Prevenzione e trattamento delle cicatrici post-cesareo: il ruolo della terapia manuale
Prevenzione e trattamento delle cicatrici post-cesareo: il ruolo della terapia manuale
La cicatrice di un cesareo può essere un ricordo tangibile della nascita di un bambino, ma per molte donne può anche rappresentare una fonte di dolore e disagio. Comprendere come il tessuto cicatriziale si forma e come intervenire con trattamenti manuali può fare una differenza significativa nella qualità della guarigione e nel benessere complessivo delle pazienti.
Isabelle Gilbert, MSc, Ost. DO, e Lina Amy Hack, Certified Advanced Rolfer®, esplorano in un articolo pubblicato nel Dr. Ida Rolf Journal come la terapia manuale possa influenzare positivamente il processo di formazione delle cicatrici post-chirurgiche, in particolare dopo un parto cesareo.
La cicatrice e il ruolo della terapia manuale
Ogni area anatomica del corpo ha il proprio tono e rigidità, determinata dalle forze circostanti. Gilbert spiega:
"Ogni regione anatomica ha il proprio tono, la propria rigidità, con le proprie forze circostanti. Appena applichiamo un cambiamento fisiologico a questa normalità, potremmo pensare di influenzare la costruzione cellulare della cicatrice"
L'intervento manuale, quindi, può aiutare a modulare come le cicatrici si formano, intervenendo nelle prime fasi per prevenire aderenze dolorose e migliorare la qualità del tessuto cicatriziale.
Una delle maggiori preoccupazioni con le cicatrici post-cesareo è la possibilità di sviluppare aderenze tra i vari strati fasciali. Queste aderenze sono il risultato delle forze presenti nell'area circostante prima dell'intervento, e più è stata intensa la tensione iniziale, più è probabile che si sviluppino legami rigidi tra i tessuti. La cicatrice stessa, infatti, ha una capacità di estensione ridotta del 20% rispetto alla pelle normale, portando a una maggiore rigidità, come sottolineato da Gilbert.
L'importanza di un intervento tempestivo
Secondo Gilbert, l'intervento manuale precoce potrebbe essere la chiave per prevenire complicazioni future legate alla cicatrice del cesareo.
"Il nostro ruolo potrebbe andare oltre il semplice trattamento delle cicatrici vecchie," - - Gilbert.
Intervenire subito dopo il cesareo, ovviamente non nelle prime 48 ore, potrebbe prevenire la formazione di cicatrici dolorose e contribuire a creare un tessuto cicatriziale più sano. Tuttavia, sottolinea anche l'importanza di capire il momento giusto per intervenire e la necessità di ulteriori ricerche per determinare i protocolli ottimali. Un'altra importante considerazione riguarda la continuità dell'intervento. Ripetere le sessioni di terapia manuale potrebbe garantire effetti duraturi e modulare il comportamento dei tessuti prima che diventino un problema. La difficoltà, però, risiede nel dosaggio: interventi eccessivi o inappropriati potrebbero causare complicazioni.
Un'opportunità per la terapia manuale preventiva
Gilbert e Hack concordano che la terapia manuale preventiva sia ancora ampiamente sottoutilizzata, ma potrebbe rappresentare una svolta nel campo della salute delle donne. Intervenire prima che le aderenze si stabilizzino potrebbe ridurre il dolore associato alle cicatrici e migliorare la funzione del tessuto cicatriziale.
"Siamo in un momento emozionante per la terapia manuale," commenta Hack, "c’è molta scienza che ora è possibile applicare alla mia professione di osteopatia e alla nostra professione di terapia manuale."
Lo studio delle cicatrici post-chirurgiche e il loro trattamento manuale rappresentano un campo in rapida evoluzione, dove la ricerca e la pratica clinica possono contribuire a migliorare significativamente la qualità della vita di molte pazienti.
La terapia manuale offre un potenziale immenso non solo nel trattamento delle cicatrici esistenti, ma soprattutto nella prevenzione delle problematiche legate alle aderenze post-chirurgiche. È necessario continuare a studiare e sviluppare approcci sempre più precisi e personalizzati per garantire un recupero ottimale dopo un cesareo. Con più ricerche e una maggiore consapevolezza dell'importanza della prevenzione, il futuro della terapia manuale nel campo della salute delle donne è promettente e ricco di opportunità.
Fonti: Dr. Ida Rolf Journal, articolo di Lina Amy Hack, Certified Advanced Rolfer®, e Isabelle Gilbert, MSc, Ost. DO
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