Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing® - Rolfing®: armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Integrazione Strutturale, Postura , Benessere, Fascia
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Negli ultimi anni, c'è stata una crescente tendenza ad abbracciare il movimento naturale e abitudini posturali più salutari. Una pratica che sta guadagnando notevole popolarità è l'uso di scarpe a piedi nudi definita anche Barefooting ovvero l'uso di calzature minimaliste progettate per simulare la sensazione di camminare a piedi nudi, fornendo al contempo protezione e supporto. Gli appassionati di fitness e gli atleti sono fortemente entusiasti per le scarpe a piedi nudi, e molti Rolfers®, iniziano a raccomandarne l'uso. Perchè le scarpe a piedi nudi sono considerate eccellenti per postura e movimento, e perché i Rolfers ne consigliano l'uso? "Con le scarpe a piedi nudi, il mio corpo ha iniziato a allinearsi meglio in una postura eretta, stabilendo una connessione più forte con la terra. Questa sensazione è potente!" - Cliente di Rolfing sulla sua esperienza con le scarpe a piedi nudi. Nella ricerca dell'allineamento naturale, le scarpe a piedi nudi offrono un'opzione convincente. Camminare e correre a piedi nudi si allineano perfettamente con i principi del Rolfing. A differenza delle calzature convenzionali con tacchi o suole ammortizzate, le scarpe a piedi nudi hanno una sottile suola di gomma che consente ai piedi di sentire il terreno sotto di loro, promuovendo una connessione più profonda con l'ambiente circostante. Avere i piedi in stretto contatto con il suolo può risvegliare nuova energia e migliorare la mobilità. Consentendo alle dita dei piedi di funzionare naturalmente, le scarpe a piedi nudi permettono alle articolazioni delle dita di svolgere il proprio ruolo nel momento della spinta. L'aumentata mobilità del piede si traduce lungo la catena di muscoli, fascia e articolazioni, portando a modelli di movimento migliorati e riduzione di problemi legati a ginocchia, fianchi e parte bassa della schiena. Le calzature convenzionali spesso hanno un tacco rialzato e una punta stretta, che possono influire negativamente sugli archi naturali del piede - troppo poco spazio per le dita può portare a disallineamenti dei piedi e delle dita. I Rolfers hanno da tempo compreso l'importanza di bilanciare la fascia e i muscoli attraverso le gambe per creare archi e favorire una funzione più sana del piede. Le scarpe a piedi nudi forniscono lo spazio necessario affinché le dita dei piedi supportino il nostro equilibrio mentre ci muoviamo (corriamo, camminiamo, ecc.), facilitando così una distribuzione equilibrata del peso corporeo attraverso caviglie, talloni e avampiede. Passaggio alle Scarpe a Piedi Nudi con il Supporto del Rolfing Il passaggio alle scarpe a piedi nudi potrebbe richiedere alcuni adattamenti nei modelli di movimento o persino il riapprendimento del modo di camminare. È particolarmente importante bilanciare l'impatto del tallone con un movimento dinamico dell'avampiede. Le sessioni di Rolfing possono aiutare significativamente in questo processo, affrontando schemi di tensione nel corpo, soprattutto nella pianta del piede, polpacci, ginocchia e fianchi. Lavorare con un Rolfer locale durante questa transizione può agevolare un adattamento più fluido e potenziare i benefici dell'esperienza a piedi nudi. "Quando ho iniziato a indossare scarpe a piedi nudi, la mia schiena ha cominciato a farmi male dopo un po'. Avevo la sensazione che il mio sistema corporeo non potesse adattarsi da solo o avesse bisogno di più tempo per regolarsi. Dopo le mie sessioni di Rolfing®, ho sperimentato una connessione diversa e più innata con il suolo. I miei piedi sembravano essersi espansi, necessitando di più spazio. Le calzature convenzionali non erano più confortevoli. La nuova connessione con la terra è stata notevolmente impattante." - Cliente di Rolfing Come Mantenere gli Effetti a Lungo Termine? Una volta che il corpo ha subito sessioni di Rolfing e si è adattato alle scarpe a piedi nudi, è essenziale mantenere la nuova posizione e la sensazione di essere ancorati. Le scarpe a piedi nudi possono contribuire a sostenere i benefici del Rolfing, supportando l'allineamento naturale del corpo e promuovendo la mobilità e l'integrazione continue. Rolfing e scarpe a piedi nudi condividono una profonda sinergia nella ricerca dell'allineamento naturale, della postura ottimale e della mobilità migliorata. Unendo i principi del Rolfing all'uso di scarpe a piedi nudi, le persone possono vivere un percorso trasformativo verso una migliore salute e benessere fisico. Il percorso potrebbe richiedere alcuni adattamenti e guida, ma i benefici sono inestimabili - un corpo più forte, più equilibrato che si muove con grazia e facilità in armonia con le forze della gravità. Articolo originale tratto da European Rolfing Association, versione originale qui
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JAMIE STONE condivide con noi la sua esperienza con il Rolfing® e ci racconta come questo metodo le abbia donato sollievo al mal di schiena che quotidianamente la affliggeva a livello lombare: "... Una cosa che il Rolfing® mi ha davvero insegnato è quanto sia importante muovere il tuo corpo, specialmente quando superi i trenta (..) Non ho più quei terribili dolori alla parte bassa della schiena. Se hai mai provato qualcosa di simile, so che probabilmente sarai d'accordo con me! ..." LEGGI L'ARTICOLO ORIGINALE QUI Pubblicato su hellogiggles.com Autore: JAMIE STONE - 31 Maggio, 2018 Articolo in inglese su European Rolfing® Association
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In un articolo pubblicato il 04/12/2019 sulla nota rivista dedicata al benessere Healing Holidays, si evidenzia come la pratica del Rolfing possa essere un valido ausilio in caso di disturbi respiratori e digestivi: Una respirazione corretta aiuta a promuovere la peristalsi, le contrazioni muscolari simili a onde che spostano il cibo lungo il tratto digestivo, può migliorare la circolazione sanguigna, aumentare l'assorbimento di ossigeno e nutrienti e ridurre lo stress. Una migliore idratazione aiuta il corpo a rimanere più flessibile e resistente... Rolfing® , incide positivamente sulla respirazione ma anche nel corpo nella sua integrazza, accrescendo il benessere generale sia fisico che mentale. Un estratto dall'interessante articolo "ROLFING® INTEGRATION STRUCTURAL" sulla relazione tra problemi posturali e disturbi respiratori e digestivi cronici, pubblicato su healingholidays.com Articolo pubblicato su European Rolfing Association; leggi tutto qui Fonte: healingholidays.com Original: ROLFING® STRUCTURAL INTEGRATION
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"Il Benessere corporeo (e non solo) si esprime nella forma e nella fluidità del movimento. Il Rolfing®, in breve tempo, ridà forma al tuo benessere in modo visibile e duraturo. Grazie al lavoro sulle Fasce e alla rieducazione corporea possiamo ringiovanire il nostro corpo e riapropriarci di una flessibilità e fluidità da tempo dimenticata.“ Maggiori informazioni su www.rolfingveneto.org Maggiori informazioni su Roberto Rosolen qui
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L'inizio di un nuovo anno scolastico porta eccitazione e gioia sia per i bambini che per i genitori, tuttavia, un aspetto spesso trascurato è l'impatto dei pesanti zaini scolastici sui nostri piccoli studenti! Gli zaini scolastici sovraccaricati possono portare a stanchezza, tensione muscolare e dolori alla schiena. Inoltre, possono causare problemi posturali a lungo termine, come la distorsione delle curve naturali della colonna vertebrale e l'arrotondamento delle spalle. Come genitori responsabili, è cruciale adottare misure pro-attive per proteggere la postura dei nostri figli. In questo articolo esploreremo alcune modalità efficaci per preservare la postura del nostro bambino quando porta uno zaino scolastico. Misura Corretta dello Zaino Scolastico l primo, e più essenziale, passo per proteggere la postura del tuo bambino è assicurare la misura corretta dello zaino scolastico. Lo zaino dovrebbe essere regolato in modo ottimale per aderire saldamente alla schiena del bambino, con il carico distribuito uniformemente. Le spalline regolabili e imbottite, insieme a una cinghia toracica e una cinghia in vita, possono ridurre significativamente il peso sulle spalle e alleviare lo stress sulla colonna vertebrale. Controlla e regola regolarmente le cinghie man mano che il tuo bambino cresce, per assicurare un fit confortevole e di supporto durante tutti gli anni scolastici. Fai fare Esercizio e Sport e incentiva il tuo bambino a partecipare a un'attività fisica regolare e a praticare sport. Questo non è solo benefico per la loro salute generale, ma gioca anche un ruolo cruciale nella protezione della loro postura. L'esercizio aiuta a rafforzare i muscoli, migliorare la flessibilità e alleviare la tensione accumulata dal trasporto di pesanti zaini scolastici. L'attività fisica quotidiana promuove un sistema muscolo-scheletrico ben equilibrato e contribuisce a una postura più sana. Favorisce anche un atteggiamento positivo nei confronti dell'essere attivi, il che sarà di beneficio al tuo bambino per tutta la vita. Rolfing® come Misura di Supporto Il Rolfing® è un metodo potente ed efficace per sostenere la postura e il benessere generale del tuo bambino. La Rolfing è una tecnica manuale orientata alla fascia corporea che mira a ottimizzare la struttura del corpo, rilasciare tensioni e migliorare la flessibilità. Questo approccio delicato e mirato può sostenere la postura eretta, contrastare posture sbagliate, tensioni e blocchi, e prevenire efficacemente il dolore. Collaborando con un Rolfer® esperto, puoi aiutare il tuo bambino a mantenere una postura sana durante gli anni cruciali della crescita. Come genitori, è nostra responsabilità assicurarci del benessere e dello sviluppo dei nostri figli e proteggere la loro postura è un aspetto essenziale di questa cura. Seguire questi semplici consigli, può migliorare la qualità posturale del tuo bimbo e prevenire l'insorgenza di condizioni più serie. Dai il benvenuto al nuovo anno scolastico con consapevolezza e adotta misure proattive per garantire che i tuoi figli prosperino sia dal punto di vista accademico che fisico. CONTATTA IL ROLFER PIÙ VICINO Fonte: European Rolfing Association Articolo originale: https://rolfing.org/articles/blog/how-protect-your-childs-posture-when-wearing-school-bag?ra
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Martedi 18 Settembre ore 20:30 a Conegliano e Mercoledi 26 Settembre ore 20:30 a Fiume Veneto, Roberto Rosolen, Certified Rolfer™, presenterà il metodo Rolfing® spiegando modalità di azione e benefici. L'ingresso è gratuito previa prenotazione. Maggiori informazioni qui
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Lunedì 16 dicembre 2019 dalle ore 20:30 alle 22:00, una serata dedicata al Rolfing® e ai suoi benefici presso Rolfing Veneto Via L. Einaudi 124, 31015 Conegliano. I ritmi frenetici di oggigiorno, lo stress, la stanchezza e la mancanza di movimento tendono ad irrigidire e disorganizzare il nostro corpo invecchiandolo velocemente. Il Rolfing® ha la capacità di rimodellare il corpo e di creare un vero effetto antiaging che durerà nel tempo. Evento aperto al pubblico, previa prenotazione al 393 490 55 95. maggiori informazioni qui
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Un corpo osservato con un primo colpo d’occhio, può colpirci per la sua estetica, la sua forma. Se osservato più attentamente, cogliamo la sua struttura, la sua tridimensione, la sua relazione con lo spazio. L’organizzazione delle diverse parti di una struttura corporea nello spazio è oggetto di studio della biomeccanica, le cui leggi sono di tipo fisico. Su un piano fisico, la struttura implica un rapporto delle diverse parti tra di loro e con le forze esterne. Una struttura corporea è formata nel suo insieme da un apparato scheletrico e neuro-muscolare che ci consentono di mantenere una posizione eretta, reagire ai fenomeni ambientali e partecipare alla vita in tutte le sue complesse manifestazioni. L’apparato locomotore costituisce una struttura particolarmente complessa dotata di sistemi capaci di recepire vari tipi di informazioni nervose che giungono dai vari settori del cervello o del midollo spinale. La componente scheletrica ha una funzione di sostegno e di strutturazione per la massa muscolare, questo consente una statica, data dalle condizioni di equilibrio delle forze che su di questo agiscono, e da una dinamica che ne regola il movimento. È estremamente affascinante pensare alla complessa organizzazione neurologica, muscolare e fasciale che la nostra struttura compie nello spazio, sia per organizzarsi in statica, rispetto alla forza di gravità, sia dinamica occupando lo spazio che ci circonda. Quasi ogni parte del nostro corpo può eseguire dei movimenti, grazie alle connessioni tra segmenti scheletrici, le articolazioni. Dal tipo di connessione tra due segmenti ossei, ne consegue una limitata libertà di movimento, oppure movimenti completi di rotazione e scivolamento nelle tre dimensioni dello spazio. La connessione fra i muscoli e i vari segmenti ossei si realizza con la formazione di sistemi di leve di vario grado. (cfr. Kapandji - Fisiologia Articolare). Le articolazioni collegano in alcuni casi due o più ossa consentendo estrema mobilità, come avviene ad esempio negli arti; in altri casi uniscono permettono una mobilità più limitata, come le ossa della colonna vertebrale, in altri casi il movimento è quasi impercettibile, come nel cranio. Nell’organizzazione funzionale che regola la fisiologia del movimento, si possono distinguere un’attività eminentemente nervosa, caratterizzata dalla elaborazione dello stimolo a livello del sistema nervoso centrale e dalla sua trasmissione lungo i nervi periferici fino alla fibra muscolare che viene eccitata a contrarsi e un’attività fasica vera e propria caratterizzata dalla contrazione del muscolo e quindi dalla formazione del movimento in un determinato segmento corporeo. E’ facile dedurre quanto sia complesso organizzare l’equilibrio del corpo umano nella gravità. Il nostro equilibrio ruota attorno a un baricentro, che pressappoco si trova a livello del bacino e che è il punto dove viene a collocarsi la risultante di tutte le forze gravitarie; esso coincide anche con il centro di simmetria, se il corpo è omogeneo. Questo equilibrio è possibile grazie a dei sistemi muscolari flessori ed estensori, deputati a flettere il nostro corpo in avanti e a riportarlo eretto per impedire la caduta. Perché ciò avvenga è indispensabile che tutti i segmenti corporei, a partire dalle caviglie, le ginocchia, le anche, ogni piccolo segmento della colonna vertebrale, le spalle e infine la testa trovino il loro punto di equilibrio tra i muscoli flessori ed estensori, ovvero stabiliscano un "piccolo baricentro": La somma che ne deriva da tutti questi baricentri è un corpo in ordine nei suoi vari segmenti e il baricentro principale della struttura intera è in equilibrio. Questa è in sintesi l’integrazione strutturale, l’obbiettivo del Rolfing; riportare in equilibrio la struttura del corpo attraverso un completo sistema di manipolazioni destinate a bilanciare l’assetto dei tessuti connettivi necessari a mantenere in relazione le diverse parti del corpo nello spazio.
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Lunedi 23 Settembre, presso la Palestra Activity Club, via Alfredo Borotti 3 a Piacenza, Andrea Brighi, Certified Rolfer™, offrirà incontri individuali gratuiti dalle ore 10:00 alle ore 16:00. Un'opportunità per scoprire il lavoro corporeo che mira a stabilire armonia ed equilibrio nella struttura corporea. Per Info e Appuntamenti chiamare il 3349518408 Maggiori informazioni su Andrea Brighi su www.andreabrighi.it
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Il 15 Settembre presso il "Parcolistico" Centro Nuoto di Vignola, Maria Cristina Crivellari, Certified Advanced Rolfer™ Rolf Movement™ Practitioner, presso il suo stand offrirà informazioni sul metodo Rolfing e suoi benefici. In occasione dell'evento verrà effettuata una breve presentazione esperienziale di gruppo di Rolfing Movement™ dove verrà utilizzato il corpo libero, rolls per l'allungamento fasciale e lo strumneto soulsospension per decomprimere e risentire il proprio centro. Per informazioni contattare Rolfing Modena o direttamente Maria Cristina Crivellari
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Jone Kaliunaite, insegnante di Viola, spiega quali siano i benefici del Rolfing® per i musicisti e come questo metodo sia perfetto per “autoregolarsi” affrontando in modo efficace i problemi fisici dei musicisti professionisti. Ecco un estratto dell’articolo integrale pubblicato su European Rolfing Association. La formazione strumentale musicale si basa su tre fondamenti: ▪ Formazione tecnica / postura e struttura pratica ▪ Espressione musicale/emotività, sensazioni e loro realizzazione ▪ Prespettiva storica e analisi delle opere. In qualità di insegnante di viola, nel mio lavoro di insegnamento quotidiano ho spesso riscontrato problemi fisici che causano frustrazione o insofferenza negli studenti. Non importa quanto sia talentuosa la persona, non importa quanto uno strumento sia suonato bene, a un certo punto arrivano ii dolori o i problemi più seri… “”Personalmente ho provato diverse tecniche: Yoga, Agopuntura, Osteopatia, Terapia craniosacrale, Dispo kinesis e Take Tina. Si rivelano ottimi "piccoli approcci di riparazione" ma non qualcosa di completo. Nessuno ha avuto un effetto così grande come Rolfing: il mio corpo ha iniziato a autoregolarsi, si sono aperte nuove vie, si è risvegliata una responsabilità nei confronti del corpo e soprattutto la percezione psicologica ha vissuto un grande cambiamento. Sono diventata più vigile, stabile, calma e sicura durante una performance Autore: Current Rolfing student (Modular Training 2021-2023), musician and music professor, Jone Kaliunaite - Germany Photo Credit: Francois Sechet LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE
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È il terrore di tutti i musicisti professionisti, perché impedisce di effettuare i movimenti necessari per suonare lo strumento. Parliamo della distonia, un disturbo caratterizzato da tensioni e movimenti involontari che, se concentrata in una parte del corpo, è detta focale. Alessandro Bares, musicista professionista italiano, violino, primo violino, direttore e fondatore di diversi gruppi, ha dovuto interrompere la propria carriera a causa della distonia focale: questo stop forzato è durato ben dieci anni. Un problema al terzo dito della mano sinistra, che dopo quindici anni di tentativi, solo il metodo Rolfing è riuscito a risolvere restituendolo finalmente alla musica. Curato inizialmente come epicondilite, poi come fibrosi, finalmente un chirurgo della mano emettete la diagnosi di distonia focale. Dopo diverse cure, un neurologo dichiara che non si può fare nulla. Quindi Bares si rivolge alle medicine alternative e poi a uno psicologo, ipotizzando che si potesse trattare di un disagio psicosomatico. senza Anche questa volta non arriva alcun risultato. La svolta arriva con la visita a Monaco di Baviera da un Ortopedico, anche lui violinista, specializzato in musicisti: ipotizza che il problema sia partito dal muscolo. Proprio a Monaco, in cui si trova la centrale europea del Rolfing, nasce in Bares l’idea di provare questo metodo, al fine di provare ad equilibrare tutto il corpo, cercando di alleviare le tensioni muscoli presenti nell’intera struttura. “Il problema non era focalizzato sul terzo dito, quello era il sintomo – spiega Bares - il problema era la coordinazione dei muscoli di tutto il corpo”. Il Rolfing si sviluppa lungo dieci incontri, attraverso la manipolazione della fascia (tessuto connettivo, recentemente battezzato interstizio, e classificato ufficialmente dalla comunità scientifica come organo, a tutti gli effetti!). Attravero la Serie di Dieci sedute Rolfing, personalizzate su ciascun cliente grazie al Bodyreading (osservazione fine del corpo in statica e movimento), ridona al corpo e alla psiche leggerezza, vitalità e armonia, grazie al sopraggiungere di un’accresciuta consapevolezza corporea e migliore funzionalità motoria. Il Rolfer educa il corpo a percepire cosa significhi essere ben allineati ed organizzati nello spazio gravitazionale, trasformando questa forza fisica in un vero e proprio strumento di informazione e sostegno posturale, Il risultato è un maggiore benessere, meno dolori e tensioni, un miglioramento del rendimento nelle attività quotidiane e l’adozione di atteggiamenti posturali più adatti per performance più efficaci: come quelli necessari a chi suona uno strumento per più ore al giorno. “I muscoli di una mano sono come i membri di un’orchestra – conclude Bares - L’orchestra suona bene se tutti gli strumenti suonano bene. Allo stesso modo tutto il corpo funziona molto bene se ogni singolo muscolo fa molto bene il suo lavoro”. Per saperne di più sull’applicazione del metodo Rolfing ai musicisti clicca qui (www.masavoi.com)
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Il 25 marzo alle ore 17.00 a Palermo, presso Arci-Fontaro', si terrà la Conferenza Scientifica: "Diabete, malattie cardiovascolari, allergie, tumori, parkinson, alzheimer…si possono curare, prevenire, arginare? Si, con l'applicazione delle nuove frontiere scientifiche della nutrizione umana" “Crediamo che il regalo più grande che puoi fare a te stesso e alla tua famiglia sia la salute” Borre Gjersvik, CVO Eqology Un corpo in equilibrio significa più dinamica, minor sforzo, maggiore risultato. Il Rolfing insegna al corpo come muoversi più facilmente, come stare in equilibrio e come godere della vita in modo più completo, in armonia con se stessi e con l’ambiente circostante. E’ necessario ottimizzare la salute cellulare per una mente più fresca, per un cuore più in salute ed un sistema immunitario attivo e sano. Senza una nutrizione coerente è difficile avere tessuti resilienti e disponibili al miglioramento. Una conferenza scientifica in cui si parlerà di come le nuove frontiere della nutrizione ci possono aiutare a incrementare il benessere delle cellule e dei tessuti; come I Micronutrienti essenziali ci possono aiutare a trovare una salute migliore, a migliorare le nostre prestazioni, a invecchiare meglio. “La mia teoria è che quando il corpo è ben allineato e funziona correttamente, ci sono poche malattie e meno stress”. Dr. Ida Rolf Per l'ingresso è previsto il tesseramento arci (costo 5 euro) che consente l'ingresso per un anno a tutti i circoli Arci d'Italia, più un contributo di 3 euro sempre per Arci. RELATORI Marina Blandini, Rolfer e Mentore del Metodo Rolfing - www.rolfingsicilia.it - 349 239 5596 Marzia sucameli, nutrizionista clinica, dottore di ricerca in emato-oncologia e medicina interna clinico traslazionale, settore di fisiopatologia delle malattie geriatriche, gerontologia, medicina anti-aging, biologa
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Formazione Rolfing Italia è l’unica scuola di formazione italiana autorizzata dal Dr. Ida Rolf Institute® Europe ad erogare percorsi formativi, seminari e workshop basati sulla filosofia del metodo Rolfing. Con Formazione Rolfing Italia, puoi avviare il tuo percorso per diventare Rolfer® acquisendo le tecniche di tocco tipico del Rolfing e di manipolazione corporea, a scopo educativo. Puoi raggiungere una conoscenza avanzata di Anatomia e Fisiologia del corpo umano; comprendere e sperimentare lo sviluppo di una piena consapevolezza del corpo in movimento e delle sue relazione con la forza di Gravità. Formazione Rolfing® Italia eroga corsi di Alta Formazione dedicati a professionisti del settore del benessere, a chi desidera iniziare un percorso per esercitare la professione del Rolfer e per i Rolfer che desiderano continuare ad aggiornare le proprie competenze. Formazione Rolfing Italia, organizza numerosi workshop e seminari in tutta Italia e durante tutto l’anno offrendo a tutti i professionisti del settore del benessere di migliorare le proprie tecniche di manipolazione corporea, le proprie conoscenze in anatomia, fisiologia, tocco e movimento. Molti dei corsi erogati permettono di acquisire i crediti formativi della Continuing Education, in accordo con gli alti standard formativi del Dr. Ida Rolf Institute® (DIRI) – USA & EU Basic Rolfing Training, Continuing Education per Rolfer. ACCEDI ALLA FORMAZIONE
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Sorprendentemente alla lista delle sensazioni enterocettive si è aggiunto il senso del tocco affettivo, sensuale e piacevole. Questa scoperta è nata da una serie di esami su di un particolare paziente privo di afferenze mieliniche, in cui si è osservato che accarezzando lentamente la pelle con una spazzola morbida si è riusciti ad innescare una debole sensazione piacevole, anche se in realtà, il paziente non era stato in grado di riconoscere da quale direzione venissero le carezze. La risonanza magnetica funzionale ha dimostrato che questa sensazione vaga è stata accompagnata da una chiara attivazione della corteccia insulare, mentre nessuna attivazione è stata vista nella corteccia somatosensoriale primaria. (Olausson et al 2010). Sulla base della innervazione della pelle dei primati e di successivi studi con altri pazienti si è concluso che non vi è duplice innervazione tattile nella pelle umana pelosa: oltre a fibre afferenti mieliniche a conduzione veloce, vi è un sistema di conduzione lenta di fibre amieliniche C tattili (CT), afferenze che rispondono al tocco delicato. Le afferenze tattili C sono un tipo distinto di fibre amieliniche a bassa soglia di meccanorecettori che sono collegate con percorsi interocettivi neurali. Tali afferenti hanno una velocità di conduzione lenta (da mezzo secondo ad uno di ritardo dal momento dello stimolo all’arrivo al cervello). Poiché questo tipi di recettori non sono mai stati trovati nella pelle glabra (aree con assenza di pelo, come il palmo della mano e l’area plantare del piede) nonostante numerose registrazioni microneurografiche, si suppone che siano presenti solo nella pelle pelosa. Le cellule vengono stimolate da una leggera pressione sulla pelle e rispondono prevalentemente ad un tocco dolce e carezzevole. Le afferenze tattili C sono collegate a specifiche aree del cervello: la corteccia insulare, il solco temporale superiore posteriore, la corteccia prefrontale mediale e la corteccia cingolata dorso anteriore, che sono noti per essere attivati dal tocco affettivo (McGlone et al 2014). Si è concluso che la pelle dei primati contiene particolari recettori tattili che formano un sistema per il tocco sociale che può essere alla base della risposta emotiva, ormonale (ad esempio l’ossitocina) e quelle affiliative al contatto simile ad una carezza, cioè quello pelle-a-pelle tra gli individui. La profonda importanza di un tale sistema per la salute umana e il suo benessere è stato a lungo indicato (Montague 1971), almeno dal classico studio di Harlow (1958) utilizzando un neonato di scimmie Rhesus che esprimono affetto per una madre surrogata in risposta al comfort tattile . Ciò è ribadito da McClone et al. (2014) che ha suggerito l’ "ipotesi del tocco affettivo": il ruolo essenziale del sistema CT è quello di fornire un meccanismo di periferiche per la segnalazione di un piacevole contatto pelle-a-pelle negli esseri umani, promuovendo in tal modo il tocco interpersonale e il comportamento affiliativo. Fascia come un organo di interocezione Nei tessuti muscolo-scheletrici solo una piccola quantità di terminazioni nervose sensoriali sono meccanocettori mielinici legati alla propriocezione, come fusi muscolari, recettori Golgi, corpuscoli di Pacini o terminazioni di Ruffini. Prevalentemente, circa l'80% dei nervi afferenti, termina in terminazioni nervose libere (Schleip, 2003). I ‘recettori muscolari interstiziali’ che si trovano nei tessuti fasciali come l'endomisio o il perimisio sono collegati sia con i neuroni amielinici afferenti (allora si chiamava tipo IV o fibre-C) o assoni mielinizzati (tipo III o fibre Ad). Infatti il 90% di queste terminazioni nervose libere appartengono al primo gruppo, i neuroni C con fibre a conduzione lenta. Gli studi di imaging Funzionale magnetico di Olausson et al. (2008) hanno rivelato che la stimolazione di queste fibre neuronali C producono l’ attivazione della corteccia insulare (che indica un chiaro ruolo interocettivo di questi recettori) e non della corteccia primaria somatosensoriale che di solito è attivata da input propriocettivi. La sorprendente conclusione di questo è che il numero di recettori interocettivi nei tessuti muscolari di gran lunga oltrepassa la quantità di terminazioni propriocettive. Quantitativamente, si potrebbe stimare che per ogni nervo propriocettivo che termina in questi tessuti sono più di 7 le terminazioni che potrebbero essere recettori interocettivi. Mentre alcune di queste terminazioni nervose libere sono termorecettori, chemiorecettori, o hanno funzioni multimodali, la maggior parte di loro funzionano infatti come meccanocettori, che significa che sono sensibili alle tensioni meccaniche, pressione o deformazione di taglio. Mentre alcuni di questi recettori sono recettori ad alta soglia, è stato dimostrato che una porzione significativa (circa il 40%) può essere classificato come recettori a bassa soglia, che sono sensibili al tocco leggero, anche al tatto leggero come quello del “ pennello di un pittore" (Mitchell & Schmidt 1977). Molto probabilmente sono sensibili al dolce allungamento del tratto miofasciale eseguito da terapeuti. Tratto da Fascial Fitness Australia Traduzione di Barbara Valaguzza, Certified Rolfer®
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Versione integrale della live facebook registrata il 9 Aprile 2021 con tema: Rolfing e Yoga Approfondimenti sui metodi yogici dal punto di vista del Rolfing. Tra ricerca, tradizione, innovazione e applicazione, in occasione del 125esimo anniversario della nascita di Ida Pauline Rolf, l'Associazione Italiana Rolfing, a partire dal 20 Marzo, ha lanciato una serie di incontri tematici, online e gratuiti, con diversi professionisti del lavoro corporeo, che hanno già integrato, con successo, nel loro flusso di lavoro quotidiano le ultime scoperte sulla Fascia. Un'apertura alla conoscenza di come la geniale intuizione di Ida Pauline Rolf abbia orientato la Ricerca Scientifica e di come le relative scoperte abbiano migliorato la pratica professionale. In questo incontro, si parla di Rolfing e Yoga con approfondimenti sui metodi yogici dal punto di vista del Rolfing®. Moderatrice Marina Blandini Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement Intervengono: Carla Ferrara Insegnante di Yoga, operatore Ayurvedico, Rolfer Tara Fraser Insegnante di Yoga e Rolfer Federica Panichi Insegnante Yoga Pierpaola Volpones Chair della Faculty Europea del Rolfing Regia di Eleonora Celli Presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia - www.formazionerolfing.it
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L'Associazione Italiana di integrazione strutturale Rolfing® si prefigge i seguenti scopi: riunire i Rolfer™ italiani, ovvero i professionisti attestati dal Dr. Ida Rolf Institute® (D.I.R.I., già R.I.S.I.) e dallo European Rolfing® Association e.V. (E.R.A.) difendere i loro diritti e interessi professionali diffondere la conoscenza e gli obiettivi del Rolfing in Italia promuovere corsi di aggiornamento per i suoi membri; corsi introduttivi al Rolfing; formazione di base per diventare Rolfer; vigilare affinché i membri rispettino le regole etiche e professionali come specificato nello Statuto dell'Associazione. interfacciarsi con i clienti anche a garanzia dei professionisti che riunisce. rispondere ai criteri richiesti dalla L.4/2013 COME SI DIVENTA SOCI Possono iscriversi all'Associazione tutti coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dallo statuto. Ogni candidatura viene valutata dal Consiglio Direttivo. I soci compaiono nell'elenco online con i propri dati e il titolo attribuito. L’operatore, il Rolfer™, aderente all’associazione è colui che ha concluso la formazione professionale, ed è quindi in possesso dell'attestato di “Certified Rolfer™” rilasciato dal Rolf Institute of Structural Integration Boulder (CO) USA. Rimane iscritto all'elenco il professionista socio che partecipa alle necessarie iniziative di formazione permanente.
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Al via il nuovo programma di webinars GRATUITI promossi dall'European Rolfing® Association (ERA), che si terranno per l'intero mese di Maggio. ERA ha collaborato con alcuni dei principali insegnanti internazionali Rolfing® per offrire una serie di 7 webinars GRATUITI dedicati sia a noi Rolfers™ che a tutti i professionisti nel campo della salute e del benessere. I webinar sono ad accesso libero fino ad esaurimento posti e saranno erogati tramite la piattaforma Zoom Meeting. Ogni webinar sarà poi messo a disposizione per tutti gli iscritti che sono riusciti a seguirli in diretta. Per accedere ai webinar basta compilare il form di iscrizione e attendere le e-mail di invito con le istruzioni per accedere; queste verranno inviate a partire da due giorni delle date in programma. QUI LA LISTA DI TUTTI I WEBINARS IN PROGRAMMA Tra i Teachers, nomi illustri del panorama Rolfing® Internazionale: Robert Schleip, Pedro Prado, Jonathan Martine, Pierpaola Volpones, Kathrin Grobelnik, Kevin Frank, Caryn McHose, Juan David Velez e Peter Schwind.
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Deborah Gorrieri e Pierpaola Volpones organizzano una giornata dedicata a "coltivare la presenza nel corpo" con esercizi di movimento e meditazione attiva. "La sensorialità è una capacità che ognuno di noi possiede. Tocco una superficie liscia come la seta o ruvida come la corteccia di un albero: cosa provo? Un canto arriva dalla mia radio o un grido dalla strada attirano la mia attenzione: cosa provo? " DATA E LOCATION Domenica 14 ottobre, Lago Riviera a Viserba di Rimini / Via Fattori, 23 dalle 9.00 alle 13.00 PER INFORMAZIONI Telefono: 347 4278409 Mail: info@volpones.it Maggiori info al seguente link Pierpaola Volpones è Certified Advanced Rolfer™, Rolf Movement™ Pratictioner, Insegnante internazionale di Rolfing® e Rolf Movement™ Maggiori informazioni qui
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Il percorso di formazione per diventare Rolfer™ dura circa 3 anni; è strutturato inn moduli, suddivisi in tre fasi. Di seguito la descrizione dei corsi, ma scrivendo a info@formazionerolfing.it riceverai assistenza e maggiori dettagli. Non dimenticare dei visitare il nostro sito dedicato alla scuola: formazionerolfing.it Basic Rolfing® Training (BRT) Livello Uno comprende nove seminari, ognuno della durata di 3 giorni: la partecipazione a tutti i corsi del Livello_Uno rilascia un attestato di "Myofascial Release Practitioner" Fase Due composta da 10 moduli, per un totale di 34 giorni suddivisi nell'arco di 14 mesi circa; Fase Tre composta da 6 moduli, per un totale di 30,5 giorni suddivisi nell'arco di 6 mesi circa. Tutti i corsi prevedono lezioni, esercizi ed esercitazioni svolti all'interno della classe. Agli studenti è richiesto di dedicare del tempo anche dopo la classe, per approfondire gli argomenti presentati. E' richiesta la frequenza del 100% delle ore. Gli strumenti didattici utilizzati comprendono: lezioni teoriche, proiezioni di diapositive e/o video, discussione, utilizzo del manichino per costruzioni anatomiche, esercizi di esplorazione e movimento, esercitazioni di tocco, simulazioni di contesti terapeutici. Gli studenti sono tenuti a partecipare a tutte le attività. Gli insegnanti promuovono un'attitudine di non-competitività per favorire la collaborazione fra gli studenti. Inoltre, la scuola incoraggia e richiede agli studenti di sviluppare un'attitudine responsabile e matura riguardo al proprio processo di apprendimento, per utilizzare le proprie risorse e rafforzare i punti più deboli. SCOPRI DI PIU' LIVELLO UNO Anatomia, Tocco e Movimento sono i temi dei corsi del Livello 1, corsi basati sui principi sviluppati inizialmente dalla Dott. Ida Rolf e successivamente messi a punto dal gruppo degli insegnanti appartenenti al Dr. Ida Rolf Institute of Structural Integration. I corsi del Livello 1 sono rivolti sia a coloro che vogliono intraprendere una nuova carriera, sia a professionisti dell’area della cura e benessere corporeo come fisioterapisti, osteopati, terapisti manuali, insegnanti di Pilates e di Yoga, per fare alcuni esempi. I corsi forniscono una solida base per il lavoro manuale incentrato sulla fascia e sui principi che considerano la gravità come fattore determinante per una buona postura. Per coloro che si avvicinano al nostro training senza avere alcuna preparazione, la partecipazione ai corsi del Livello 1 fornisce le basi necessarie per accedere ai livelli successivi. Per tutte quelle persone che hanno già una formazione in ambiti di movimento e di intervento manuale, i corsi del Livello 1 forniscono una preparazione specifica che arricchisce le loro abilità e competenze. I corsi del Livello 1 offrono una varietà di temi fra cui scegliere quelli di maggiore interesse individuale. Se vuoi intraprendere la carriera del body work e non hai ancora alcuna esperienza nel settore, ti è richiesto di partecipare a tutti i corsi del Livello 1, di tutte le 3 aree; Se sei un terapista corporeo, manuale o di movimento, convalidiamo la formazione che hai già acquisito con i corsi seguiti precedentemente e con la tua esperienza pratica. Pertanto ti saranno riconosciuti i corsi che vorrai seguire a tua scelta fra quelli del nostro Livello 1 e dovrai obbligatoriamente seguire solo il terzo corso di ciascuna area (Anatomia, Tocco, Movimento) se vorrai continuare la formazione per diventare Integratore Strutturale / Rolfer. La partecipazione a tutti i corsi del Livello 1 rilascia un attestato di “Myofascial Release Practitioner” MOVIMENTO A chi sono rivolti i corsi? A tutte quelle persone che per motivi personali o professionali, vogliono imparare ad utilizzare meglio la forza di gravità. I nostri corsi sono progettati per arricchire le abilità e le conoscenze di professionisti come insegnanti di Yoga, Feldenkrais, Gyrotonic, Pilates, Arti Marziali, insegnanti di ginnastica…, che sono interessati a comprendere come il corpo si organizza rispetto alla forza di gravità. I nostri corsi sono rivolti anche quei professionisti come attori, cantanti, danzatori, musicisti che usano il corpo come strumento del loro lavoro. Struttura dei corsi Si alternano momenti di teoria, esercitazioni pratiche, scambio di lavoro fra gli studenti, lettura del corpo. Ci sono momenti di preparazione prima del corso e di riflessione dopo il corso. Temi 1. Primo corso - Vivere nella Gravita; dinamica della postura Esplorare come viviamo nel campo della gravità; scoprire che la postura è un processo dinamico. Lo stare in piedi richiede una interazione fra il sistema muscolare, schemi di coordinazione e capacità percettive. 2. Secondo corso – Essere in relazione nella Gravità: la dinamica del respiro. La respirazione è un movimento che coinvolge vari aspetti della persona: i muscoli respiratori, la capacità di percepire la spaziosità del proprio ambiente interno, e di entrare in relazione con quello esterno. Scoprire cosa limita o riduce la capacità di fluire fra il nostro ambiante interno ed esterno. 3. Terzo corso – Muoversi nella Gravità: la dinamica del cammino Muoversi nello spazio richiede la capacità di essere stabile e mobile tramite una azione coordinata del movimento di tutte le parti del corpo. Dopo l’esplorazione delle abitudini posturali nel primo corso, e di quelle legate al respiro del secondo corso, ora esplorerete il movimento controlaterale nel cammino, per la ricerca dell’equilibrio nella verticalità. ANATOMIA - LA SCIENZA DELLA VITA A chi sono rivolti i corsi? A tutti coloro che sono interessati allo studio della anatomia per motivi professionali e personali. Imparare l’anatomia umana è di grande aiuto per insegnanti di tecniche di movimento come Yoga, Feldenkrais, Gyrotonic, Pilates, Arti Marziali, insegnanti di ginnastica… per comprendere meglio il funzionamento della architettura corporea. Fisioterapisti, osteopati e terapisti manuali amplieranno le loro conoscenze durante i nostri corsi, che prevedono lo studio del sistema fasciale e delle sue caratteristiche. Struttura del corso Si alterneranno momenti di teoria, palpazione, esercitazione, scambio di lavoro fra gli studenti, lettura corporea. Ci sono momenti di preparazione prima del corso e di riflessione dopo il corso. Temi 1. Primo corso – l’anatomia del sostegno, dal piede al bacino Basi della terminologia anatomica, dalla cellula al tessuto. Elementi di base della palpazione: acquisire sicurezza e famigliarità. Topografia della anatomia delle strutture del supporto: dal piede al bacino. Riferimenti ossei e sistema mio-fasciale del piede, gambe e cingolo pelvico. 2. Secondo corso – anatomia della espressione: dal cingolo scapolare alla mano e al viso. Il secondo corso di anatomia intende consolidare le capacità di palpazione, con lo studio del territorio della parte superiore del corpo: cingolo scapolare, braccia, mani e faccia. Studierete i piani mio-fasciali, i vasi e nervi di questo territorio. Introduzione alla embriologia. 3. Terzo corso – anatomia del “core” – contenitore – contenuto Il terzo corso approfondisce la comprensione del sistema fasciale come organo sensoriale e la sua relazione con il sistema nervoso. La topografia del terzo corso riguarda il “core”, lo spazio toracico e addominale, inclusi i vari diaframmi delle strutture che formano il contenitore del sistema viscerale. TOCCO A chi sono rivolti i corsi? Se vuoi cambiare lavoro e diventare un Integratore Strutturale / Rolfer, necessiti di competenze e capacità manuali. I nostri corsi ti forniscono queste conoscenze: imparerai come usare le mani e come intervenire nei vari strati fasciali. Struttura del corso Teoria, palpazione, esercitazioni, scambio di lavoro fra gli studenti, lettura del corpo. Ci sono momenti di preparazione prima del corso e di riflessione dopo il corso. Temi 1. Primo corso – Le basi del tocco del Rolfing; scoprire la rete fasciale della parte inferiore del corpo Esplorazione dell’uso delle nostre mani, che sono il nostro strumento di lavoro: basi del Tocco del Rolfing. Scoprire come generare potenza con l’uso del corpo. Il territorio da esplorare è la parte inferiore del corpo: piedi, gambe, bacino. Lettura del corpo e scelta del tipo di trattamento. Introduzione al rispetto dei confini nella relazione terapeutica. 2. Secondo corso – Le basi del tocco del Rolfing: la rete fasciale della parte superiore del corpo Approfondire le abilità manuali: ampliare le sue applicazioni con il tocco diretto e indiretto, fermo e leggero, il tocco di ascolto. Possedere la capacità di variare il tipo di tocco ci permette di adattarci ai vari tipi di persone. Il territorio degli interventi è la parte superiore del corpo: mani, braccia, spalle. Lettura del corpo e strategia. Sperimentare il lavoro con il cliente in varie posizioni: disteso, seduto, in piedi. 3. Terzo corso – Le basi del tocco del Rolfing: la rete fasciale del tronco: torace e addome. Continua l’approfondimento delle abilità manuali: sentire a distanza, sentire le relazioni, trattare restrizioni. Il territorio di studio è il torace e l’addome: il tronco è un contenitore ed il sistema viscerale il suo contenuto. Nell’ultimo giorno del corso gli studenti scambiano una breve seduta con la supervisione degli insegnanti per integrare le conoscenze e abilità acquisite. SCOPRI DI PIU' FASE 2 _ Embodiment Fase Due si compone di 10 moduli, per un totale di 34 giorni nell'arco di 14 mesi. L'intervallo tra i moduli è di circa 6 settimane. L'insegnante è unico e affiancato da un assistente ogni 12 studenti. Scopo di Fase Due è di imparare "incorporando" la sequenza delle dieci sedute Rolfing, i loro obiettivi e gli interventi manuali. Gli insegnamenti comprendono: L'analisi e lo studio delle dieci sedute di Rolfing S.I. di base. Ogni seduta è spiegata con lezioni teoriche, esercitazioni pratiche di intervento manuale, lettura corporea e analisi del movimento, messa a punto delle strategie di lavoro e discussione sui temi presentati. L'insegnante e l'assistente dimostrano le sedute con un cliente ciascuno. Ogni dimostrazione è seguita da una discussione. Esercitazioni pratiche sulle tecniche manuali, test visivi e manuali per allenarsi a percepire le varie conformazioni strutturali e gli schemi di movimento. Scambio delle dieci sedute tra studenti, sotto la supervisione degli insegnanti. Lavoro di preparazione alla frequenza di ciascun modulo da condurre a casa. FASE 3 _ Applicazione pratica Fase Tre si compone di 6 moduli, per un totale di 30 giorni e 1/2 suddivisi nell'arco di 6 mesi circa. L'intervallo tra i moduli è di circa 4 settimane. L'insegnante, diverso da quello di Fase Due, è unico ed è affiancato da un assistente ogni 12 studenti. Scopo di Fase Tre è imparare l'applicazione, su base clinica, delle conoscenze e degli strumenti acquisiti in Fase Due. In questa fase: Gli studenti mettono in pratica le dieci sedute su clienti, sotto la supervisione dell'insegnante e dell'assistente. Gli insegnanti condurranno una rivisitazione delle dieci sedute, delle tecniche manuali e delle strategie utili. Sono documentati, valutati e discussi i cambiamenti che avvengono durante la serie di trattamenti con i clienti. Sono fornite informazioni di base sulle controindicazioni e sulle problematiche strutturali più frequenti. Anche in Fase Tre, l'insegnante dimostra con un cliente la sequenza delle dieci sedute. SEMINARIO DI SUPERVISIONE Lo studente deve partecipare a 6 giorni a Monaco di Baviera presso l'E.R.A. Il Seminario è in lingua inglese, e non è prevista alcuna traduzione. Il Seminario di Supervisione è obbligatorio, in quanto parte del percorso di Formazione, e si tiene a distanza di un anno dall'attestazione, durante il quale il Rolfer accumula esperienza pratica. Il Seminario di Supervisione è ideato per rivisitare e approfondire le conoscenze acquisite nel training di base, alla luce delle esperienze condotte durante il primo anno di pratica. Durante il seminario si trovano le risposte alle domande specifiche che emergono dal lavoro pratico. Si ha inoltre modo di lavorare con clienti, sotto la supervisione dei docenti. SITO DEDICATO ALLA FORMAZIONE