Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing® - Rolfing®: armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Integrazione Strutturale, Postura , Benessere, Fascia
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Daniela Risser è Massofisioterapista e Certified Rolfer™. Maggiori informazioni: Facebook: Rolfing & Functional Movement @tecnichecorporeeintegrate Sito Web: www.danielarisser.com E-mail: info@danielarisser.com
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La corsa o lo sprint mette una notevole prova il nostro corpo, soprattutto il sistema muscolare e scheletrico... questo è ancor più accentuato nei podisti. Una buona postura e una capacità di movimento efficiente sono essenziali per i podisti! Gli atleti possono utilizzare il metodo di Rolfing® per ottenere un allineamento ottimale del loro corpo e migliorare la propria consapevolezza. Attraverso il Rolfing, i podisti possono infatti aumentare la loro flessibilità, facilitare la respirazione e ridurre il dolore causato dalla tensione fisica. Miglioramento della Prestazione Atletica Il Rolfing può aiutare i podisti a evitare posture scorrette e infortuni allineando idealmente i loro corpi. Rilasciando aderenze e indurimenti nel tessuto connettivo, possono essere migliorate la flessibilità e la mobilità, aumentando la lunghezza della falcata e l'ampiezza di movimento. Tecniche speciali di Rolfing possono anche rilassare i muscoli del torace e aprirlo per consentire una respirazione più efficace, il che è particolarmente importante per i podisti, poiché la respirazione trasporta ossigeno ai muscoli. Il modello mostrato in basso, presso il Museo BODY WORLDS di Berlino, permette una maggiore comprensione della Funzione Muscolare durante la Corsa Analizziamo questo modello: I muscoli scheletrici che le persone possono muovere volontariamente si sovrappongono in modo multistrato, determinando il contorno esterno del corpo. I muscoli in movimento differiscono da quelli rilassati per la loro lunghezza. Più si tendono, più si accorciano. Questa tensione è chiaramente visibile nel modello, poiché i muscoli si contraggono completamente per mettere il podista in movimento. Il torace aperto centralmente del podista permette di osservare i polmoni e il cuore, che sono organi essenziali per gli atleti: il cuore pompa sangue attraverso la circolazione e i polmoni sono responsabili della respirazione. Il Rolfing come Parte del Piano di Allenamento dei Podisti La Rolfing® Structural Integration non lavora solo con il tessuto connettivo, ma considera l'interazione di tutti gli elementi del corpo, come fascia, muscoli, ossa e legamenti. Molti podisti soffrono di dolori legati all'uso eccessivo o agli infortuni. Rilasciando tensioni e blocchi nel tessuto connettivo durante il Rolfing, tali dolori possono essere alleviati e idealmente evitati. Per ogni podista professionista, il Rolfing® potrebbe e dovrebbe essere una parte importante e regolare del proprio piano di allenamento. Un piano che potrebbe includere esercizi specifici per migliorare forza e resistenza, nonché esercizi di stretching e rilassamento per migliorare le prestazioni complessive nella corsa. Articolo Originale pubblicato su European Rolfing Association, clicca qui per leggerlo
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Be Proud Be Rolfer! Questo il leitmotiv dell'Assemblea soci 2023, tenutasi lo scorso 14 Gennaio, online su piattaforma Zoom. Un piacevole momento di incontro, confronto e crescita, un momento di proposte e pianificazioni future all'insegna di una sempre maggiore diffusione del Rolfing® in Italia. Il nostro GRAZIE a tutti i Rolfer che attraverso la partecipazione attiva hanno reso oggi il Rolfing Italiano ancora più grande! I materiali prodotti sono disponibili a tutti i soci presso la propria area documentale del sito.
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“Il training avanzato ti dà la possibilità di approfondire le conoscenze ed abilità che hai acquisito con il tuo lavoro. Cit. Pierpaola Volpones - Insegnante del corso Advanced Rolfing® Training è un corso (riservato ai soli Rolfer™ associati all'Associazione Italiana Rolfing®) Avanzato perché ti fa veramente avanzare e progredire: sia nell’acquisizione di tecniche più complesse e raffinate da utilizzare con i tuoi clienti, sia nel fare un “aggiornamento” del tuo stato di Rolfer™, ovvero ti permetterà di ampliare la tua visione, consolidare le competenze già acquisite, ed imparare nuove tecniche ancora più avanzate. TRE MODULI PER SPERIMENTARE Pierpaola Volpones, insegnante del corso, Chair della Faculty Europea del Rolfing® ha pensato di suddividere il training in tre parti per darti la possibilità di provare e sperimentare con i tuoi clienti ciò che stai imparando fra un modulo e l’altro e tornare in classe con osservazioni, richieste specifiche e commenti. Il suo modo di insegnare e di praticare il Rolfing è basato sull’approccio manuale, il tocco della fascia rimane per Pierpaola un elemento essenziale della pratica del Rolfing®. Il body reading è ciò che ci aiuta a “vedere” come il corpo si organizza nella spazio, come la gravità lo attraversi; ci aiuta a comprendere il territorio in cui agiremo. INTERAZIONE ATTIVA "L’interazione con il cliente è l’altro elemento indispensabile per la buona riuscita del lavoro; attraverso l’alleanza con il cliente possiamo imparare la risonanza e quindi incontrare la persona ad un livello profondo. Questo è ciò che troverai nel mio training di Rolfing Avanzato” COSTI Early Bird: Per iscrizioni entro il 31 Dicembre 2020: €4.700 Regular: €4.900 LA DATE Modulo 01: 11-17 Gennaio 2021 Modulo 02: 10-18 Maggio 2021 Modulo 03: 19-27 Luglio 2021 Iscriviti adesso! Inviaci una mail con i tuoi dati per ricevere maggiori dettagli e conoscere le modalità di pagamento: ISCRIVITI
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Stare in gravità comporta anche un buon supporto e contatto con il viscerale, ma se tale dimensione non ha avuto il tempo di maturare nella persona nella fase di prescolarizzazione avremo una tenuta e restrizione di micromovimenti e gesti; il m(ovi)mento, l'espansione del momento intimo viscerale nello spazio gravitazionale, si trasforma sempre più in azione dove il fine e/o la fine ci accelerano e proiettano fuori da noi e i limiti del momento. Nasce la celebrazione dello sforzo, della bidimensionalità vettoriale tanto cara alla nostra cultura occidentale post-industriale a discapito della sferica/multidimensionale forza di gravità. Di qui la necessità di posizionarsi orizzontalmente per recuperare la possibilità di muoversi, senza le compensazioni e vincoli che la verticalità comporta, in una sorta di viaggio a ritroso nel tempo dove il contesto stimolava il movimento, prima del pensiero cosciente. È una perdita del controllo e chiara esposizione della propria vulnerabilità nel quale l´operatore Rolfing® come il maestro di arti marziali presta il suo contesto gravitazionale per protezione.....l´utero materno nel quale si annida l´ovocita per iniziare il movimento della vita. Il lavoro di architettura esperienziale incontra, si integra e dialoga con il pensiero analogico orientale e in particolare con pratiche interne quali Taijiquan, Xingyi, Yiquan, dove i concetti non sono scindibili dall'esperienza integrata dei vari sistemi dell'essere e da una trasmissione tra individui. Il vuoto e il pieno nel pensiero filosofico cinese non possono esistere indipendentemente, e interagiscono nel dinamismo. L'atteggiamento ricettivo che „sente“ queste interazioni nel corpo è esso stesso uno stato "vuoto" che riporta alla condizione embrionale, dove le polarità si manifestano spontaneamente, ridando una "verticalita" nuova all'orizzontalità riscoperta, e ritrovando una connessione Cielo/Terra diversa. Qui i parallellismi sono infiniti, come infinito e "totale" è lo stato in cui esploriamo e assaporiamo pienamente noi stessi. Info sull'autore Nicola Carofiglio: dopo aver studiato danza in Italia e in Germania, ha lavorato come ballerino e coreografo per 25 anni. Nel 2000 con la nascita di Carla e, più tardi, di Davide, ha voluto approfondire il suo percorso di esplorazione e lavoro sul corpo, attraverso la formazione Shiatzu (Terzo Livello), approdando poi al metodo Rolfing® e al Gyrotonic Expansion System®, fino ad acquisire nel 2014 la qualifica di Certified Advanced Rolfer®. Con il Rolfing® e il Gyrotonic® ha potuto continuare a sperimentare il profondo dialogo tra corpo e mente, scoprendo progressivamente che dare espressione e forma all’intelligenza creativa presente nel corpo è l’ispirazione fondamentale della sua vita. Attualmente, tra i vari lavori, sta promuovendo un workshop sull´architettura esperienziale del movimento, „Corpo Pieno Corpo Vuoto“, laboratorio di ricerca condotto assieme ad Andrea Brighi e Gianluca Ballarin.
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Rolfer™, professionisti del settore, stampa e semplici curiosi: sono stati molti quelli sabato 1° ottobre hanno riempito la Sala Conferenze della Fiera di Ferrara, per partecipare al congresso internazionale sul Rolfing® S.I. dal titolo “Una visione pionieristica del funzionamento del corpo umano nel campo della gravità e nell'uso della fascia”. A partire dalle ore 10.00 si sono alternati sul palco alcuni dei Rolfer Italiani e all'evento ha partecipato in videoconferenza anche il Dr. Robert Schleip, autentico luminare negli studi sulla Fascia. Ecco una sintesi degli interventi principali. Ad aprire il congresso è stata Daniela Donati, presidente di Associazione Italiana Rolfing, con i saluti di rito ai partecipanti e a chi ha permesso all’intera fiera EDENICA di svolgersi, il collega e Rolfer, Andrea Brighi.. Il secondo intervento è stato quello dell'insegnante internazionale di Rolfing, Pierpaola Volpones, che ha narrato la vita di Ida Rolf in modo appassionato ed appassionante, intrecciando il racconto di vita privata della fondatrice del Rolfing con gli incontri di altri scienziati del suo tempo, la sua personalità con l'attuale visione del corpo prevista dal Rolfing. Il Rolfer Nicola Carofiglio ha spiegato l'esperienza più 'fisica' di questa professione, raccontando e mostrando ai presenti come la percezione delle proprie mani cambia col variare della postura. L'intervento del Dr. Robert Schleip, Rolfer e ricercatore di fama internazionale nel campo della fascia, in videoconferenza, ha comunicato alla platea gli ultimi risultati delle nuove ricerche sulla fascia. I Rolfer sono stati i primi a parlare di fascia e a intuirne le straordinarie capacità. Oggi, però, il mondo della scienza ha scoperto la fascia come terreno fertile di ricerca, poiché si sono evoluti gli strumenti tecnici, ora in grado di misurare questo tessuto connettivo attraverso ecografi ad ultrasuoni di alta definizione. In tal senso, le ricerche più significative sono risultate essere quella di Langevin sull’importanza della fascia lombare e la sua correlazione al mal di schiena; quella di Schilder, che evidenzia la differenza tra dolori muscolari e fasciali; quella di Bove, che studia le aderenze nel peritoneo nei topi, con e senza 'massaggio miofasciale'. La prima relatrice delle sedute pomeridiane del Congresso è stata la fisiatra e Rolfer Giovanella Pattavina, il cui intervento ha dimostrato alcuni paralleli interessanti tra il lavoro del dott. Bates (il cui metodo insegna ad utilizzare gli occhi, la loro muscolatura e la mente stessa in modo consapevole) e quello della dott.ssa Ida Rolf. Successivamente il Rolfer Elmar Abram e il collega Rolfer e Osteopata Andrea Meynardi hanno presentato alla platea di Ferrara un metodo per aiutare musicisti affetti da distonia focale: il Musireset®, il cui inventore è lo stesso Abram. Dopo aver illustrato la tecnica, Meynardi e Abram hanno fatto raccontare al violinista Alessandro Bares la sua testimonianza. Dopo ben 15 anni in cui era stato costretto ad interrompere la sua attività, grazie al Musireset, il musicista oggi è tornato a fare concerti! Il Convegno si è concluso con il contributo di Pierpaola Volpones, che ha spiegato a fondo, grazie al racconto diretto di alcuni professionisti, perché il percorso di formazione per diventare Rolfer è così speciale. Marcel Teeuw, Rolfer™ Certificato.
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"La propriocezione è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista." [fonte: wikipedia] Sotto un interessante video sugli avanzamenti scientifici della Dott'ssa Carla Stecco sulla fascia in relazione alla propriocezione. La Dott.ssa Carla Stecco (Chirurgo ortopedico, professore di anatomia umana e scienze motorie all'Università di Padova)
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C'è una parte del nostro corpo che può rappresentare la soluzione ideale per risolvere i problemi articolari e migliorare le prestazioni sportive delle persone: si tratta della Fascia muscolare, quel tessuto connettivo che si irradia per tutto il nostro corpo e che è dotato di una straordinaria potenza, molto spesso sottovalutata. Negli ultimi decenni, però, medici, biologi e fisioterapisti hanno iniziato a studiarla a fondo, comprendendone l'enorme valore per la nostra salute. Ma come è composta la Fascia ed in che modo si irradia nel nostro corpo? Esistono varie 'reti', connessioni e catene di tessuto connettivo. Vediamone insieme le principali: 1) La rete delle fasce addominali La rete delle fasce addominali è composta da tre strati: uno verticale - che va dallo sterno al pube -, uno diagonale e uno orizzontale. 2) La connessione del petto con il braccio All'interno dell'avambraccio esiste una catena mio-fasciale, che attraversa il gomito e i bicipiti, per poi connettersi ai pettorali e allo sterno. 3) La catena che attraversa arco plantare, adduttori e pavimento pelvico Questa catena corre dall'arco del piedi, attraverso gli adduttori, e arriva al pavimento pelvico. In questo modo rafforza l'articolazione del ginocchio. 4) La catena spalle-gomito Essa corre dalla parte esterna del braccio ed è connessa con il deltoide, alcuni parti del trapezio, il collo e la spina dorsale. 5) La fascia della coscia Questa Fascia corre dal bacino e arriva fino sotto il ginocchio. 6) Catena dorsale diagonale Questa complessa catena collega la parte superiore con la parte inferiore del corpo. Corre dal gluteo fino ad arrivare al grande dorsale e viene ricoperta da una fascia che si estende su tutto il dorso. 7) La Rete Il tessuto connettivo percorre tutto il corpo. Dove si addensa, forma catene che connettono varie parti del corpo, inclusi muscoli e ossa. Ricerca scientifica e Fascia: il parere degli esperti. Tra i massimi esperti mondiali sulla Fascia c'è il Dr. Robert Schleip, biologo, ricercatore e direttore della Fascia Research Group alle Università di Ulm, in Germania. Schleip chiama il tessuto connettivo “l'organo Cenerentola”, perché per centinaia di anni questa struttura è rimasta ignorata dalla ricerca, pur occupando ben il 20% del volume del corpo umano. Schleip si è avvicinato alla Fascia quando lavorava come Rolfer, professione che lo aveva portato a scoprire gli incredibili risultati che si riuscivano ad ottenere lavorando su questo tessuto connettivo. Agli inizi dei suoi studi, per la medicina la Fascia era quasi considerata un 'fastidio': “nei corsi di anatomia – spiega lo studioso - i dottori erano addirittura contenti quando potevano togliere quello che era visto come un semplice tessuto bianco senza forma, che se eliminato rendeva più visibili la carne rossa e gli organi.” Siegfried Mense, Professore di Anatomia alle Università di Heidelberg, Germania, prevede che “il tessuto connettivo sarà sempre più importante nelle valutazioni dei medici, insieme a muscoli ed articolazioni”. Il motivo è semplice: “la fascia dorsale ha più ricettori nervosi che i muscoli erettori della schiena“. Ciò significa che la rete di tendini, legamenti e tessuto connettivo costituisce semplicemente il più grande organo sensoriale del corpo umano. Essendo collegata anche con il sistema nervoso simpatico, inoltre, la rete connettivale influisce in modo sensibile anche sullo stress. Anche l'Italia sta dando il suo apporto alla ricerca sulle Fasce. Ad occuparsene, con successo, sono i ricercatori Carla ed Antonio Stecco, considerati tra i pionieri degli studi sul tessuto connettivo, i quali recentemente hanno scoperto che in persone con problemi alla cervicale, la Fascia nella zona del collo è più densa rispetto a quella in persone sane. L'età e lo stato della Fascia: i bambini e gli anziani. L'età dell'individuo si riflette in modo profondo sullo stato del tessuto connettivo. Mentre i giovani hanno una tipologia di tessuto che assomiglia ad una sorta di 'calza di nylon', col passare degli anni si formano collegamenti trasversali e, quando ci si avvicina la vecchiaia, il tessuto perde la sua elasticità. “E' come il corpo avesse un vestito troppo piccolo”, sottolinea la Rolfer, istruttrice di Fascial Fitness e di Yoga Daniela Meinl. “Il nostro intervento chirurgico sulle Fasce aiuta i bambini che soffrono di paralisi spastica”, spiega Peter Bernius, primario del reparto Pediatria e Neuro-ortopedia all'ospedale Schön, a Monaco di Baviera. In questi soggetti gli spasmi muscolari fanno indurire la muscolatura e anche le Fasce, fino al punto che il muscolo non ha più la capacità di muoversi ed i pazienti iniziano a camminare sulle punta dei piedi. Con l'intervento sul tessuto connettivo, invece, la maggior parte dei pazienti riesce a muoversi meglio ed a ritrovare la fluidità di prima Gli esercizi specifici, come lo stretching dinamico, 'ringiovaniscono' le strutture fasciali, perché stimolano delle cellule nel tessuto connettivo, chiamate fibroblasti, a rinnovare la rete di collagene. Affinché questo si verifichi con cambiamenti misurabili, spiega il Dr. Schleip “si impiegano tra le 9 e le 14 settimane”. La Fascia e lo Sport, un legame sempre più stretto. Le potenzialità della Fascia sono al centro delle ricerche e delle pratiche sportive di ogni tipo, dal calcio al golf fino al basket. Uno dei connubi più famosi in tal senso è quello voluto dal capo fisioterapista della nazionale tedesca di calcio Klaus Eder, che da decenni sta ottenendo risultati impressionanti grazie al suo lavoro sul tessuto connettivo. Kristina Rothengatter, giocatrice golf professionale, racconta così la sua esperienza: “volevo diventare più mobile nelle articolazioni dell'anca e delle spalle per poter colpire più forte la pallina. Per questo mi sono rivolta ad un allenatore Fasciale. Grazie a lui ho cambiato completamente la mia routine di riscaldamento: mentre prima facevo stretching statico, ora faccio stretching in movimento”. Molti atleti lavorano autonomamente sulla Fascia grazie ad un attrezzo specifico, il Blackroll. A spiegare come ci pensa il giocatore di basket Andrej Mangold: “per noi usarlo è ormai diventata routine, tanto che i nostri allenatori chiamano questa pratica igiene muscolare, che come la igiene orale va praticata ogni giorno”. Che effetti ha questa 'pratica quotidiana'? “All'inizio mi faceva male, ma ora lo sento come massaggio rilassante, ed inoltre i miei tempi di recupero si sono accorciati”. Il Rolfer e studioso della Fascia Markus Rossmann lavora soprattutto con allenatori di calcio, ai quali insegna nuovi sistemi di allenamento e particolari metodi di 'manutenzione' delle fasce. Nella sua attività con gli sportivi, Rossmann ha dimostrato che quando si ha una rete fasciale più elastica il corpo usa meno energia, e che una corretta stimolazione del tessuto connettivo da parte del professionista aumenta le prestazioni dell'atleta. La maggior parte dei terapisti sportivi, come Klaus Eder, lavora sulle Fasce a mani nude, mentre altri, come Sven Kruse, adottano strumenti particolari per non compromettere le proprie dita. Lo Yoga Fasciale. Un'altra variante dell'allenamento delle Fasce è lo Yoga fasciale. In esso si cambiano gli angoli di lavoro degli arti e si introducono elementi dinamici, come lo spostamento del piede o una inclinazione della parte superiore del corpo. Questo perché, conclude la Rolfer Daniela Meinl “la parte tendinosa delle fasce non viene stimolata abbastanza nello yoga classico”. Fonte: Focus Germania, 7 Novembre 2015 traduzione e sintesi di Marcel Teeuw Certified Rolfer® e Rolf Movement™ Practitioner
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Questi corsi sono destinati a tutti coloro che desiderano intraprendere il percorso per divenrare un Rolfer™, non sono obbligatori ma molto utili per consolidare le basi di anatomia, tocco e movimento. Per sensibilizzare la partecipazione ai corsi di Pretraining, Formazione Rolfing Italia si impegna a restituire l’investimento iniziale dei seminari una volta conclusa Fase 3, ovvero quando il candidato diventa un Certified Rolfer™: un tesoretto utile a promuovere la propria attività fin da subito! SCOPRI DI PIU'
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L’esperienza personale vissuta durante le dieci sedute di rolfing è stata meravigliosamente positiva. La curiosità e i dubbi nei confronti di qualcosa conosciuta per passaparola e poi letta su alcuni siti internet, si è trasformata in qualcosa di unico mai provata prima che ha cambiato in meglio non solo il mio stato di salute fisico ma anche psicologico. E' trascorso ormai un anno dall’ultima seduta eppure difficilmente scordo cio’ che ho provato. Sono rimasto sorpreso quando alla prima seduta dopo aver conosciuto il mio rolfer abbiamo scattato delle foto per vedere il mio modo di stare in piedi e subito dopo la fine di quest’ultima sembravo un’altra persona, più alto, più dritto: avevamo lavorato solamente sulla respirazione ma la sensazione era come se le sue mani sprofondassero nel mio corpo. La seconda seduta è stata quella che ha dato la svolta in positivo al mio stato di salute (trauma al ginocchio). Il mio rolfer ha lavorato alle articolazioni della gambe, ginocchia e caviglie. La seduta è stata un po’ fastidiosa e dolorosa andando via a fine seduta molto scoraggiato. Qualche giorno dopo, senza rendermene conto, salivo le scale senza sedermi sugli scalini e addirittura mi sono sorpreso qualche settimana dopo a salire in corsa le scale per rispondere al telefono. Erano cambiate le mie risorse in modo silenzioso mentre svolgevo le mie azioni e le mie abitudini quotidiane. La terza seduta seduta è stata svolta in posizione laterale ed è servita per mettere in connessione prima e seconda seduta. La quarta seduta è stata svolta anche qui sulle gambe ma anche sul bacino ed il risultato notato dopo la seduta e dopo giorni è stato vedere o meglio sentire i miei miglioramenti. Sentivo leggero il mio passo durante il cammino e non sentivo più tensione alla schiena standomene tanto in piedi. Non ho ben chiaro il ricordo della quinta seduta. Nella sesta seduta, ricordo il lavoro svolto sul bacino le parole del rolfer sono state quelle di far respirare il bacino, oggi direi che lo scopo della sesta seduta è stata quella di lavorare sull’osso sacro e le sue relazioni con l’iliaco e il coccige e la parte superiore ed inferiore del corpo, e quindi il termine “far respirare il bacino” voleva dire che durante la respirazione il movimento della gabbia toracica e della colonna vertebrale si propagasse sul bacino e parti connesse come se fosse un’onda. La settima seduta, occupandosi della testa, collo e articolazione temporo-manibolare la ricordo in modo particolare in quanto, oltre ad aiutare il mio corpo a stabilizzarsi sempre più, è quella che coinvolge più da vicino la mia professione di odontoiatra. Problemi tra collo, torace e testa sottoforma di tensioni vengono trasferiti all’articolazione temporo mandibolare. In questa seduta si provvede a lavorare sulle fasce dei muscoli temporali in modo da metterli in equilibrio bilanciandoli a destra e sinistra. Ottava, nona seduta, cosi come la decima sono servite come chiusura a ciò che abbiamo lavorato nelle sedute precedenti.
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Vi informiamo che durante il prossimo fine settimana, Sabato 11 e Domenica 12 Marzo, in occasione del Festival Dell'Oriente, presso lo stand de La Città della Luce, sarà presente la nostra Certified Rolfer™ Annalisa Di Salvo. Un'opportunità unica per conoscere i molteplici benefici del Rolfing, il metodo di lavoro corporeo che mira a stabilire armonia ed equilibrio nella struttura corporea, attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Per i primi 20 trattamenti, sia Sabato che Domenica, avrete l'opportunità di usufruire di una sessione gratuita di Rolfing. Approfittate di questa occasione per sperimentare in prima persona i benefici di questo metodo. Inoltre Sabato 11 alle ore 13:00 presso la Sala 1 Annalisa Di Salvo terrà una conferenza dedicata al tema. Maggiori informazioni cliccate nel link sotto MAGGIORI INFORMAZIONI
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Sono intervenuti: Marcel Teeuw, Rolfer, Operatore Rolf Movement, insegnante Karate Kyokushin - Andrea Brighi, Rolfer️, Insegnante di Kung Fu e Taijiquan - Pierpaola Volpones - Chair della Faculty Europea del Rolfing Moderatrice: Marina Blandini, Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement. Regia: Eleonora Celli, presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia
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L'inizio di un nuovo anno scolastico porta eccitazione e gioia sia per i bambini che per i genitori, tuttavia, un aspetto spesso trascurato è l'impatto dei pesanti zaini scolastici sui nostri piccoli studenti! Gli zaini scolastici sovraccaricati possono portare a stanchezza, tensione muscolare e dolori alla schiena. Inoltre, possono causare problemi posturali a lungo termine, come la distorsione delle curve naturali della colonna vertebrale e l'arrotondamento delle spalle. Come genitori responsabili, è cruciale adottare misure pro-attive per proteggere la postura dei nostri figli. In questo articolo esploreremo alcune modalità efficaci per preservare la postura del nostro bambino quando porta uno zaino scolastico. Misura Corretta dello Zaino Scolastico l primo, e più essenziale, passo per proteggere la postura del tuo bambino è assicurare la misura corretta dello zaino scolastico. Lo zaino dovrebbe essere regolato in modo ottimale per aderire saldamente alla schiena del bambino, con il carico distribuito uniformemente. Le spalline regolabili e imbottite, insieme a una cinghia toracica e una cinghia in vita, possono ridurre significativamente il peso sulle spalle e alleviare lo stress sulla colonna vertebrale. Controlla e regola regolarmente le cinghie man mano che il tuo bambino cresce, per assicurare un fit confortevole e di supporto durante tutti gli anni scolastici. Fai fare Esercizio e Sport e incentiva il tuo bambino a partecipare a un'attività fisica regolare e a praticare sport. Questo non è solo benefico per la loro salute generale, ma gioca anche un ruolo cruciale nella protezione della loro postura. L'esercizio aiuta a rafforzare i muscoli, migliorare la flessibilità e alleviare la tensione accumulata dal trasporto di pesanti zaini scolastici. L'attività fisica quotidiana promuove un sistema muscolo-scheletrico ben equilibrato e contribuisce a una postura più sana. Favorisce anche un atteggiamento positivo nei confronti dell'essere attivi, il che sarà di beneficio al tuo bambino per tutta la vita. Rolfing® come Misura di Supporto Il Rolfing® è un metodo potente ed efficace per sostenere la postura e il benessere generale del tuo bambino. La Rolfing è una tecnica manuale orientata alla fascia corporea che mira a ottimizzare la struttura del corpo, rilasciare tensioni e migliorare la flessibilità. Questo approccio delicato e mirato può sostenere la postura eretta, contrastare posture sbagliate, tensioni e blocchi, e prevenire efficacemente il dolore. Collaborando con un Rolfer® esperto, puoi aiutare il tuo bambino a mantenere una postura sana durante gli anni cruciali della crescita. Come genitori, è nostra responsabilità assicurarci del benessere e dello sviluppo dei nostri figli e proteggere la loro postura è un aspetto essenziale di questa cura. Seguire questi semplici consigli, può migliorare la qualità posturale del tuo bimbo e prevenire l'insorgenza di condizioni più serie. Dai il benvenuto al nuovo anno scolastico con consapevolezza e adotta misure proattive per garantire che i tuoi figli prosperino sia dal punto di vista accademico che fisico. CONTATTA IL ROLFER PIÙ VICINO Fonte: European Rolfing Association Articolo originale: https://rolfing.org/articles/blog/how-protect-your-childs-posture-when-wearing-school-bag?ra
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Rolfing un ottima base per lo Yoga? Così recita una parte dell'articolo "Regain Balance with Rolfing®", pubblicato lo scorso ottobre su "Life Positive", nota rivista internazionale in ambito dei benessere. Il Rolfing può risolvere il dolore e diversi disagi per una varietà di problemi di salute, tra cui mal di schiena, traumi, rigidità da invecchiamento e lesioni da movimento ripetitivo. Il Rolfing è anche un'ottima base per lo yoga e lo integra così come altre pratiche di benessere personale. Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il Rolfing non rientra nella categoria dei massaggi. LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE QUI Fonte: https://rolfing.org/positive-life-regain-balance-with-rolfing/ Articolo originale: https://www.magzter.com/stories/Health/Life-Positive/Regain-balance-with-Rolfing
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Sabato 17 Febbraio, si è tenuto a Noventa di Piave (Ve) presso la sala congressi Base Hotel, un evento di presentazione del "Metodo Rolfing". L'incontro è stato guidato da Pierpaola Volpones, Certified Advanced Rolfer e Insegnante internazionale, insieme ai nuovi Rolfers: Barbara Bon, Karim Lima Da Hora Sauro, Michele Simonetti, Antonio Taune e Cinzia Iezzi, con la partecipazione di Oxana Cretu (in platea) L'evento è stato un'opportunità entusiasmante per esplorare il Metodo Rolfing, scoprendo i suoi benefici e apprendendo le sue rivoluzionarie modalità di azione. L'interessante programma è stato integrato con mini sessioni gratuite in cui i partecipanti (su prenotazione) hanno potuto sperimentare il Tocco Rolfing e gli immediati benefici. L'interesse crescente per il Rolfing in Italia è palpabile! Se desiderate migliorare il proprio equilibrio e benessere, provate a cercare il rolfer più vicino cliccando sul link sotto. TROVA UN ROLFER Un grazie a tutti gli intervenuti da parte di Associazione Italiana Rolfing!
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Accade spesso che il nostro corpo si irrigidisca o si blocchi progressivamente, come se qualcosa ne avesse alterato il naturale equilibrio. Questo può avvenire indipendentemente dal fatto che si faccia o meno sport e movimento. Come mai? Le cause posso essere molte, ma possiamo individuarne principalmente sei: la forza di gravità, gli errori posturali, le lesioni, le malattie, un esercizio fisico eccessivo, errato o carente, i disturbi emotivi. La Forza di Gravità La forza di gravità, che la maggior parte di noi si limita semplicemente a dare 'per scontata' e tende a non considerare, è in realtà ciò che caratterizza ogni aspetto della vita sulla terra. Essa comprime, tende, contorce e piega il nostro corpo, senza mai interrompersi. Quando però ci si entra in conflitto, emergono alcune stimolazioni sensoriali del corpo, come la stanchezza cronica o i problemi nei movimenti, che nascono proprio per segnalarci un malessere. Il Movimento e il gesto motivante Per vivere meglio, dunque, è fondamentale conoscere il nostro corpo ed avere un corretto senso del movimento. Questo, a seconda delle condizioni della 'struttura', può essere di diverso tipo: sottile, acuto, ricettivo, inattivo. Oppure può inibirsi, fino ad arrivare alla paralisi. Basta infatti che una tensione si instauri spasmodicamente in un segmento corporeo per comprometterne la coordinazione motoria, e con essa l'abilità di reazione agli stimoli del mondo esterno. In casi simili, l'esercizio fisico può aiutare, ma non risolve il problema. A farlo è l´approccio, il gesto motivante, che renderà il movimento una espansione del momento, in una sorta di continuo dialogo tra spazio e tempo nel quale il corpo si muove in relazione alla forza di gravità. Lo Sport e la percezione del Movimento Se la percezione dei nostri movimenti è un aspetto fondamentale per la vita di chiunque, lo è a maggior ragione per chi pratica sport, a qualunque livello. I movimenti ripetitivi e agonistici che ricorrono in molte discipline richiedono precisione e concentrazione su precise parti del corpo. Ad esempio, un tennista dalle spalle 'cascanti', continuerà a tenerle in tensione pur allenandosi per lungo tempo. Allo stesso modo, un corridore che ha degli arti rigidi potrà correre per decine di chilometri senza essere in grado di avvertire le tensione e l'usura dei propri tessuti. Come fare, allora, ad avere la consapevolezza necessaria per muoversi in modo armonico ed efficace nello spazio? Il Rolfing® è la soluzione Il Rolfing è la soluzione a questo tipo di problematiche. Il metodo corporeo creato dalla Dr. Ida Rolf è un vero e proprio processo educativo che ha come obiettivo l'affinamento della comunicazione con il proprio spazio interiore, affinché il movimento possa essere potenziato ed eseguito in armonia con la forza di gravità. Per raggiungere questo obiettivo, il Rolfer pratica al cliente delle manipolazioni del tessuto connettivo e gli fa eseguire specifici esercizi di percezione corporea che, come risposte del sistema nervoso alla organizzazione delle masse corporee nello spazio, doneranno al cliente una maggiore rilassatezza. In questo modo, la persona che prima era sopraffatta dai dolori articolari e dalle lesioni (o peggio ancora che soffriva di problemi tali da impedirgli il normale movimento) si potrà liberare da tutte le tensioni per tornare a godere del proprio benessere psicofisico. di Nicola Carofiglio Certified Advanced Rolfer – Rolf Movement Practitioner
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"Perché il percorso proposto da questo scienziato francese del movimento riesce a fondere il lavoro sul corpo, sulla postura e sulle emozioni con una facilità stupefacente. Già responsabile del Dipartimento di Analisi del Movimento dell’Università di Parigi, è studioso e allievo di Ida Rolf, la ricercatrice newyorchese che per prima ha creduto al ruolo centrale della forza di gravità. Terapeuta delle più grandi étoile della danza, Godard lavora anche in Italia: esperto di riabilitazione post operatoria per il tumore al seno, ha contribuito ai gruppi di ricerca del CNR coordinati dall’oncologa e psicologa Gemma Martino." [Davide Burchiellaro (MarieClaire)] Di seguito l'intervista ad Hubert Godard tradotta in italiano da Rolfing® Veneto Traduzioni a cura di Rolfing Veneto • Pubblicato il 5 ott 2017
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Dedicato a chi volesse comprendere meglio il Rolfing ®S.I., la sua filosofia e approfondire il proprio eventuale desiderio di diventare "Certified Rolfer ™" Questo workshop-weekend si propone di aiutare il candidato a comprendere se l’Integrazione Strutturale Rolfing® , il relativo metodo di studio, così come strutturato in ERA e RISI, e la prospettiva lavorativa che si apre alla fine del Training di Base, facciano al caso proprio. Si avrà la possibilità di fare esperienza del Rolfing da una prospettiva diversa rispetto a ciò che si sperimenta nel ricevere le sedute individuali. Insegnanti esperti del metodo Rolfing S.I. vi introdurranno al background teorico del Rolfing e si avrà anche una concreta opportunità di ottenere una panoramica generale sulla pratica stessa. Durante questo workshop si farà esperienza di: • la storia di Rolfing® S.I. e Rolf Movement™ • il tessuto connettivo e la gravità • analisi strutturale del corpo • anatomia, palpazione e lavoro pratico • basi di tocco (parte pratica) • gravità e movimento • mini sessione di Rolfing (demo) • teoria, esperienza di sé, esercitazioni e scambi con gli altri studenti Aver ricevuto le 10 sessioni di Rolfing non è richiesto, tuttavia è raccomandabile aver fatto su di sé esperienza di almeno una sessione. Per iscrizioni e informazioni scrivi a infotraining@rolfing.it oppure chiama il 337222627
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Ecco la testimonianza "a caldo" di Barbara dopo la conclusione dei seminari di TOUCH dei Summer Camp 2021 di Formazione Rolfing Italia... l'emozione e la soddisfazione del suo volto è per noi motivo d'orgoglio! Un GRAZIE A TUTTI I PARTECIPANTI, vi ricordiamo che è ancora possibile iscriversi ai moduli di MOVEMENT di Settembre 2021 sul sito di formazionerolfing.it. Un modo per approfondire in piena libertà tematiche inerenti alla dinamica del movimento. Si ringrazia l'Insegnante Pierpaola Volpones per il prezioso contributo. SCOPRI I SUMMER CAMP
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Rolfing®S.I., danza e arti marziali interne L´architettura esperienziale del movimento di Nicola Carofiglio Il concetto di architettura del movimento deriva dalla possibilità che il mio passato di danzatore e l´essere approdato alla pratica e studio di tecniche corporee "interne" quali Shiatzu, Taiji e finalmente Rolfing®SI, mi hanno concesso di sentire e quindi conoscere il corpo in movimento dall´interno e dall´esterno. L´idea di una architettura corporea sperimentale è ancora oggi esclusa da tutti gli ambiti dove il corpo ha un ruolo fondamentale: formazione medica, nella pratica della maggior parte degli sport, negli ambienti come teatro e musica. Quando si studia anatomia nel modo classico, questa non è mai sperimentata dall´interno, ma sempre tramite intermediari quali libri, modelli, cadaveri. Il medico o terapista, nelle loro formazioni, ambiscono a una comprensione intellettuale, oggettiva, scientifica, della struttura di un fegato, delle sue interrelazioni e funzioni con altri organi. In questo caso i latini direbbero "cognosco". Le discipline del movimento quali danza e arti marziali ambiscono a sentire il corpo nel suo istante vivo per coglierne le diverse implicazioni e variabili. In questo caso i nostri saggi antenati utilizzerebbero il termine "sapio", radice di sapere e assaporare, gustare. Cognosco e sapio sono due aspetti a mio avviso complementari. È possibile studiare e verificare gli enunciati e modelli dell´anatomia cognitiva focalizzando l´attenzione allo spazio interno del corpo e rilevare il livello di percezione e consapevolezza interiore ed esteriore (interocezione ed esterocezione), la qualità della voce, del respiro, dei volumi, del contatto, la pesantezza e/o leggerezza di una posizione o movimento. Fin dai primi giorni della nostra vita ap-prendiamo e com-prendiamo dal mondo circostante con il nostro corpo. Se alcune aree di esso sono poco "assaporate" e conosciute, non limitiamo solo la nostra funzionalità fisica, ma anche quella psichica. Se la interrelazione, ad esempio, tra tibia e perone, ossa collocate tra ginocchio e piede, fosse limitata in quanto usate nel nostro schema e immagine corporei come se fossero un unico osso, avremmo un misero rapporto con il pavimento e di conseguenza delle limitazioni con la percezione dello spazio. Per un atleta o una danzatrice ciò avrebbe delle ripercussioni nel salto, nella corsa...e un salto non è forse anche il movimento verso qualcosa che ho davanti me, verso l´altro? Il desiderio non è un salto emotivo della mia psiche? Avere due ossa con una membrana tra di loro (uno spazio pieno-la membrana interossea) al posto di una „cosa“ sola, permette una maggiore stabilita´ fisica e mentale trasmessaci dal suolo. L´ attenzione particolare dedicata al sistema fasciale connettivale, la cui indagine puo´ aiutare a comprendere come condizioni emotive e di pensiero modificano il nostro corpo e viceversa, fa emergere la dimensione viscerale nel movimento, aspetto spesso ignorato nella cultura occidentale. Nei primi mesi di vita l´organismo è fondamentalmente al servizio delle proprie viscere. Il sistema nervoso centrale poco elaborato, l´apparato muscolo-scheletrico abbozza le prime relazioni tensili con la gravità. Siamo tutt´uno con gli organi. Moveo, ergo sum. Man mano che cogito, ergo sum, il viscerale sarà trattenuto, sarà intimizzato e intimorito per lasciar posto al controllo. L´organismo liquido, che appartiene alla fase preverticale, diviene struttura-corpo. Nicola Carofiglio Certified Advanced Rolfer®