Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing® - Rolfing®: armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Integrazione Strutturale, Postura , Benessere, Fascia
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Cosa ti ha portata a ricevere le sessioni di Rolfing? Quali erano le tue aspettative? Queste ed altre risposte sugli effetti del Rolfing, nell'intervista a Daniela C rilasciata alla Rolfer™ Pierpaola Volpones dopo il ciclo delle 10 sedute. Pierpaola Volpones è insegnante internazionale, Certified Advanced Rolfer™ e Certified Rolf Movement™ Practitioner maggiori informazioni qui • Video Tratto del canale Youtube Ufficiale di Pierpaola Volpones, clicca qui per altri video
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L'Associazione Italiana di integrazione strutturale Rolfing® si prefigge i seguenti scopi: riunire i Rolfer™ italiani, ovvero i professionisti attestati dal Dr. Ida Rolf Institute® (D.I.R.I., già R.I.S.I.) e dallo European Rolfing® Association e.V. (E.R.A.) difendere i loro diritti e interessi professionali diffondere la conoscenza e gli obiettivi del Rolfing in Italia promuovere corsi di aggiornamento per i suoi membri; corsi introduttivi al Rolfing; formazione di base per diventare Rolfer; vigilare affinché i membri rispettino le regole etiche e professionali come specificato nello Statuto dell'Associazione. interfacciarsi con i clienti anche a garanzia dei professionisti che riunisce. rispondere ai criteri richiesti dalla L.4/2013 COME SI DIVENTA SOCI Possono iscriversi all'Associazione tutti coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dallo statuto. Ogni candidatura viene valutata dal Consiglio Direttivo. I soci compaiono nell'elenco online con i propri dati e il titolo attribuito. L’operatore, il Rolfer™, aderente all’associazione è colui che ha concluso la formazione professionale, ed è quindi in possesso dell'attestato di “Certified Rolfer™” rilasciato dal Rolf Institute of Structural Integration Boulder (CO) USA. Rimane iscritto all'elenco il professionista socio che partecipa alle necessarie iniziative di formazione permanente.
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Sono Marco, dalla Sardegna, un libero professionista appassionato di apnea e immersioni. Grazie al Rolfing ho scoperto di avere delle straordinarie potenzialità che non sfruttavo. Partiamo dall'inizio: frequentavo una scuola di apnea da circa tre anni, la disciplina mi piaceva e quindi mi allenavo costantemente per arrivare a buoni risultati. Quando ho iniziato, mi immergevo per miei 'modesti' 24 mt, che poi sono riuscito a portare a 35 mt. Nel frattempo, ho conosciuto il Rolfing. Per puro caso, durante una fiera del benessere. Attratto dal logo dell'Associazione Italiana Rolfing, che mi incuriosiva, mi sono fermato a chiedere informazioni al loro stand. E, da quel momento in poi, ho iniziato il mio percorso. Prima di inziare con le sedute ero convinto di avere una cassa toracica con una buona elasticità. Ora, invece, ripensando al mio torace, ma anche a tutto il resto del corpo, l'immagine che mi viene in mente è quella di una mummia egizia: una fascia stretta e per niente elastica che mi limitava nella respirazione e che rendeva ogni movimento più faticoso. Negli allenamenti con le pinne, ad esempio, le mie gambe faticavano per la mancanza di ossigeno. Ma pian piano, andando avanti con le sedute, ho scoperto che il Rolfing rendeva il mio torace elastico e leggero. Tanto che ora la mia sensazione nel prendere aria è quella di “non sentirmi mai pieno” perché il mio torace è completamente libero da tensioni, e lo è anche tutto il resto del corpo. Dopo il ciclo delle dieci sedute (e tanto allenamento), sono arrivato ad immergermi fino 75 mt. Galvanizzato da questo risultato, ho deciso di partecipare al campionato italiano indoor di Apnea. Prima, però, sono tornato dalla mia rolfer per un paio di sedute. Risultato: ho terminato la mia avventura agli italiani indoor con 116 mt e una bellissima sensazione di rilassatezza. Non perché ero in procinto di svenire ma perché mi sentivo favolosamente bene! Dopo la mia esperienza, devo proprio ammetterlo: ogni occasione è buona per consigliare il Rolfing a chiunque incontri.
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Sono Alberta, ho 68 anni, e questa è la mia testimonianza sul Rolfing e sul rapporto con la mia rolfer, Miita Mazzali Fulgenzi. Ve la racconto in modo diretto, sull'onda emotiva di una esperienza per me molto importante. Quando cominciai il mio percorso avevo in testa una domanda: come sarà la persona a cui mi sarei affidata per molti mesi? La professionista in questione era Miita Mazzali, una delle prime rolfer in Italia, che mi aspettava nel suo studio a Roma, vicino a Villa Ada, quel parco in cui lo scrittore Niccolò Ammaniti aveva ambientato un suo esilarante romanzo. Il mio percorso iniziava quindi con una citazione letteraria e un sorriso, e questa mi metteva già di buon umore. Quando suonai il campanello e si aprì la porta, mi apparve una persona del tutto diversa dall’immagine che mi ero creato di lei: una donna che non era alta magra e severa, come mi aspettavo, ma piccola e rotonda come me. E, più o meno, della mia stessa età. La prima cosa che ho pensato è stata: Miita è una fata benevola. “Quando suonai il campanello e si aprì la porta, mi apparve una persona del tutto diversa dall’immagine che mi ero creato di lei: una donna che non era alta magra e severa, come mi aspettavo, ma piccola e rotonda come me” La prima seduta era partita con l’anamnesi (la raccolta dalla voce diretta del paziente di tutte quelle informazioni che possono aiutare il terapista a indirizzarsi verso una diagnosi corretta, ndr), che non nascondo, mi stava metteva un po’ di ansia. Il motivo per cui ero lì era che da un po’ di mesi facevo sempre più fatica a camminare, mi sembrava che le gambe fossero trattenute da lacci, e per di più annodati dietro le ginocchia. Ero appesantita e in più le analisi avevano diagnosticato che era in atto un processo di degenerazione artrosica delle ginocchia molto avanzato. Ginnastica, in vita mia, non ne avevo mai fatta, se non sporadicamente e con la sensazione di essere costretta: detestavo le palestre e la filosofia del fitness. Lavoravo per ore al computer e nel tempo libero amavo stare sdraiata a leggere un libro. L’unica attività fisica che mi piaceva fare era camminare, ma ora le mie gambe mi dicevano che non potevo più farlo. Ero appena andata in pensione, mi aspettava una vita nuova in un mondo nuovo, mi ero trasferita appositamente in campagna ma il mio corpo sembrava non volermi più seguire. “ Il motivo per cui ero lì era che da un po’ di mesi facevo sempre più fatica a camminare, mi sembrava che le gambe fossero trattenute da lacci, e per di più annodati dietro le ginocchia” Dopo il colloquio iniziale, con Miita siamo passati alla pratica: mi ha visto camminare e ha notato subito che avevo le spalle troppo rigide, ero sulla difensiva, col busto troppo in avanti e una traiettoria inquinata dal mio disturbo visivo da ambliopica. Dopo un po’ di percorsi mi sono sciolta e mi sono messa sul lettino. Le sue mani hanno cominciato a toccarmi partendo dai piedi. Miita mi ha spiegato che a ogni seduta si sarebbe lavorato su una parte del corpo, fino a completare le dieci tappe. Il suo è un massaggio forte, profondo e spesso anche doloroso, tanto che durante la manipolazione mi ha detto: “guardi che posso farle male…” Il suo lavoro è molto intenso, faticoso, eppure Miita riusciva sempre ad essere morbida e accogliente, con delle braccia quasi materne. Miita mi ha poi spiegato che ogni seduta sarebbe finita con un lavoro sulla testa e, quando lo ha praticato, mi sono sentita 'sciolta'. Il massaggio cranio-sacrale mi piace molto ma quello di Miita mi ha liberato da tutte le tensioni, commuovendomi. Mentre glielo stavo dicendo ho sentito due lacrime scorrere sulle guance. Mi sono vergognata un po’ e lei mi ha sorriso. Intanto abbiamo finito la prima seduta, e mi sono sentita come ubriaca ma al tempo stesso leggera. Mi è sembrato anche di tenermi meglio in piedi. Ci vediamo tra quindici giorni, mi ha detto Miita. La seconda seduta ha riprodotto la magia della prima. Sono entusiasta e grata, anche se il lavoro sui muscoli delle gambe si è rivelato per me molto doloroso. “Intanto abbiamo finito la prima seduta, e mi sono sentita come ubriaca ma al tempo stesso leggera. Mi è sembrato anche di tenermi meglio in piedi” Dopo la terza seduta, mi accorgo che la mia terapia va avanti con un po’ di lentezza, perché vivo a duecento chilometri di distanza, devo prendere auto e treno per arrivare a Roma, spesso rimando gli appuntamenti, costringendola a cambiare la sua agenda. Miita dice che devo mantenere la continuità, altrimenti il lavoro è inutile. So bene - ormai mi conosco – che sta riaffiorando la mia resistenza a muovermi, a 'sentire' il corpo. D'altra parte questa esperienza non è paragonabile a nessun’altra che ho vissuto, forse solo all’analisi psicoanalitica, che ho praticato per molti anni. Sento che si è instaurato il transfert con Miita, e il fatto che lei mi conosca, che sappia il mio segreto, mi mette sulla difensiva. Tuttavia, lo ammetto, a volte penso: non ci torno più. La mia 'fatina benevola', però, mi sgrida. E ha ragione. “D'altra parte questa esperienza non è paragonabile a nessun’altra che ho vissuto, forse solo all’analisi psicoanalitica. che ho praticato per molti anni” In una delle ultime sedute mi lascio definitivamente andare, piango a lungo. Racconto il mio dolore di bambina, il bisogno di madre. Miita mi dice di guardare la bambina che ero stata, di capire di che cosa ha bisogno. La devo riconoscere, abbracciare, amare. In quel dialogo tra noi sento che è una sofferenza che conosce bene, chissà se è arrivata a questo meraviglioso lavoro perché aveva bisogno di riconoscere anche lei la bambina che era stata. È un momento di empatia perfetta, che resterà per sempre nel mio cuore. Mi chiede che cosa mi fa sentire davvero “dentro” il mio corpo, e io rispondo stare nell’acqua, ma senza dover nuotare, senza dover per forza compiere una prestazione. E lei mi dice: stai nell’acqua, muoviti come vuoi, lentamente, fai le capriole e sorridi alla bambina che eri. È il tuo elemento. “In una delle ultime sedute mi lascio definitivamente andare, piango a lungo. Racconto il mio dolore di bambina, il bisogno di madre. Miita mi dice di guardare la bambina che ero stata, di capire di che cosa ha bisogno” Dopo la fine del percorso di dieci sedute, ci siamo viste altre volte, quando io potevo andare o quando lei aveva un’ora libera. Ora che avevo ricominciato a sgambettare, un po’ di mantenimento mi avrebbe fatto solo bene. Mi accorgo che avevo fatto la stessa cosa anche con la mia psicoanalista, come a prolungare un legame, un amore. Avevo in mente di chiamare Miita per vederla quando ho saputo che ci aveva lasciati. Un tumore l’aveva portata via in poco tempo. Avrei voluto sentirmi ancora tra le sue braccia. Avrei voluto abbracciarla anch’io e cullarla come lei aveva fatto con me.
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L’esperienza di un Rolfer in Africa Per portare sollievo fisico e armonia nel movimento. Dagli Stati Uniti all’Italia e di qui all’Africa, non ha confini l’applicazione del Rolfing, il metodo di educazione corporea e manipolazione profonda nata negli Stati Uniti: riequilibra la postura, riportando il corpo alla sua efficienza e integrazione originaria. Di questo viaggio racconta Mario F., Rolfer italiano in pensione, che ha trascorso come volontario lunghi periodi in Africa, portando sollievo e armonia del movimento a centinaia di persone, lavorando in due missioni in Etiopia e Tanzania. In questi luoghi manca non solo l’assistenza sanitaria, ma anche quanto necessario a rendere la vita più facile. Sotto le sue mani sono passati anziani e adulti, piegati da una vita di lavoro nei campi e nell’allevamento, privi di adeguati ripari dal freddo, che vivono a 3.000 metri di quota in capanne dove non arriva l’acqua, la luce e il gas. Così pure, Mario, ha lavorato con bambini e ragazzi, che portano nei loro giovani corpi le conseguenze di incidenti e traumi, che talvolta toccano più la mente che il corpo. “Ho dovuto riadattare il Rolfing alla mentalità e alle esigenze di queste persone che, molte volte avevano bisogno di essere ‘riaggiustate’ – spiega Mario F. – più che trattate secondo il metodo classico del Rolfing, che richiede dieci sedute, ognuna dedicata a una parte del corpo. Spesso indicavano il punto critico e volevano un risultato immediato. Così sono stato costretto a personalizzare in modo estremo il mio intervento. Tuttavia, la loro sconfinata fiducia in me e l’efficacia del metodo Rolfing hanno reso possibile veri e propri miracoli”. Come quello che ha vissuto Mary, 16 anni, che da sei mesi viveva raggomitolata su se stessa, con gli occhi chiusi e muta. I fratelli, disperati, dopo aver consultato stregoni, suore e medici, la portavano rigida e immobile come un oggetto ogni due giorni nello studio di Mario. Dapprima si è trattato di distenderle rigidità fisiche: piano piano, alla nona seduta, stava in piedi e muoveva i primi piccoli passi. Alla fine del percorso Rolfing, ha aperto gli occhi e ha parlato: era stata promessa in sposa a un uomo che non conosceva e non voleva. Si era rinchiusa in se stessa, serrando il suo corpo, gli occhi e la bocca, per evitare di doversi sposare. Dal momento che la sua volontà non contava, solo in quel modo era sicura di poter essere rifiutata dal marito. “Il Rolfing mi ha permesso, attraverso le mani, di entrare nel dolore del suo corpo – spiega Mario – e di aprire così anche la sua mente. Ci sono dolori troppo forti da affrontare e il corpo spesso si chiude per difenderci. Nella civilizzata Europa come nel più lontano villaggio africano”. Dall’Africa, Mario ha riportato la meraviglia nell’osservare la postura di certe popolazioni, come quelle della Tanzania. “Camminare è la migliore medicina e loro sono in grado di camminare per ore – spiega – con una leggerezza che deriva loro dall’armonia nella muscolatura e dall’integrazione perfetta con la forza di gravità terrestre, che per noi invece che una leva si è trasformata in un fardello. Noi portiamo sulle spalle il peso della terra, e disimpariamo a gestirlo, dal momento che trascorriamo la nostra infanzia e gioventù seduti sui banchi di scuola, per passare poi il resto della vita dietro ad una scrivania. La nostra civiltà ci fa sedere sempre e male, e dimentichiamo cosa significhi camminare e come farlo. Guardando gli africani ho constatato quanto fosse giusta l’intuizione di Ida P, Rolf, la fondatrice del metodo Rolfing, che sottolineava come la forza di gravità influisca sulla postura e che sia necessario intervenire nel sistema nella sua interezza, riportando ordine e armonia nel corpo”.
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Martedi 18 Settembre ore 20:30 a Conegliano e Mercoledi 26 Settembre ore 20:30 a Fiume Veneto, Roberto Rosolen, Certified Rolfer™, presenterà il metodo Rolfing® spiegando modalità di azione e benefici. L'ingresso è gratuito previa prenotazione. Maggiori informazioni qui
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“Il Rolfing® può aiutare e supportare il processo di guarigione di coloro che sono sopravvissuti ad un trauma. Come operatore, la mia esperienza è stata quella di lavorare con persone abusate sessualmente. Durante la prima ora di Integrazione Strutturale, il cliente e il terapeuta devono sviluppare un rapporto attraverso il dialogo verbale così come attraverso il tocco...” Ecco un'interessante testimonianza di come il Rolfing® può aiutare e velocizzare il processo di guarigione di coloro che hanno subito un trauma. LEGGI TUTTO QUI Fonte: tratto dal sito di Frome Physical Therapy, centro Olistico operante a New York e specializzato nei trattamenti post traumatici. Autore: Rebekah Frome
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Ed eccoci giunti al sesto incontro della serie: ROLFING • TERAPIA FASCIALE • ARTI CORPOREE Il 07 Maggio alle ore 18:00 sul canale Facebook di AIR, sarà trasmesso un live meeting con tema: Rolfing e Arti Marziali: Le antiche arti marziali incontrano la Fascia Partecipazione libera, basta andare nella pagina Facebook di AIR e attendere l'inizio della live Durata: 1h – Piattaforma Facebook Moderatrice: Marina Blandini, Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement Interverranno: Marcel Teeuw, Rolfer, Operatore Rolf Movement, insegnante Karate Kyokushin Andrea Brighi, Rolfer️, Insegnante di Kung Fu e Taijiquan Pierpaola Volpones - Chair della Faculty Europea del Rolfing In regia Eleonora Celli, presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia SEGUICI SU FACEBOOK! Resta informato! Accedi alla pagina e metti un mi piace per essere avvisato quanto il webinar sarà trasmesso. Non hai un profilo Facebook? Nessun problema, i giorni successivi il video sarà reso disponibile qui e sul canale YouTube Ufficiale Tra ricerca, tradizione, innovazione e applicazione, in occasione del 125esimo anniversario della nascita di Ida Pauline Rolf, l'Associazione Italiana Rolfing, a partire dal 20 Marzo, ha lanciato una serie di incontri tematici, online e gratuiti, con diversi professionisti del lavoro corporeo, che hanno già integrato, con successo, nel loro flusso di lavoro quotidiano le ultime scoperte sulla Fascia. Un'apertura alla conoscenza di come la geniale intuizione di Ida Pauline Rolf abbia orientato la Ricerca Scientifica e di come le relative scoperte abbiano migliorato la pratica professionale.
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La maggior parte del movimento del corpo è prodotto dall'energia elastica immagazzinata nelle nostra fasce; i muscoli servono soltanto per iniziare il movimento, per impedirlo, per rinforzarlo o per cambiare direzione. In questo interessante articolo pubblicato su www.liguriasport.com, Marcel Teeuw, Certified Rolfer™, si chiede se a fronte di questa evidenza, i metodi di allenamento tradizionali sono sempre adatti alle varie esigenze. Cosa possiamo fare per sfruttare al massimo questo meccanismo di cui siamo attrezzati? Scopriamolo insieme in questo interessante articolo in cui l’autore approfondisce e sperimenta il Fascial Fitness: il metodo integrativo ideato da due dei più importanti Rolfer™ al mondo: Robert Schleip e Tom Myers. Fonte: www.liguriasport.com Autore: Marcel Teeuw
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"Il Benessere corporeo (e non solo) si esprime nella forma e nella fluidità del movimento. Il Rolfing®, in breve tempo, ridà forma al tuo benessere in modo visibile e duraturo. Grazie al lavoro sulle Fasce e alla rieducazione corporea possiamo ringiovanire il nostro corpo e riapropriarci di una flessibilità e fluidità da tempo dimenticata.“ Maggiori informazioni su www.rolfingveneto.org Maggiori informazioni su Roberto Rosolen qui
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Il Rolfing® è uno dei metodi più antichi e collaudati per lavorare con la fascia. Questa tecnica è stata sviluppata all'inizio del XX secolo dalla biochimica americana Dr. Ida Rolf. Si basa sulla mobilizzazione mirata della rete fasciale che percorre tutto il corpo. Ida Rolf ha riconosciuto che la fascia avvolge connette e tiene insieme gli elementi di tutto il nostro corpo: avvolge ogni muscolo, ogni organo e ogni legamento. Come organo connettivo, fornisce al corpo sostegno e struttura. Allo stesso tempo, gioca un ruolo cruciale nella forza muscolare, nella coordinazione e nella consapevolezza corporea. La fascia è l'organo della postura. Nessuno lo dice mai; si parla sempre dei muscoli. Eppure questo è un concetto molto importante, e poiché è così importante, noi Rolfers dobbiamo comprendere sia l'anatomia che la fisiologia, ma soprattutto l'anatomia della fascia. Il corpo è una rete di fascia. -- Ida P. Rolf La precoce intuizione di Ida Rolf sulla grande importanza della fascia per la nostra postura e mobilità è stata confermata e continuamente sviluppata dalla recente ricerca sulla fascia. Negli ultimi anni, questa ricerca ha guadagnato un enorme impulso. Tuttavia, poche persone si rendono conto di quanto questa giovane disciplina scientifica e il sempre più popolare allenamento fasciale siano legati al Rolfing® Structural Integration. Ricerca Fasciale e Rolfing® Ida Rolf ha riconosciuto che le restrizioni e le aderenze fasciali spesso ci impediscono di mantenerci dritti senza sforzo e di muoverci più facilmente. Ha quindi sviluppato tecniche speciali per lavorare delicatamente sui vari strati della fascia in modo mirato. Dobbiamo capire che i nostri muscoli non possono produrre movimento senza l'involucro e la divisione della fascia. La fibra muscolare vera e propria è una struttura relativamente debole; senza la fascia, assomiglia più a una macchia di marmellata che a una vera fibra. Senza la fascia, la forza generata dalla fibra muscolare durante la contrazione non potrebbe essere trasmessa alle ossa e non si verificherebbe alcun movimento. - -- Peter Schwind, Certified Advanced Rolfer® e membro della Faculty Con l'avanzare della ricerca scientifica, il Rolfing® Structural Integration continua a guadagnare rilevanza. I nuovi risultati della ricerca sulla fascia confermano ed espandono le scoperte di Ida Rolf e sottolineano l'importanza della rete fasciale. Le fasce sono state riconosciute solo di recente come il nostro organo sensoriale più ricco per la percezione corporea. In esse si svolgono processi che possono portare a dolore cronico. Un attore chiave in questo campo è il Professor Dr. Robert Schleip, rinomato scienziato della fascia e Direttore della Ricerca dell'Associazione Europea di Rolfing®. In qualità di Vice Presidente della Fascia Research Society e Rolfer, sviluppa nuovi e affidabili metodi per la ricerca clinica del tessuto connettivo e guida l'avanzamento scientifico del metodo Rolfing Structural Integration. Bodywork Fasciale - il cuore del Rolfing® La rete fasciale è il dominio dei Rolfers certificati. Lavorano sui diversi strati fasciali utilizzando speciali tecniche di presa conosciute come "Rolfing TOUCH". La delicata manipolazione manuale del tessuto fasciale con pressioni e stiramenti mirati può liberare tensioni e blocchi e ripristinare la funzione della fascia. I piani fasciali sono a volte come delle bende. Il corpo si lega insieme, si avvolge e tira davvero stretto la benda fasciale. Un Rolfer vuole che i singoli elementi all'interno della benda possano scivolare, organizzarsi e adattarsi con il movimento. -- Ida Rolf La tecnica manuale, combinata con specifici esercizi di movimento, tratta l'intero corpo come un'unità. Il Rolfing può aiutare il corpo a raggiungere una postura sana e diventare più flessibile. Integrazione Fasciale da parte dei Rolfers® Sempre più Rolfers® certificati e coach della fascia stanno sviluppando sequenze di movimento e esercizi mirati per allenare la rete fasciale, promuovere la salute e migliorare le prestazioni atletiche. [La fascia ha] un impatto significativo sulla fluidità e la precisione del movimento. La rete fasciale fornisce anche le basi per generare potenza e velocità, trasmettendole a diverse parti del corpo. Un allenamento mirato della rete fasciale può portare a miglioramenti delle prestazioni, prevenzione sostenibile degli infortuni, gioia nel movimento e consapevolezza corporea positiva. -- Stefan Dennenmoser, Certified Advanced Rolfer® e Fascia Trainer Allo stesso modo, Markus Rossmann, Rolfer® certificato e coach della fascia, integra i risultati scientifici attuali della ricerca sulla fascia nel suo lavoro. Il suo metodo combina esercizi funzionali, stretching fasciale e tecniche manuali per rafforzare il tessuto connettivo e migliorare la mobilità: È importante allungare la fascia in tutte le direzioni possibili. Una volta rilasciate le aderenze fasciali, è necessario generare un impulso di movimento oscillante. Questo perché un terzo della forza non viene trasportato attraverso i tendini, ma attraverso la fascia. Il sistema fasciale deve quindi trasmettere energia cinetica. -- Markus Rossmann Sia Dennenmoser che Rossmann offrono corsi di formazione per diventare trainer della fascia, in cui vengono insegnati esercizi fasciali appositamente sviluppati. Ciò che questi corsi non coprono, tuttavia, sono le uniche tecniche manuali focalizzate sulla fascia e sull'intero corpo che sono centrali nel Rolfing. "Queste tecniche speciali vengono insegnate solo nella formazione Rolfing, come ad esempio presso il Dr Ida Rolf Institute® Europe", afferma Rossmann. Si può anche imparare il Rolf Movement™. Questo approccio al movimento del Rolfing mira a ottenere una funzione motoria naturale modificata attraverso esercizi fisici consapevoli. "Mettilo al suo posto e richiedi movimento." -- Ida Rolf Il Rolfing®è un metodo fasciale unico, validato scientificamente e basato su decenni di esperienza pratica. Attraverso il trattamento mirato della rete fasciale e l'integrazione del movimento, il Rolfing non solo consente una migliore postura e mobilità, ma promuove anche una maggiore consapevolezza corporea e benessere. Il collegamento con l'attuale ricerca sulla fascia e l'allenamento fasciale appositamente sviluppato sottolinea l'importanza di questo metodo oggi. Sia come approccio terapeutico che come misura preventiva, il Rolfing offre una vasta gamma di possibilità per sostenere il corpo in modo olistico e migliorare la nostra qualità di vita a lungo termine. Articolo Originario: https://rolfing.org/articles/fascial-method-rolfing Autore: Sabine Becker Fonti: Ida Rolf (1978): Rolfing im Überblick. Peter Schwind, Certified Advanced Rolfer® (2014): Faszien - Gewebe des Lebens. Das geheimnisvolle Netzwerk des Körpers und seine Bedeutung für unsere Gesundheit. Prof. Dr Robert Schleip, Certified Advanced Rolfer®. Dr Stefan Dennemoser, Certified Advanced Rolfer®. Markus Rossmann, Certified Rolfer®. Altro sulla Fascia: The Power of Fascia
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Negli ultimi anni, sempre più persone si sono avvicinate al Rolfing, una pratica che si concentra sulla mobilizzazione della fascia per migliorare la postura, la mobilità e il benessere generale del corpo. Ma come viene riconosciuto in Italia? In Italia, il Rolfing è ufficialmente riconosciuto come una professione, regolamentata attraverso il codice ATECO 96.09.09. Chi desidera aprire uno studio di Rolfing con partita IVA può farlo iscrivendosi all’Associazione Italiana Rolfing (AIR), che rappresenta i professionisti del settore e garantisce il rispetto degli standard etici e professionali. Il ruolo dell'Associazione Italiana Rolfing (AIR) L’Associazione Italiana Rolfing (AIR) gioca un ruolo fondamentale nella tutela della professione e dei suoi operatori. Come ente di riferimento, AIR si assicura che tutti gli associati siano aggiornati sulle ultime novità scientifiche e professionali e operino secondo gli standard richiesti. Questo garantisce ai professionisti la possibilità di lavorare in modo conforme alla legge, e agli utenti di essere seguiti da esperti qualificati. Inoltre, AIR si impegna a tutelare anche i clienti finali, rilasciando attestati di qualità ai professionisti certificati e offrendo uno sportello per raccogliere suggerimenti, reclami o richieste da parte degli utenti. Questo approccio garantisce trasparenza, sicurezza e una costante evoluzione della qualità del servizio. Come diventare un professionista del Rolfing? Per diventare un professionista certificato, è necessario seguire un percorso formativo specifico, che include sia la teoria che la pratica. Gli operatori certificati sono obbligati a continuare la loro formazione per rimanere aggiornati, così da poter offrire ai clienti il miglior servizio possibile. Inoltre, i professionisti del Rolfing possono anche usufruire di una rete di supporto offerta dall’associazione, che include opportunità di crescita professionale e di collaborazione. Rolfing un interesse sempre più crescente! Con l’aumento dell’interesse per le terapie corporee e il benessere olistico, il Rolfing sta guadagnando sempre più attenzione come metodo efficace per migliorare la postura e la mobilità. La ricerca scientifica ha confermato i benefici di questa pratica, riconoscendo la fascia come un elemento fondamentale nella nostra salute e benessere. Inoltre, l’approccio olistico del Rolfing aiuta a risolvere tensioni muscolari, dolori cronici e a migliorare la coordinazione del corpo. il Rolfing è una professione ufficialmente riconosciuta in Italia, e la sua crescente popolarità è supportata da un forte impegno professionale e da una solida rete di formazione e supporto offerta dall’Associazione Italiana Rolfing. Vuoi saperne di più? Contatta la nostra segreteria per avere tutte le informazioni di cui hai bisogno
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Siamo abituati a pensare che il significato delle nostre esperienze nasca dalla mente, come se il corpo fosse solo un mezzo di supporto, una macchina che obbedisce agli ordini del cervello. Eppure, cosa accadrebbe se ribaltassimo questa prospettiva e considerassimo il corpo come il vero protagonista della creazione del significato? È questa la riflessione proposta nell’articolo Voyage of Discovery into the Embodiment of Meaning, pubblicato nel Journal of the Dr. Ida Rolf Institute®. Scritto da Andrew Rosenstock, Nikki Olsen e Mark Johnson, l’articolo ci invita a esplorare una nuova visione del significato, radicata non solo nella mente, ma nel corpo e nelle sue interazioni con l’ambiente. Mark Johnson, uno degli autori, è noto per i suoi studi sulle metafore e sul loro ruolo nel plasmare la comprensione umana. Secondo lui: le metafore non sono semplici figure retoriche, ma strumenti che emergono dall’esperienza corporea e ci aiutano a navigare nella complessità della vita. Ogni movimento, ogni gesto, ogni sensazione diventa un tassello fondamentale per comprendere ciò che ci circonda. Il Corpo Come Creatore di Significato Immaginiamo di attraversare una stanza buia. Il nostro corpo si muove con cautela, le mani si tendono a cercare punti di riferimento, i piedi sondano il terreno. In questo momento, il nostro corpo non sta solo reagendo: sta creando un’esperienza di significato. Quella stanza buia non è più solo uno spazio vuoto, ma un luogo pieno di percezioni, tensioni e possibilità. Johnson sottolinea che questa capacità di attribuire senso al mondo non nasce dalla razionalità pura, ma dall’esperienza diretta del nostro corpo. Superare la visione dualistica mente-corpo, radicata nella cultura occidentale, significa accettare che il significato parte "dal basso", dal contatto fisico con l’ambiente e dalle emozioni che ne scaturiscono. Il Rolfing® e l'Embodiment Questa riflessione trova un’eco potente nel mondo del Rolfing®, un approccio che mira a ristabilire l’equilibrio tra corpo e gravità per migliorare il benessere. Gli operatori del Rolfing® lavorano sulla struttura corporea per favorire una maggiore consapevolezza e integrazione, aiutando le persone a percepire il corpo non come un’entità separata, ma come una fonte viva di significato. Un Invito alla Riflessione L’articolo Voyage of Discovery into the Embodiment of Meaning ci offre una nuova lente per osservare il nostro corpo e il mondo. Non si tratta solo di filosofia, ma di un modo pratico per riappropriarci della nostra esperienza quotidiana, ascoltando ciò che il corpo ha da dire. In un’epoca in cui siamo spesso scollegati dal nostro corpo, questa lettura ci ricorda quanto sia essenziale riscoprire la saggezza che nasce dal movimento, dalla sensazione e dal contatto. Un invito a riscoprire il significato incarnato, per vivere con maggiore presenza e consapevolezza. Fonte: Voyage of Discovery into the Embodiment of Meaning - An Excerpt of the Podcast, Touching Into Presence Pubblicato su Journal of the Dr. Ida Rolf Institute® Anno: 2023
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Come nasce un corpo umano? Cosa significa Embriologia? Come la struttura è legata alla funzione? Questo e numerosi altri quesiti inerenti all'Embriologia (differenziazione, crescita e sviluppo della struttura corporea), saranno discussi nel corso "Lo sviluppo della Struttura" di Konrad Obermeier & Marisol Valente che si terrà dal 22 al 24 Novembre a Bologna, presso l'Hotel Re Enzo - Via Santa Croce 26. Il corso in lingua inglese, tradotto in italiano avrà una durata di 21 ore ed è aperto a Rolfer™, Bodyworker, Osteopati e Feldenkrais. Il corso permette di ottenere crediti IRC (per Rolfer): 3 elective. Maggiori informazioni sul sito ufficiale della formazione rolfing (formazionerolfing.it) cliccando nel link sotto: MAGGIORI INFORMAZIONI #Earlybird: ancora poche ore per aderire al corso con un prezzo scontato, chiama 338.3884915 o clicca nel link sotto per maggiori informazioni Konrad Obermeier – Rolfer dal 1991. Insegnante di Anatomia per European Rolfing Association® e.V. e per il Dr. Ida Rolf Institute® – Boulder Colorado. Insegna Manipolazione Viscerale, Anatomia ed Embriologia biodinamica secondo il modello dell'embriologo tedesco Erich Blechschmidt. Marisol Valente - Rolfer™, Rolf Movement™ Practitioner e terapeuta Craniosacrale dal 2009. Il suo lavoro è stato fortemente influenzato dall'osteopatia Biodinamica (Dr. James Jealous), SourcePoint Therapy® (Bob Schrei), BodyMind Centering® e dalla sua formazione e dai suoi insegnamenti sulla meditazione e conoscenza di se stessi.
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E' una storia davvero emozionante quella del Rolfer™ brasiliano, Igor Simões Andrade, il quale aiuta i bambini disabili a muoversi insegnando loro a nuotare con i delfini. " Il mio lavoro si basa su fiducia, fiducia e risorse terapeutiche, che provengono dalla fisioterapia, dal Rolfing (come un massaggio dei tessuti profondi) e dalla terapia assistita da animali." Igor Simões Andrade, brasiliano, ha iniziato il programma chiamato "bototerapia" nel 2006, dove porta i bambini con disabilità fisiche e mentali a nuotare con i delfini rosa selvatici nel Rio delle Amazzoni. Igor lavora con bambini con varie condizioni come la sindrome di Down e la paralisi cerebrale. Ad oggi, ha aiutato più di 600 bambini gratuitamente. LEGGI TUTTO QUI Articolo pubblicato su European Rolfing Association e tratto dall'articolo originale: "Physiotherapist helps disabled kids move by teaching them to swim with pink dolphins", pubblicato su metro.co.uk da Faima BakarMonday.
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A chi sia interessato a migliorare la propria postura, le performance atletiche, la propria flessibilità, a chiunque voglia "sentire" di più il proprio corpo, conoscerlo, viverne meglio le emozioni; ai bambini e agli adolescenti per aiutarli nel loro processo di crescita; agli anziani per ritardare i processi d’invecchiamento e ridare elasticità ai tessuti, alle donne nel periodo post-gravidanza per ritrovare confidenza e “riappropriarsi” del proprio corpo. Dato che il metodo di Integrazione Strutturale Rolfing considera il corpo nel suo insieme, i benefici che se ne possono trarre si riflettono su tutta la persona: sul modo di muoversi, sui dolori articolari, sullo stato emotivo. Il Rolfing S.I. è per tutte le età. Si rivolge a tutte le persone interessate alla ricerca del benessere. Il Rolfing può aiutare i bambini e gli adolescenti nel loro processo di crescita, aiuta gli anziani nel ridare elasticità ai tessuti, riducendo sensibilmente le limitazioni del movimento dovute all'età, inoltre è un valido supporto per le donne nel periodo post-gravidanza. Sempre più atleti, nel mondo, si rivolgono a un Rolfer™ per comprendere meglio, attraverso il processo delle dieci sessioni, le proprie dinamiche di movimento, sentire le restrizioni e trovare nuovi schemi di movimento. Il Rolfing parte dal presupposto che ogni corpo sulla terra è "intelligente", poiché risponde in maniera logica e appropriata agli stimoli che riceve. Accade, quindi, che durante il percorso possa trovare sollievo anche una mal di schiena che ci affligge. Tuttavia, dal punto di vista del Rolfing, quel mal di schiena è un indicatore, rappresenta una risposta coerente del nostro corpo alle sollecitazioni eccessive o non gradite, pertanto utilizzato per meglio comprendere come aiutare la persona a ritrovare maggiore armonia nel movimento.
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Hai mai provato il Rolfing? Più di un massaggio: una manipolazione dei muscoli che ti libera da tensioni e blocchi, corregge la postura, ti regala flessibilità, leggerezza, lucidità. Bastano 10 sedute... Così inizia lo splendido articolo pubblicato su Natural Style* a cura di Marzia Mancini che ha intervistato Pierpaola Volpones - Chair della Faculty Europea del Rolfing® - al fine di indagare e scoprire cosa rende speciale il metodo Rolfing® e perchè questa disciplina olistica non può essere considerata un semplice massaggio. Un articolo fluido e attento che spiega, grazie alle chiare ed esaustive risposte di Pierpaola i benefici del metodo di Integrazione Strutturale Rolfing®. Scarica il PDF nel link sotto Buona Lettura. Maggiori informazioni su Pierpaola Volpones qui * Natural Style è una nota rivista italiana femminile dedicata al Wellness, moda, attualità, viaggi e vacanze. Pubblicata con cadenza mensile è edita da Cairo Editore.
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Al via il nuovo programma di webinars GRATUITI promossi dall'European Rolfing® Association (ERA), che si terranno per l'intero mese di Maggio. ERA ha collaborato con alcuni dei principali insegnanti internazionali Rolfing® per offrire una serie di 7 webinars GRATUITI dedicati sia a noi Rolfers™ che a tutti i professionisti nel campo della salute e del benessere. I webinar sono ad accesso libero fino ad esaurimento posti e saranno erogati tramite la piattaforma Zoom Meeting. Ogni webinar sarà poi messo a disposizione per tutti gli iscritti che sono riusciti a seguirli in diretta. Per accedere ai webinar basta compilare il form di iscrizione e attendere le e-mail di invito con le istruzioni per accedere; queste verranno inviate a partire da due giorni delle date in programma. QUI LA LISTA DI TUTTI I WEBINARS IN PROGRAMMA Tra i Teachers, nomi illustri del panorama Rolfing® Internazionale: Robert Schleip, Pedro Prado, Jonathan Martine, Pierpaola Volpones, Kathrin Grobelnik, Kevin Frank, Caryn McHose, Juan David Velez e Peter Schwind.
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Il Rolfing® e il massaggio sono due forme ampiamente riconosciute di lavoro corporeo, ognuna con il proprio approccio unico, filosofia, tecniche e impatto sul corpo. Pur sembrando simili superficialmente e avendo entrambi l'obiettivo di migliorare la salute generale, approfondendo i loro principi fondamentali emergono differenze distintive che si adattano alle diverse esigenze individuali. Filosofia e Focus Il Rolfing® e il massaggio si basano su filosofie diverse. Il Rolfing considera il corpo come un tutto integrato ed olistico, sottolineando l'interconnessione del sistema corporeo. Cerca di affrontare squilibri strutturali sottostanti per il benessere fisico e psicologico duraturo. Il massaggio riconosce l'interconnessione del corpo ma tende a concentrarsi più localmente su aree tese e doloranti e punti dolenti. Queste filosofie divergenti portano a differenze fondamentali nella focalizzazione del trattamento dei due metodi: il massaggio si concentra sul sollievo immediato, il rilassamento e la riduzione dello stress, mediante il rilascio della tensione muscolare e la stimolazione del flusso sanguigno. Il Rolfing®, al contrario, è un approccio strutturale che mira principalmente alla fascia per apportare cambiamenti duraturi nell'allineamento e nell'organizzazione del corpo. Attraverso una serie di dieci sessioni, il Rolfing affronta sistematicamente diverse aree del corpo, promuovendo una migliore postura, flessibilità ed equilibrio. Il massaggio spesso fornisce trattamenti singoli con sollievo a breve termine, mentre il Rolfing mira ad effetti cumulativi e trasformativi sull'allineamento complessivo del corpo e sui cambiamenti strutturali a lungo termine. Tecniche Le tecniche impiegate nel Rolfing® e nel massaggio evidenziano ulteriormente le loro distinzioni. Il massaggio coinvolge principalmente la manipolazione manuale dei tessuti molli, utilizzando impastamento e carezze. Le sessioni di Rolfing®, d'altra parte, integrano manipolazione manuale, educazione al movimento ed esercizi di consapevolezza corporea, mirando a creare cambiamenti strutturali completi. Benefici Mentre sia il Rolfing® che il massaggio offrono sollievo dal dolore, migliorano la postura e favoriscono il benessere generale, essi si rivolgono a esigenze diverse. Il massaggio è spesso cercato per il benessere generale e il mantenimento della salute fisica, offrendo gratificazione immediata. Il Rolfing® è preferito da coloro che soffrono di dolore o problemi posturali, poiché mira a cambiamenti duraturi nella struttura del corpo. I clienti del Rolfing® riferiscono spesso di un aumento della consapevolezza corporea e di una sensazione di miglioramento dell'allineamento, oltre al rilassamento immediato post-sessione sperimentato nel massaggio. La Rolfing® si distingue soprattutto per il suo potenziale impatto sul benessere psicologico e mentale: i cambiamenti apportati dalla Rolfing® nel corpo si traducono spesso in un migliorato senso di sé nel mondo. Come ha notato la Dott.ssa Ida Rolf, pioniera della Rolfing® Structural Integration: "Quando cambi il corpo di qualcuno, cambi il modo in cui sono nel mondo." In conclusione, sebbene la Rolfing® e il massaggio condividano l'obiettivo di migliorare il benessere fisico e alleviare dolore e tensione, le loro differenze in termini di focalizzazione, approccio, tecniche e risultati previsti le rendono adatte a esigenze specifiche. Il Rolfing è un approccio mirato e strutturale, mira a cambiamenti duraturi sia nel corpo che nella mente, mentre il massaggio offre sollievo immediato e benessere fisico generale. Comprendere queste distinzioni consente alle persone di scegliere la forma di lavoro corporeo che si allinea con i propri obiettivi unici di salute e benessere. Autore: Certified Rolfer® and Massage Therapist Jérôme Klingler, France. Articolo originale tratto da European Rolfing Association: https://rolfing.org/articles/blog/exploring-the-depths
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Rolfing un ottima base per lo Yoga? Così recita una parte dell'articolo "Regain Balance with Rolfing®", pubblicato lo scorso ottobre su "Life Positive", nota rivista internazionale in ambito dei benessere. Il Rolfing può risolvere il dolore e diversi disagi per una varietà di problemi di salute, tra cui mal di schiena, traumi, rigidità da invecchiamento e lesioni da movimento ripetitivo. Il Rolfing è anche un'ottima base per lo yoga e lo integra così come altre pratiche di benessere personale. Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il Rolfing non rientra nella categoria dei massaggi. LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE QUI Fonte: https://rolfing.org/positive-life-regain-balance-with-rolfing/ Articolo originale: https://www.magzter.com/stories/Health/Life-Positive/Regain-balance-with-Rolfing