Rolfing come strategia: l’arte di guidare il corpo verso equilibrio e funzionalità
In questo articolo vogliamo offrirvi alcuni spunti di riflessioni tratte dall'articolo di John Panter, “Rolfing® SI as Strategy” pubblicato sul Journal of the Dr. Ida Rolf - Structure, Function, Integration - nel Novembre del 2021. Nell'articolo, John Panter - Certified Advanced Rolfer® - esplora ciò che rende il Rolfing® una disciplina unica all’interno della categoria professionale delle terapie manuali. Descrive come il lavoro di organizzazione del Rolfing SI sia guidato da una vera e propria strategia che sta dietro agli interventi miofasciali. Panter individua nella strategia del Rolfing alcuni elementi comuni alle strategie militari e ne discute attraverso diversi esempi storici.
C’è un passaggio, nell’articolo che colpisce per la sua semplicità e potenza:
“La parte importante e distintiva del Rolfing SI non è il rilascio miofasciale.
La chiave è nella seconda parte del nome: Structural Integration.”
Con questa affermazione, Panter ci ricorda qualcosa che tutti i Rolfer sanno, ma che spesso rischiamo di dimenticare nella pratica quotidiana: il Rolfing non è una sequenza di tecniche, ma un modo di pensare e di organizzare il lavoro sul corpo nel tempo.
Oltre la tecnica: l’arte di guidare il cambiamento
Molte discipline manuali si concentrano sul sintomo, sulla tensione da sciogliere o sul dolore da alleviare. Il Rolfing, invece, guarda alla causa profonda — ciò che nell’organizzazione del corpo crea squilibrio nella relazione con la gravità.
È in questa prospettiva strategica che la pratica si distingue: dunque non “vincere battaglie”, ma condurre una campagna di integrazione, passo dopo passo, sessione dopo sessione.
Come un generale che studia il terreno e muove le sue forze con visione d’insieme, il Rolfer guida il corpo del cliente verso una nuova organizzazione, rispettando tempi, resistenze, e possibilità del sistema.
Ogni intervento manuale, ogni tocco, ogni respiro condiviso è parte di un disegno più ampio.
La strategia dell'Integrazione Strutturale
Panter paragona il Rolfing alla strategia militare: la tattica vince battaglie, la strategia vince guerre. Nel nostro campo, la tattica è la tecnica manuale; la strategia è la capacità di vedere la persona come un tutto e di orientare il processo in modo coerente e consapevole.
È questo che rende
il Rolfing una pratica viva, evolutiva, che non si limita a correggere ma integra, collega, armonizza.
L’integrazione è un processo che richiede tempo, attenzione e ascolto. Richiede di sospendere il bisogno di “aggiustare” per imparare a seguire, a osservare come il corpo trova la propria via verso un nuovo equilibrio.
Ogni Rolfer sa quanto la formazione di base sia solo l’inizio di un percorso di continua ricerca. Come scrive Panter, “non possiamo mai smettere di ampliare la nostra conoscenza del corpo e della mente umana”. Essere Rolfer significa anche questo: coltivare una disciplina interiore, una chiarezza d’intento, una presenza capace di sostenere il processo del cliente con rispetto, curiosità e visione.
E per chi si avvicina al Rolfing per la prima volta, l’invito è a pensare oltre la tecnica: a scoprire una pratica che non si limita a “sciogliere tensioni”, ma che riorganizza la vita stessa del corpo nello spazio.
Una pratica che insegna, a chi la offre e a chi la riceve, che il cambiamento vero nasce da una visione più ampia.

Migliorare la propria postura
con l'integrazione strutturale Rolfing®
L'Integrazione Strutturale Rolfing® è il metodo di lavoro corporeo che mira a stabilire armonia ed equilibrio nella struttura corporea, attraverso il tocco e l'educazione al movimento.
Il metodo pone le sue basi sulla correlazione tra forza di gravità e l'armonia funzionale del corpo umano, intuizione geniale di Ida P. Rolf confermata oggi da numerose evidenze scientifiche.




