono tenuti a partecipare a tutte le attività. Gli insegnanti promuovono un'attitudine di non-competitività per favorire la collaborazione fra gli studenti. Inoltre, la scuola incoraggia e richiede agli studenti di sviluppare un'attitudine responsabile e matura riguardo al proprio processo di apprendimento, per utilizzare le proprie risorse e rafforzare i punti più deboli. SCOPRI DI PIU' LIVELLO UNO Anatomia, Tocco e Movimento sono i temi dei corsi del Livello 1, corsi basati sui principi sviluppati inizialmente dalla Dott. Ida Rolf e successivamente messi a punto dal gruppo degli insegnanti appartenenti al Dr. Ida Rolf Institute of Structural Integration. I corsi del Livello 1 sono rivolti sia a coloro che vogliono intraprendere una nuova carriera, sia a professionisti dell’area della cura e benessere corporeo come fisioterapisti, osteopati, terapisti manuali, insegnanti di Pilates e di Yoga, per fare alcuni esempi. I corsi forniscono una solida base per il lavoro manuale incentrato sulla fascia e sui principi che considerano la gravità come fattore determinante per una buona postura. Per coloro che si avvicinano al nostro training senza avere alcuna preparazione, la partecipazione ai corsi del Livello 1 fornisce le basi necessarie per accedere ai livelli successivi. Per tutte quelle persone che hanno già una formazione in ambiti di movimento e di intervento manuale, i corsi del Livello 1 forniscono una preparazione specifica che arricchisce le loro abilità e competenze. I corsi del Livello 1 offrono una varietà di temi fra cui scegliere quelli di maggiore interesse individuale. Se vuoi intraprendere la carriera del body work e non hai ancora alcuna esperienza nel settore, ti è richiesto di partecipare a tutti i corsi del Livello 1, di tutte le 3 aree; Se sei un terapista corporeo, manuale o di movimento, convalidiamo la formazione che hai già acquisito con i corsi seguiti precedentemente e con la tua esperienza pratica. Pertanto ti saranno riconosciuti i corsi che vorrai seguire a tua scelta fra quelli del nostro Livello 1 e dovrai obbligatoriamente seguire solo il terzo corso di ciascuna area (Anatomia, Tocco, Movimento) se vorrai continuare la formazione per diventare Integratore Strutturale / Rolfer. La partecipazione a tutti i corsi del Livello 1 rilascia un attestato di “Myofascial Release Practitioner” MOVIMENTO A chi sono rivolti i corsi? A tutte quelle persone che per motivi personali o professionali, vogliono imparare ad utilizzare meglio la forza di gravità. I nostri corsi sono progettati per arricchire le abilità e le conoscenze di professionisti come insegnanti di Yoga, Feldenkrais, Gyrotonic, Pilates, Arti Marziali, insegnanti di ginnastica…, che sono interessati a comprendere come il corpo si organizza rispetto alla forza di gravità. I nostri corsi sono rivolti anche quei professionisti come attori, cantanti, danzatori, musicisti che usano il corpo come strumento del loro lavoro. Struttura dei corsi Si alternano momenti di teoria, esercitazioni pratiche, scambio di lavoro fra gli studenti, lettura del corpo. Ci sono momenti di preparazione prima del corso e di riflessione dopo il corso. Temi 1. Primo corso - Vivere nella Gravita; dinamica della postura Esplorare come viviamo nel campo della gravità; scoprire che la postura è un processo dinamico. Lo stare in piedi richiede una interazione fra il sistema muscolare, schemi di coordinazione e capacità percettive. 2. Secondo corso – Essere in relazione nella Gravità: la dinamica del respiro. La respirazione è un movimento che coinvolge vari aspetti della persona: i muscoli respiratori, la capacità di percepire la spaziosità del proprio ambiente interno, e di entrare in relazione con quello esterno. Scoprire cosa limita o riduce la capacità di fluire fra il nostro ambiante interno ed esterno. 3. Terzo corso – Muoversi nella Gravità: la dinamica del cammino Muoversi nello spazio richiede la capacità di essere stabile e mobile tramite una azione coordinata del movimento di tutte le parti del corpo. Dopo l’esplorazione delle abitudini posturali nel primo corso, e di quelle legate al respiro del secondo corso, ora esplorerete il movimento controlaterale nel cammino, per la ricerca dell’equilibrio nella verticalità. ANATOMIA - LA SCIENZA DELLA VITA A chi sono rivolti i corsi? A tutti coloro che sono interessati allo studio della anatomia per motivi professionali e personali. Imparare l’anatomia umana è di grande aiuto per insegnanti di tecniche di movimento come Yoga, Feldenkrais, Gyrotonic, Pilates, Arti Marziali, insegnanti di ginnastica… per comprendere meglio il funzionamento della architettura corporea. Fisioterapisti, osteopati e terapisti manuali amplieranno le loro conoscenze durante i nostri corsi, che prevedono lo studio del sistema fasciale e delle sue caratteristiche. Struttura del corso Si alterneranno momenti di teoria, palpazione, esercitazione, scambio di lavoro fra gli studenti, lettura corporea. Ci sono momenti di preparazione prima del corso e di riflessione dopo il corso. Temi 1. Primo corso – l’anatomia del sostegno, dal piede al bacino Basi della terminologia anatomica, dalla cellula al tessuto. Elementi di base della palpazione: acquisire sicurezza e famigliarità. Topografia della anatomia delle strutture del supporto: dal piede al bacino. Riferimenti ossei e sistema mio-fasciale del piede, gambe e cingolo pelvico. 2. Secondo corso – anatomia della espressione: dal cingolo scapolare alla mano e al viso. Il secondo corso di anatomia intende consolidare le capacità di palpazione, con lo studio del territorio della parte superiore del corpo: cingolo scapolare, braccia, mani e faccia. Studierete i piani mio-fasciali, i vasi e nervi di questo territorio. Introduzione alla embriologia. 3. Terzo corso – anatomia del “core” – contenitore – contenuto Il terzo corso approfondisce la comprensione del sistema fasciale come organo sensoriale e la sua relazione con il sistema nervoso. La topografia del terzo corso riguarda il “core”, lo spazio toracico e addominale, inclusi i vari diaframmi delle strutture che formano il contenitore del sistema viscerale. TOCCO A chi sono rivolti i corsi? Se vuoi cambiare lavoro e diventare un Integratore Strutturale / Rolfer, necessiti di competenze e capacità manuali. I nostri corsi ti forniscono queste conoscenze: imparerai come usare le mani e come intervenire nei vari strati fasciali. Struttura del corso Teoria, palpazione, esercitazioni, scambio di lavoro fra gli studenti, lettura del corpo. Ci sono momenti di preparazione prima del corso e di riflessione dopo il corso. Temi 1. Primo corso – Le basi del tocco del Rolfing; scoprire la rete fasciale della parte inferiore del corpo Esplorazione dell’uso delle nostre mani, che sono il nostro strumento di lavoro: basi del Tocco del Rolfing. Scoprire come generare potenza con l’uso del corpo. Il territorio da esplorare è la parte inferiore del corpo: piedi, gambe, bacino. Lettura del corpo e scelta del tipo di trattamento. Introduzione al rispetto dei confini nella relazione terapeutica. 2. Secondo corso – Le basi del tocco del Rolfing: la rete fasciale della parte superiore del corpo Approfondire le abilità manuali: ampliare le sue applicazioni con il tocco diretto e indiretto, fermo e leggero, il tocco di ascolto. Possedere la capacità di variare il tipo di tocco ci permette di adattarci ai vari tipi di persone. Il territorio degli interventi è la parte superiore del corpo: mani, braccia, spalle. Lettura del corpo e strategia. Sperimentare il lavoro con il cliente in varie posizioni: disteso, seduto, in piedi. 3. Terzo corso – Le basi del tocco del Rolfing: la rete fasciale del tronco: torace e addome. Continua l’approfondimento delle abilità manuali: sentire a distanza, sentire le relazioni, trattare restrizioni. Il territorio di studio è il torace e l’addome: il tronco è un contenitore ed il sistema viscerale il suo contenuto. Nell’ultimo giorno del corso gli studenti scambiano una breve seduta con la supervisione degli insegnanti per integrare le conoscenze e abilità acquisite. SCOPRI DI PIU' FASE 2 _ Embodiment Fase Due si compone di 10 moduli, per un totale di 34 giorni nell'arco di 14 mesi. L'intervallo tra i moduli è di circa 6 settimane. L'insegnante è unico e affiancato da un assistente ogni 12 studenti. Scopo di Fase Due è di imparare "incorporando" la sequenza delle dieci sedute Rolfing, i loro obiettivi e gli interventi manuali. Gli insegnamenti comprendono: L'analisi e lo studio delle dieci sedute di Rolfing S.I. di base. Ogni seduta è spiegata con lezioni teoriche, esercitazioni pratiche di intervento manuale, lettura corporea e analisi del movimento, messa a punto delle strategie di lavoro e discussione sui temi presentati. L'insegnante e l'assistente dimostrano le sedute con un cliente ciascuno. Ogni dimostrazione è seguita da una discussione. Esercitazioni pratiche sulle tecniche manuali, test visivi e manuali per allenarsi a percepire le varie conformazioni strutturali e gli schemi di movimento. Scambio delle dieci sedute tra studenti, sotto la supervisione degli insegnanti. Lavoro di preparazione alla frequenza di ciascun modulo da condurre a casa. FASE 3 _ Applicazione pratica Fase Tre si compone di 6 moduli, per un totale di 30 giorni e 1/2 suddivisi nell'arco di 6 mesi circa. L'intervallo tra i moduli è di circa 4 settimane. L'insegnante, diverso da quello di Fase Due, è unico ed è affiancato da un assistente ogni 12 studenti. Scopo di Fase Tre è imparare l'applicazione, su base clinica, delle conoscenze e degli strumenti acquisiti in Fase Due. In questa fase: Gli studenti mettono in pratica le dieci sedute su clienti, sotto la supervisione dell'insegnante e dell'assistente. Gli insegnanti condurranno una rivisitazione delle dieci sedute, delle tecniche manuali e delle strategie utili. Sono documentati, valutati e discussi i cambiamenti che avvengono durante la serie di trattamenti con i clienti. Sono fornite informazioni di base sulle controindicazioni e sulle problematiche strutturali più frequenti. Anche in Fase Tre, l'insegnante dimostra con un cliente la sequenza delle dieci sedute. SEMINARIO DI SUPERVISIONE Lo studente deve partecipare a 6 giorni a Monaco di Baviera presso l'E.R.A. Il Seminario è in lingua inglese, e non è prevista alcuna traduzione. Il Seminario di Supervisione è obbligatorio, in quanto parte del percorso di Formazione, e si tiene a distanza di un anno dall'attestazione, durante il quale il Rolfer accumula esperienza pratica. Il Seminario di Supervisione è ideato per rivisitare e approfondire le conoscenze acquisite nel training di base, alla luce delle esperienze condotte durante il primo anno di pratica. Durante il seminario si trovano le risposte alle domande specifiche che emergono dal lavoro pratico. Si ha inoltre modo di lavorare con clienti, sotto la supervisione dei docenti. SITO DEDICATO ALLA FORMAZIONE
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L'Integrazione Strutturale Rolfing® è un processo articolato che aiuta la persona a riorientarsi e riorganizzare il proprio sistema ed il proprio agire nel campo della gravità, a recuperare la sua plasticità, la sua capacità di utilizzare l'intelligenza organica e il potenziale di cambiamento che tutti noi abbiamo e conserviamo nel corso della nostra vita, in modo da adattarci agli stimoli e le richieste dell'ambiente. Estratti dell’intervento Equilibrium e Rolfing S.I., evento organizzato grazie alla collaborazione sul territorio della Rolfer Daniela Risser Relatore: Prof. Rita Geirola – Certified Advanced Rolfer™, Rolf Movement™ Practitioner, Rolf Movement™ Instructor Il nostro corpo, così come lo conosciamo oggi, è frutto di un lungo e complesso processo evolutivo durato migliaia di anni, nel quale lo stress ha rappresentato un fattore positivo di cambiamento. Lo stress è l’elemento che crea quel necessario ‘sbilanciamento’ e ‘disorientamento’, grazie al quale possiamo crescere e sviluppare nuove risorse e competenze, ritrovando un nuovo equilibrio ed un nuovo orientamento. Impariamo e ci sviluppiamo nel confronto con i nostri limiti e nel rispondere a domande diverse, rompendo schemi e abitudini. Da questo punto di vista, la sostenibilità - ovvero la quantità di destabilizzazione utile a generare un movimento, ma non tale da distruggere completamente il sistema - è un tema decisivo: quando lo stimolo è troppo intenso, o quando la somma degli stimoli a cui siamo esposti contemporaneamente è troppo alta, la destabilizzazione e l’agitazione che da essa deriva rendono meno rifinito e congruente il nostro pensiero, il nostro gesto, il nostro orientamento. Le nostre funzioni vitali, in questo modo, vengono compromesse: il respiro diventa corto ed inadeguato, il tono muscolare eccessivo. Ciò crea tensione e rigidità e diminuisce la capacità di percepire il corpo nel suo muoversi nello spazio. Anche la chimica interna viene alterata, l'informazione ormonale e neurologica si sintonizza su livelli di allarme e precarietà. La stessa alterazione la subisce la postura, si perde chiarezza e congruenza nella direzione del movimento. L'Integrazione Strutturale Rolfing® è un processo articolato che aiuta la persona a riorientarsi e riorganizzare il proprio sistema ed il proprio agire nel campo della gravità, a recuperare la sua plasticità, la sua capacità di utilizzare l’intelligenza organica e il potenziale di cambiamento che tutti noi abbiamo e conserviamo nel corso della nostra vita, in modo da adattarci agli stimoli e le richieste dell’ambiente (fattori di stress). Per farlo, il Rolfing® S.I. crea soluzioni che non ledano l’integrità psicofisica e che non siano basate sul sacrificio della propria libertà e spazio vitale, ma piuttosto consentano una più piena e congruente espressione di sé. Attraverso il percorso delle dieci sedute del ciclo di base, la persona recupera il senso di sé, delle proprie risorse, delle proprie competenze, potenzialità e confini. L’individuo viene accompagnato dal Rolfer in questo viaggio attraverso un tocco mirato, che sfrutta la reattività, la plasticità ed il potenziale di cambiamento del tessuto connettivo, in particolare della fascia, ovvero la rete tridimensionale che connette, collega, supporta e informa ogni distretto e componente del nostro corpo. Il tocco evoca cambiamenti a livello della meccanica e della chimica del corpo, favorendo una maggiore libertà, una coordinazione migliore ed economica nel movimento, un livello più alto e sensibile di percezione di sé, sia in termini di universo interno, sia nella relazione con l’ambiente e con gli altri. Se il tocco è lo strumento principale del Rolfer, esso non è però l’unico. La persona viene accompagnata a sperimentare un livello organizzativo più alto ed efficace anche attraverso l’input verbale e la sperimentazione di nuovi schemi di movimento che aprono prospettive e potenzialità che la persona potrà scegliere di esplorare per il proprio benessere.
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Martedi 18 Settembre ore 20:30 a Conegliano e Mercoledi 26 Settembre ore 20:30 a Fiume Veneto, Roberto Rosolen, Certified Rolfer™, presenterà il metodo Rolfing® spiegando modalità di azione e benefici. L'ingresso è gratuito previa prenotazione. Maggiori informazioni qui
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Versione integrale della live facebook registrata il 9 Aprile 2021 con tema: Rolfing e Yoga Approfondimenti sui metodi yogici dal punto di vista del Rolfing. Tra ricerca, tradizione, innovazione e applicazione, in occasione del 125esimo anniversario della nascita di Ida Pauline Rolf, l'Associazione Italiana Rolfing, a partire dal 20 Marzo, ha lanciato una serie di incontri tematici, online e gratuiti, con diversi professionisti del lavoro corporeo, che hanno già integrato, con successo, nel loro flusso di lavoro quotidiano le ultime scoperte sulla Fascia. Un'apertura alla conoscenza di come la geniale intuizione di Ida Pauline Rolf abbia orientato la Ricerca Scientifica e di come le relative scoperte abbiano migliorato la pratica professionale. In questo incontro, si parla di Rolfing e Yoga con approfondimenti sui metodi yogici dal punto di vista del Rolfing®. Moderatrice Marina Blandini Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement Intervengono: Carla Ferrara Insegnante di Yoga, operatore Ayurvedico, Rolfer Tara Fraser Insegnante di Yoga e Rolfer Federica Panichi Insegnante Yoga Pierpaola Volpones Chair della Faculty Europea del Rolfing Regia di Eleonora Celli Presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia - www.formazionerolfing.it
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Rolfing®, come pratica e professione, è un'arte che continua a svolgersi e accrescersi per tutta la vita di Rolfer™. La formazione avanzata è un momento molto speciale nella vita di un Rolfer ™, un momento in cui le conoscenze acquisite e le competenze dei primi anni di pratica saranno messe in discussione, affinate e portate ad un livello più elevato. La formazione avanzata permette in modo entusiasmante di approfondire, sperimentare ancor più profondamente cosa significa essere un Rolfer™ e praticare l'integrazione strutturale Rolfing. European Advanced Rolfing® Training 2020, in programma presso l'European Rolfing® Assocation e.V. (ERA) Training Center di Monaco, dal 28 Aprile al 21 Agosto 2020, avrà due insegnanti di eccellenza: Jonathan Martine e Rita Geirola, insegnante internazionale attiva anche nella Formazione Italiana Rolfing® CLICCA QUI per maggiori informazioni sull'European Advanced Rolfing® Training 2020 Fonte ufficiale: European Rolfing Association e.V. Maggiori informazioni su Rita Geirola qui
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Maggio: il Rolfing ® S.I. incontra i bambini Nel giorno del compleanno della dottoressa Ida Rolf, era tradizione aprire i propri studi per accogliere quei bambini interessati a scoprire i benefici del Rolfing. Quest'anno vogliamo riportare alla luce questa bella iniziativa. La giornata è rivolta a bambini da 1 a 10 anni. I Rolfer che aderiscono all’iniziativa faranno colloqui e brevi sedute. L'iniziativa è gratuita ma occorre prenotarsi telefonando direttamente al Rolfer a te più vicino. Ti aspettiamo! Scrivi a info@rolfing.it per conoscere il Rolfer a te più vicino oppure scarica l'allegato.
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Dedicato a chi volesse comprendere meglio il Rolfing ®S.I., la sua filosofia e approfondire il proprio eventuale desiderio di diventare "Certified Rolfer ™" Questo workshop-weekend si propone di aiutare il candidato a comprendere se l’Integrazione Strutturale Rolfing® , il relativo metodo di studio, così come strutturato in ERA e RISI, e la prospettiva lavorativa che si apre alla fine del Training di Base, facciano al caso proprio. Si avrà la possibilità di fare esperienza del Rolfing da una prospettiva diversa rispetto a ciò che si sperimenta nel ricevere le sedute individuali. Insegnanti esperti del metodo Rolfing S.I. vi introdurranno al background teorico del Rolfing e si avrà anche una concreta opportunità di ottenere una panoramica generale sulla pratica stessa. Durante questo workshop si farà esperienza di: • la storia di Rolfing® S.I. e Rolf Movement™ • il tessuto connettivo e la gravità • analisi strutturale del corpo • anatomia, palpazione e lavoro pratico • basi di tocco (parte pratica) • gravità e movimento • mini sessione di Rolfing (demo) • teoria, esperienza di sé, esercitazioni e scambi con gli altri studenti Aver ricevuto le 10 sessioni di Rolfing non è richiesto, tuttavia è raccomandabile aver fatto su di sé esperienza di almeno una sessione. Per iscrizioni e informazioni scrivi a infotraining@rolfing.it oppure chiama il 337222627
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Sono E.C., un medico chirurgo che ha h iniziato a provare il Rolfing dopo aver a lungo tentato di alleviare i miei dolori con tanti farmaci ed uno scarso beneficio. I miei problemi erano dovuti principalmente ad una postura scorretta, viziata da un seno pesante, tante ore passate sui libri, davanti al computer o in piedi nei reparti. A causa di questo insieme di cose, ho iniziato a provare dolori alla spalla e un mal di testa correlato ai problemi al collo e alla spalla stessa. I dolori a quest'ultima sono comparsi a 16 anni, probabilmente causati dallo zaino troppo carico di libri. All'epoca, il fisiatra mi disse che era solo un problema di postura e mi consigliò di rinforzare la scarsa muscolatura col nuoto. Inutile dire che iniziai a nuotare ma i problemi, ovviamente, peggiorarono. Questi dolori, inizialmente periodici, diventarono invalidanti: provavo un grande dolore anche a riposo, tale da svegliarmi anche di notte con la brutta sensazione del mio omero che slittava in avanti. A soli 24 anni, senza nessun effettivo trauma, anche solo prendere qualcosa da uno scaffale era diventata un'impresa ardua. Arrivata a questo punto provai ad andare da un ortopedico, feci una risonanza con contrasto endoarticolare per capire la causa dei miei dolori e per trovare una “canonica soluzione medica”. La risposta fu la seguente: ”non c'è nulla da fare, hai diverse lesioni, puoi provare con un po' di fisioterapia per alleviare i sintomi ma ci sono pochi margini di miglioramento. Opereremo appena la situazione diventerà insostenibile”. Io però avevo deciso che non avrei fatto nessuna operazione, volevo trovare, almeno come prima opzione, un metodo più conservativo. Niente fisioterapia, dato che lo stesso ortopedico l'aveva già etichettata come scarsamente efficace. Allora diedi ascolto a mia madre, che aveva già provato beneficio col Rolfing: mi interessava l'idea che il suo obiettivo era riportare in equilibrio l'intera struttura e non solo la spalla dolente. Questo metodo sfrutta la manipolazione del tessuto connettivo stimolando i meccanocettori presenti sui tessuti. Era qualcosa che si sposava con la mia formazione: io sono un medico, in una famiglia di medici e per me tutto deve avere una spiegazione basata sull'anatomia, la fisiologia e via discorrendo. Iniziai le sedute e mi liberai gradualmente dal costante dolore alla spalla, dai risvegli notturni e dall'impossibilità di eseguire i più semplici gesti della vita quotidiana. Ovviamente il danno strutturale alla mia spalla rimane, ma la funzionalità di questa è assolutamente e decisamente migliorata. La mia muscolatura, nonostante le lesioni articolari che ne viziavano il movimento, ora lavora in perfetta armonia col resto del corpo. Come se non bastasse, ho acquistato una percezione corporea della quale, prima, non conoscevo neanche l'esistenza e oggi non vivo più il mio corpo passivamente. Mi rendo conto degli atteggiamenti sbagliati che assumo per stanchezza e cerco, portandoci l'attenzione, di correggerli, riuscendo facilmente a ritrovare e mantenere quella posizione eretta prima troppo scomoda e innaturale per me. Durante il trattamento sono tornata in piscina e, man mano che andavo avanti con le sedute, mi rendevo conto di essere integrata, fluida nei movimenti, più efficace nella nuotata, ogni sforzo mi pesava meno, e questo ha migliorato di molto le mie prestazioni. Tutto funzionava come un ingranaggio ben oliato. Anche nella corsa, da me sempre odiata, mi rendo conto che il mio movimento è, ora, più armonico, funzionale ed economico. In conclusione mi sento di dirvi: “meno antidolorifici più Rolfing”, perché bisogna risolvere il problema, non solo tacitarne momentaneamente il sintomo.
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In questi video Luke - Certified Advanced Rolfer™ Inglese, ci spiega come alleviare alcuni fastidi alla mascella, al collo e alle spalle attraverso semplici esercizi da fare a casa o in ufficio. ARTICOLO IN LINGUA ORIGINALE Articolo originario qui: https://rolfing.org/relieve-stress-rolfing-jaw-neck-shoulder/ Origine Video: Youtube®